http://www.milan7.it/m/a.php?f=20120224/Ci_hanno_rotto_i_
Ci hanno rotto i ...
Non se ne può più! Ma dobbiamo batterli, se no...
Una vergogna!
Non tanto il fatto per cui la giustizia, si fa per dire, sportiva, abbia confermato la sanzione a Ibra, ci sta.
La vera ingiustizia sta tutta nella sentenza verso un giocatore a caso, Francesco Totti, il pupone da poco giubilato dagli spot Vodafone per aver soppresso in maniera violenta i congiuntivi e il buon gusto.
La sentenza recita: "al 31° del secondo tempo il numero 10 della Roma ha colpito con una manata al capo un avversario e al rientro negli spogliatoi, dopo la consequenziale espulsione, ha tenuto un atteggiamento platealmente aggressivo nei confronti di un calciatore avversario (sempre Olivera, ndr), senza ulteriori conseguenze per l'intervento dei presenti". Un comportamento certamente minore rispetto al dito puntato da Ibra sul volto di Aronica.
Così meno violento da produrre una sanzione di 20.000 euro e una giornata di squalifica!
Una vergogna! Non verso Ibra o verso il Milan, ma verso i giovani, verso quei quasi due milioni di giocatori di calcio che possono comprendere come la giustizia sportiva sia ingiusta nel profondo, sommaria e ipocrita, troppo spesso orientata a raccattar quattrini distribuendo multe a caso.
Ma dietro a tutto questo c'è una strategia precisa, messa in atto da quei geni di Torino, che hanno sempre saputo gestire i media a piacimento, tanto che in questi giorni sono riusciti a tornare antipatici come nei tempi d'oro.
Adesso attendiamo che qualcuno parli della clausola compromissoria, perché passando dal tribunale civile, è evidente che viene infranta, quindi, in automatico, il Dottor Palazzi dovrebbe aprire un fascicolo e procedere alla diretta penalizzazione in classifica.
Ma questo avviene in un paese normale, con uno sport retto da persone normali, dire "per bene" sarebbe troppo.
Forse vale la pena rileggere le parole pronunciate da Andrea Agnelli pochi giorni fa a XXL di Italia Uno.
"Togliere qualcosa a Inter e Milan come scherzo di Carnevale? Ai nerazzurri non leverei niente perché lo scudetto del 2006 era già nostro, al Milan la Champions League del 2003. [...] In quel periodo nel suo lavoro Moggi era il più bravo di tutti, come lo fu Allodi in passato. Giraudo, invece, per me è stato un punto di riferimento, come un padre, e come tale c'erano affetti e conflittualità", dice il presidente della Juventus.
"La Juve per la mia famiglia è sempre stata una passione avvolgente, ma siamo più di cento e non so se tutti hanno una fede bianconera. Ad ogni modo, vincere per noi non è importante, è l'unica cosa che conta, come diceva Boniperti. Lui e Del Piero rappresentano al cento per cento il Dna Juve", aggiunge Agnelli. Del Piero? Ma chi quello giubilato da poco?
Un genio!
Per questo abbiamo qui un video che vi invitiamo a vedere, così, per caricarci tutti quanti, nello stesso modo in cui è carico Ariedone nostro. Guardate dal minuto 3.15.
FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO
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