TRE pere ai "fabbri"

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Han menato come i fabbri e se ne tornano con le pive nel sacco.
Il Milan ha fatto il Milan, ha giocato, ha pressato, ha messo il cuore di Gattuso e Nesta, ha spadroneggiato.
Poi ha anche dormito qua e là, ma non ha fatto quel noioso tic e toc.
E si è visto.

Forza vecchio cuore rossonero. Entusiasmo!

Con pasta brambilla l'e' semper dumenica

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Apprendiamo da Finanza&Mercati che i Barilla sono tutti rossoneri.
E difatti per il secondo anno hanno messo a disposizione della squadra un camion su cui uno chef cucina e a fine partita serve, negli spogliatoi, un etto di pasta a testa a chi ha giocato, per ottemperare ai dettami di MilanLab (80-100 grammi entro mezz'ora dallo sforzo consente di recuperare meglio).
Costo del regalo dell'allegra famiglia parmigiana, che ora ci sta piu' simpatica, 150mila euri.

Biglietti nominali e bagarini... al MilanPoint

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Con colpevole ritardo, pubblichiamo questa email, che testimonia il malumore e il malcontento dei tifosi. E non c'entra Milan-juve, perché questa mail è vecchiotta, quindi è per partite di minor richiamo. Un problema allarmante. Siamo sicuri che si tratti di una mosca bianca? Ma come, nell'epoca dei biglietti nominali si parla di bagarini davanti alla rivendita ufficiale?
Non scrivo per commentare le prestazioni della nostra squadra, ma per testimoniare un fatto che mi ha lasciato senza parole.
Qualche giorno fa sono andato al Milan Point di piazza 24 maggio per avere informazioni sulle prossime partite e, se ci fosse stato qualcosa di interessante, magari comprare un biglietto.
Appena fuori dal Milan Point c'erano 4 facce da galera che vedevano i biglietti della partita assolutamente indisturbati e con le mani piene di biglietti da 10 e 20 euro.
Infine l'impiegato del Milan Point che mi elencava le partite future del Milan, mi ha detto che a novembre ci sarebbe come bella partita Milan - juve, ma di scordarmi tranquillamente di poter acquistare un biglietto (forse già sapeva di doverli dare ai 4 che c'erano fuori?).
Tutto ciò ha solo un nome: connivenza.
Ma possibile che siamo ancora a questo punto? Uno va davanti alla sede deputata alla vendita dei biglietti e ci trova i bagarini che manco fanno finta di essere lì per caso.
Di solito si scrive "Non voglio fare il moralista".... e invece sì, lo voglio fare, perché senza un minimo di moralità (che è parente stretta dell'onestà) si vive male tutti. Io mi rifiuto di dare soldi a 'sti bastardi e se tutti si rifiutassero di farlo il fenomeno semplicemente scomparirebbe. Visto che le società calcistiche hanno evidentemente interesse a vendere i biglietti ai bagarini, possiamo contare (e non è poco) sulla nostra capacità di rinunciare a farci ricattare.
Non commento nemmeno poi il prezzo di un biglietto per il settore che una volta si chiamava semplicemente "popolari": 31 euro! Volevo invece fare un'ultima osservazione sulla quella che ritengo una incredibile stupidità dell'organizzazione dello spettacolo calcistico: come è possibile che il prezzo della partita Milan - reggina sia lo stesso di Milan - Juve? In quale altro settore dell'economia e dello spettacolo si paga la stessa cifra per prodotti così diversi? Chi di noi sarebbe disposto a pagare lo stesso prezzo per assistere al concerto degli U2 e dei Pooh? Oppure andare a teatro a vedere Gassman (pace all'anima sua) e Barbareschi?
Vorrei sapere se sono una mosca bianca o se c'è qualcuno che, pur amando il Milan, è disposto a non essere ricattato e vuole provare a ragionare.

