Non veritieri

// 15 commenti
Il Milan di ieri si è portato a casa un risultato ecclatante probabilmente immeritato.
Abbiamo ballato e sofferto ancora una volta in casa contro una squadra che lotta per la salvezza e questo non è un buon segnale, soprattutto se vai subito in vantaggio.
La squadra comunque si è impegnata, tutti ci hanno dato dentro.
Probabilmente non basterà per la qualificazione, ma è un segnale confortante.
Il Conte ha finalmente cambiato il creolo per Pato e la differenza dinamica della squadra si è immediatamente avvertita.
Non che abbia giocato male, per carità, ma il creolo anche ieri ha rallentato un po' troppe azioni.
Missiroli ha simpaticamente detto a Riccardino, dopo il goal di Inzaghi, che gli faceva "un culo così" e che "gli spezzava le gambe".
Ovviamente non è riuscito nemmeno a prenderlo, ma aveva in squadra Cirillo, l'amico di Materazzi: poteva chiedere consiglio...

15 commenti:

  1. Stavolta l'impegno c'è stato. Anche se il creolo ha fatto di tutto per farsi sostituire.
    Non può pensare di giocare 10 minuti in una partita. Anche se avesse fatto gol. Anche se il secondo rigore l'ha procurato lui.
    IL tutto comunque in 10 minuti.

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  2. Non ho visto Missiroli e Kakà, ma ho vista un'entrata sul nostro campione a metà campo a gamba tesa e ovviamente Farina (incapace o in malafede sempre e comunque) ha dato fallo contro.
    segnalo questo messaggio che circolava allo stadio (scansionato per cui magari con errori di battitura).

    Quest’anno l’Inter, la seconda squadra di Milano per anno di fondazione e
    per numero di trofei vinti, la squadra nata da una costola del Milan, per
    mano di un manipolo di panchinari stufi di non giocare (e per questo
    “piangina” nel suo DNA sin dalla nascita), la squadra che da sempre e’ospite
    nello stadio in cui gioca, uno stadio fatto costruire dal presidente del
    Milan dell’epoca, festeggia il suo centesimo anniversario. E lo fa’ mettendo
    in discussione, con futili motivazioni e puerili mezzucci, un primato ed una
    superiorita’cittadina che NON POSSONO e NON DEVONO ESSERE MESSI IN
    DISCUSSIONE. Lo fa’nella peggiore tradizione italiana, con i clientelismi e
    gli agganci, profanando il piazzale dello Stadio di Milano e facendolo
    rinominare con il nome di Angelo Moratti solo perche’ loro “hanno un parente
    che lavora in comune”. Lo fa’utilizzando una maglia che non e’quella di
    quando sono nati, cent’anni fa’, ma una maglia utilizzata negli anni ’20,
    solo perche’reca la croce di S.Giorgio, simbolo di Milano, e cosi’facendo
    credono di legare indelebilmente il loro nome alla Citta’di Milano, che suo
    malgrado li ospita. Ma non è, e non deve essere cosi’. Il nostro fondatore
    Herbert Kilpin ha voluto che il nome della squadra fosse uguale a quello
    della citta’, ed in questo e’lampante che IL MILAN E’LA SQUADRA DI CALCIO
    CHE RAPPRESENTA LA CITTA’DI MILANO. E i suoi tifosi non hanno bisogno, al
    contrario dei tifosi dell’altra squadra, di dimostrare a nessuno la loro
    “milanesita’”. Ed e’partendo da questi presupposti che vogliamo farci
    promotori dell’iniziativa di raggiungere quante piu’persone possibile
    all’interno del mondo rossonero e chiedere a tutti di presentarsi al derby
    in maglia rossonera, la maglia del nostro Milan, che per estensione e’LA
    MAGLIA PER ECCELLENZA DEL CALCIO A MILANO. Coloriamo lo stadio, a parte
    l’area designata a questi ospiti sgraditi, con i colori che piu’gli si
    addicono, con i suoi i colori naturali, il rosso ed il nero.

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  3. Parole sacrosante, argomenti meritevoli. Ora non resta che tradurre i concetti ai calabbresi della curva sud...

    "Siamo noi, siamo noi, i campioni dello Stretto siamo noi".

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  4. Leuccio,concentrati sulla rincorsa champions,il giorno del derby c'è il rischio che tu debba assistere ad una festa(dell'INTER) e un funerale...(del BBlan)
    Al nome del piazzale di S.Siro ci penserai dopo...

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  5. Anche i volantini contro la maglia, non ce la fate più.

    Ma è una bella soddisfazione vedere che vi baloccate con queste cazzate, nelle pause tra una bomba di calciomercato e l'altra.

    La stagione non è ancora finita, almeno per la seconda squadra di Milano.

    Però prima di riempirvi la bocca con la superiorità e il 1908, un consiglio: provate almeno a pareggiare un derby.