Lo Stadio

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Per tutti noi lo Stadio è San Siro. E' quasi impensabile che il Milan in casa giochi da un'altra parte. Ma potrebbe succedere. Ci si fa qualche domanda: come mai juve, Milan e inter parlano di stadi di proprietà, di strutture inadeguate?
Semplice: l'Italia si è candidata per ospitare gli Europei, quindi pioveranno soldi per gli stadi e quindi è normale che le grandi società, o meglio, le grandi aziende di questo sport tirino l'acqua al loro mulino.
Ma c'è un ma. Quanto costa costruire uno stadio? E uno stadio per il Milan deve necessariamente contenere almeno 60.000 persone, visto che 50.000 sono solo gli abbonati. Non è solo stadio e parcheggi. E' viabilità, sicurezza, collegamenti con le stazioni ferroviarie. Ci si dimentica troppo spesso di fattori determinanti che ruotano intorno allo stadio.
Siamo sicuri che gli skybox siano appetibili? Ci sono 150 aziende o persone (la fonte e Galliani) disposte a spendere fior di quattrini per uno skybox?
Gli incassi derivano dagli skybox o dai tifosi?
C'è curva e curva, e non facciamo di tutta un'erba un fascio, ma non possiamo trasformare gli stadi in chiese laiche, in cui si celebra la messa domenicale e per il resto si fa visita al centro commerciale...
Cerchiamo di essere obiettivi e di non farsi prendere la mano dagli stadi tedeschi, costruiti intorno ad un Mondiale ma che, guarda caso, in una città come Monaco prevede un unico stadio per le due compagini.

Una prova di carattere

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Il Milan di Empoli non è un Milan spettacolare, orfano di troppi infortunati e di un turn over obbligato. Ma doveva vincere e ha vinto. Non ha convinto, ma ha dimostrato carattere, determinazione, voglioa di esserci.
Si è visto il gruppo e questa voglia di rimontare, caratteristica che avevamo smarrito nel tempo. Bellissimo abbraccio tra Gila e Inzaghi, ma anche con i compagni, che significa che c'è un gruppo che vuole vincere, lotta per un obiettivo.
Questo blog, che critica, era una delle poche voci che parlava di entisiasmo, di convinzione, di carattere. Finalmente sta venendo fuori il carattere MILAN.
Certo l'Empoli non è uno squadrone, ma è una squadra che godeva di ottima salute e che era reduce da risultanti importanti. Adesso si pensa a sabato.

E SEMPRE FORZA MILAN!!!

Stam e il Milan

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Si sprecano illazioni sul fatto che Stam ha chiesto di essere ceduto. Fa specie che giornali e TV parlino di crisi del giocatore, di vedute divergenti, di non appartenenza al gruppo.
Stam ha semplicemente un "affare" di famiglia che la privacy giustamente copre e si sta comportando in modo eccellente, da uomo.
Parliamoci chiaro: basterebbe chiedere la rescissione del contratto, come hanno fatto altri giocatori. Si tratta di un qualcosa di vantaggioso per il giocatore, che si vede riconosciuta una parte delcontratto economico.
Invece Japp ha deciso di mettersi sul mercato, di farsi vendere probabilmente già a gennaio (anche se potrebbe lasciare il gruppo dopo il derby), in modo di dare l'opportunità al Milan di guadagnarci (poco), ma di certo di non sborsare altri quattrini.
Un esempio per tutto il mondo del calcio.

Sarà Primavera

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Pare che quest'anno il Piscinin abbia in mano una squadra, potente e, soprattutto, con individualità che possono finalmente emergere, da Ardemagni a Marzoratti, a Legati.
Domenica i giovani ragazzi hanno domato l'Atalanta (che, invero, quest'anno, non sembra essere al passo della sua tradizione nel settore giovenile) con prestazione maiuscola, cioè di squadra.
La testa nel girone lancia buoni segnali. Ma è la solidità di fondo a convincere. Sembrano undici uomini, più che ragazzi. E che sia la volta buona per tirarne fuori un paio da inserire in pianta stabile in squadra 1?
Straordinario il gol di Ardemagni, esattamente come ha fatto Gattuso. Anche questo è un segnale di sintonia.

E SEMPRE FORZA MILAN

Corse e Gates

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Oggi giornata di corse memorabili a San Siro. L'entusiasmo, questo blog ne è testimone, premia.
Carletto non è un grandissimo allenatore, ma essendo un grandissimo uomo recupera i giocatori come pochi al mondo, li motiva e li fa gioire. Per il resto ha sbagliato l'ennesima partita. Pazienza.
Una nota di colore. Da domani possiamo tutti passare a Linux: Bill Gates ha dichiarato a Bonolis che gli piace l'internazionale!

Fifa 06

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Ieri alla presentazione di Fifa 06 c'erano Gila e Ricky.

Primiera adesso

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Costacurta, Jankulovski, Inzaghi, Vogel.
Contano a scopa come i sei. Ma coi sei si fa la primiera e si fanno punti per vincere.
Entrano in gioco adesso, come il Milan.
Abbandoniamo quella sensazione che abbiamo tutti di stare come d'autunno sugli alberi le foglie.
Adesso.

E SEMPRE FORZA MILAN

Non facciamo paragoni

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I tifosi non vogliono leggere queste frasi, non vogliono sentirsi dire queste cose:
"Sono felice per la vittoria, marciamo come un anno fa, è solo la Juve che vola, ma ho fiducia di riprenderla."
Adriano Galliani.

In fin dei conti è vero che siamo secondi, che siamo primi nel girone di champions, ma si poteva fare di più.
O no?

Un'altra partita interlocutoria

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Nessun facile trionfalismo, abbiamo giocato contro un'altra squadra che si è dimostrata poca cosa. Abbiamo, però, creato poco. A differenza della lazio, poca cosa ma a 3 punti da noi, abbiamo prodotto poco gioco.
Benino Vogel, sufficienti gli altri.
Pippo da 10, non per il gioco, ma per l'entusiamo. Speriamo in questa ventata dei entusiasmo per i prossimi incontri.
A proposito: in tanti hanno sottolineato la prova della difesa, di come sono parecchie giornate che non incassa goal. Evitiamo commenti inutili, diciamo che stiamo imboccando la giusta strada.

La nazionale ha fatto bene a Ringhio

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Un Gattuso pimpante ieri a Milanello, che ha preso in mano la situazione e ha sparato a zero sui giornalisti per la vicenda Nesta-PlayStation e che ha dimostrato un po' di quel carattere che non avevamo visto quest'anno.
Studia da capitano il ragazzo, si prende le responsabilità. Si espone.
Questo è il carattere che vogliamo vedere in tutti, non solo in Ringhio.

Alessandro, Magno, da Ierago con Orago

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Fuori un Alessandro dentro un altro.
Nesta si dovrà operare al tendine del dito della mano rovinato, chissà se da uno slavo o da un tedesco in quel "bello stadio" che piace tanto al nostro facente funzioni di presidente.
Fatto sta che, nonostante la bravura dei cerusici varesini starà fuori un mese.
E allora si puo' avverare il suo sogno, l'appuntamento di sempre dell'altro Sandro, detto Billy, che alle partite importanti ci tiene sempre esserci.
Coi gobbi, alla fine del mese, in mezzo alla difesa mettiamoci lui. Con Maldini. E Stam a destra. A corcare.

E SEMPRE FORZA MILAN

Per i nerazzurri

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Un filmato trovato su Google Video.
Cliccare qui.

Fumo (di londra) negli occhi

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Questo gran parlare che si sta facendo a margine delle riunioni di lega (ormai da temere come i consigli di amministrazione delle aziende che tagliano i costi) sul concetto di andare allo stadio non è piacevole.
Innanzitutto perché si vedono microfoni sotto bocche di persone che meno la aprono e meglio è (non lo diciamo noi, ma la storia e finanche la cronaca), poi perché, gira e rigira, si finisce sempre a parare dai tifosi. Che, non è retorica da curva, ma sembrano essere davvero diventati il problema del calcio.
Tanto che non ci fossero pare che i problemi sarebbero risolti. Chi va allo stadio è un ingombro, un problema, un soggetto sgradito.
Ora anche il nostro sta ribattendo la grancassa del nuovo stadio, con l'aria di chi dice "ma guarda che mi tocca fare per regolare questo impiccio" (il tifoso).
Prima dice, opinabilmente, che il calcio andrebbe giocato negli stadi apposta, senza pista d'atletica. E va bene.
Poi canta il peana allo stadio dello Shalke.
Poi arriva a dire che vuole farsi uno stadio nuovo.
Lo stadio nuovo costa. E per finanziarsi le spese bisogna trovare investitori e fare sacrifici.
Ecco perchè rimane Ancelotti: se a fine stagione non si è raccolto nulla... che ci volete fare... tocca venderlo...per rifare la squadra...e se ci danno tanto come facciamo a non venderlo...
Non Ancelotti.
Shevchenko.

E SEMPRE FORZA MILAN

Tutti sul carroccio

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Per chi avesse voglia di farsi un giro, Pippo gioca sabato a Legnano con la Primavera.
Jankulovski è prossimo all'amichevole.
Ancora un briciolo di sfiga per l'Ambrogio, la cui microfrattura alla caviglia gli richiede due settimane di attesa ulteriori.
Tutti sono problemi in un modo o nell'altro legati alla calcificazione.
E se facessimo come imponeva Franco Scoglio al cuoco del Messina, di cucinare ai giocatori le patate con la buccia, per prevenire infortuni articolari traumatici? (veramente un grande: meravigliosa l'intervista di un'ora rilasciata a Ravezzani, del 13/12/2004, riproposta ieri sera da Antenna 3. Sicuramente la ridaranno: tenete d'occhio il palinsesto).

E SEMPRE FORZA MILAN

Franco

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Salutiamo Franco Scoglio, scomparso ieri sera.
Noi gli eravamo in un certo senso simpatici. Ha letto bene il sacchismo, lo ha interpretato e applicato e non lo ha denigrato quando questa pratica andava di moda.
Ha riconosciuto il nostro valore squadra, ma soprattutto di società, mettendolo in paragone con l'altra metà che si crede Milano e dandoci la sua personale palma di migliori.
Peraltro era consapevole che, semmai avesse allenato a Milano, non sarebbe stato a Milanello. Ma ha saputo convivere con questa potenziale condanna, sorridendoci su.
Memorabile quella volta che parlando del suo giocatore Pato Aguilera, preconizzo' i tempi definendolo, davanti a tutti i giornalisti un "hijo de puta".

Due settimane

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Tanto bisogna aspettare per fare luce su tre cose.
- Quanto i nostri nazionali, specie i più verbosi (tradizionalmente Gattuso e Vieri) hanno capito che la stagione finisce a maggio e se vale la pena di essere sempre al centro dell'attenzione o, piuttosto, tenere adeguatamente un profilo più basso.
- Quanto sono veritieri i piccoli progressi visti ieri, sotto il profilo della mentalità (si è visto, finalmente, il raddoppio di cuore e non quello dettato dal compitino), del turnover (quest'anno c'è) e del pragmatismo nel raggiungere l'obiettivo, vincere.
- Quanto una partita sulla carta facile riusciremo a renderla tale. E' su questo che si misura la consistenza di una squadra. Se a Cagliari soffriremo, indipendentemente dal risultato, avremo il segno che Ancelotti non ha più in mano la squadra: non esiste essere messi in difficoltà dal Cagliari. Senza scuse.
Capitolo Vieri, a parte.
Vero, lo abbiamo preso per segnare con le piccole, e non segna. Per ora fa segnare, e sempre nell'ottica del pragmatismo, va bene. Ieri si è mosso con criterio e spirito di gruppo. Per cui facciamo nostro il proclama lanciato ieri sera da Suma a QSVS contro i corni, i morini, i beccalosssi: giù le mani da Vieri.
Capitolo Vogel a parte.
UScendo dallo stadio si leggevano tanti punti di domanda: ma come ha giocato, si chiedeva la gente, bene o male? Il fatto di non aver chiare le idee è già un buon segno: non ha fatto errori.

Ah, due settimane sono anche quelle di chi stava davanti e ora sta dietro.

E SEMPRE FORZA MILAN




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