    Sarebbe il primo senza Meani.

    p.s. Ah, dimenticavo: altroché maglia, a -23 ci vogliono sciarpa e cappello.

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  6. QUOTO (e rodo)perchè non è venuta in mente a me quella su sciarpa e cappello?

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  7. Stranamente, quoto l'interista delle 3:55.

    Tranne che per una cosa: sarebbe il primo senza Sheva. Le melanzane che vi faceva ingoiare (e non per via orale) non provenivano dal ristorante di Meani, ma direttamente dall'Ucraina.


    M.V.B.

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  8. M. V. B., l'elargitore di melanzane ucraine pare sia in dirittura di ritorno in carne e perizoma,

    ma il problema serio, imho, sono gli ortolani che si troverà a fianco.

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  9. In carne e perizoma... questa è carina.


    M.V.B.

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  10. Sempre dalla perfida albione:
    qui the Sun dà per certo (con fonti attendibili) che Mourinho sarà sulla panca dell'Inter la prossima stagione...

    Ci sarà da divertirsi, se vero.

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  11. Dimenticavo, insieme a Drogba...

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  12. Si aprono gli archivi top secret del Governo sulle stragi di Stato.
    Speriamo che il nuovo Governo riesca a far luce anche sui tabulati Telecom dell'Inter(sempre che ci siano ancora).
    Basta che Fabio Ghioni dica "beh", e son fottuti.
    Meani in confronto è un timorato di Dio.

    MR

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  13. Oh, la nuova incarnazione del vaso di Pandora, son due anni che ne aspettate l'arrivo.

    Meani al confronto era un collaboratore a progetto.

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  14. Hai ragione Anonimo delle 10:12.
    Infatti sarà più facile raggiungere i mandanti del caso Ustica, strage di Bologna e mostro di Firenze, puttosto che scoprire le manovre dei compagni di merende "non ufficiali" che hanno fatto la loro parte in Calciopoli.
    Due anni di un certo Governo del calcio e voila' , Juve e Milan eliminati a tavolino e due scudetti come d'incanto..
    ma guarda un po'.
    Ma Rossi e Borrelli dove sono adesso , a portare i nipotini al parco?


    MR

    RispondiElimina
  15. Poveretti,questa gente sta' proprio male.Non potendo piu dire "a Gennaio in testa",non potendo piu' dire che quello scorso era il precampionato,ora che anche nel campionato vero veleggiano ad una ventina di punti,si attaccano alla maglia,oltretutto con una bella lezione di ignoranza.
    Roba triste,qui ci vuole lo psicologo.
    Racconta la verita'...l'hai scansionata perche' hai dovuto poi correggerla,era un insulto alla nostra lingua.
    -------------------------
    Leo ha detto...
    Non ho visto Missiroli e Kakà, ma ho vista un'entrata sul nostro campione a metà campo a gamba tesa e ovviamente Farina (incapace o in malafede sempre e comunque) ha dato fallo contro.
    segnalo questo messaggio che circolava allo stadio (scansionato per cui magari con errori di battitura).

    Quest’anno l’Inter, la seconda squadra di Milano per anno di fondazione e
    per numero di trofei vinti, la squadra nata da una costola del Milan, per
    mano di un manipolo di panchinari stufi di non giocare (e per questo
    “piangina” nel suo DNA sin dalla nascita), la squadra che da sempre e’ospite
    nello stadio in cui gioca, uno stadio fatto costruire dal presidente del
    Milan dell’epoca, festeggia il suo centesimo anniversario. E lo fa’ mettendo
    in discussione, con futili motivazioni e puerili mezzucci, un primato ed una
    superiorita’cittadina che NON POSSONO e NON DEVONO ESSERE MESSI IN
    DISCUSSIONE. Lo fa’nella peggiore tradizione italiana, con i clientelismi e
    gli agganci, profanando il piazzale dello Stadio di Milano e facendolo
    rinominare con il nome di Angelo Moratti solo perche’ loro “hanno un parente
    che lavora in comune”. Lo fa’utilizzando una maglia che non e’quella di
    quando sono nati, cent’anni fa’, ma una maglia utilizzata negli anni ’20,
    solo perche’reca la croce di S.Giorgio, simbolo di Milano, e cosi’facendo
    credono di legare indelebilmente il loro nome alla Citta’di Milano, che suo
    malgrado li ospita. Ma non è, e non deve essere cosi’. Il nostro fondatore
    Herbert Kilpin ha voluto che il nome della squadra fosse uguale a quello
    della citta’, ed in questo e’lampante che IL MILAN E’LA SQUADRA DI CALCIO
    CHE RAPPRESENTA LA CITTA’DI MILANO. E i suoi tifosi non hanno bisogno, al
    contrario dei tifosi dell’altra squadra, di dimostrare a nessuno la loro
    “milanesita’”. Ed e’partendo da questi presupposti che vogliamo farci
    promotori dell’iniziativa di raggiungere quante piu’persone possibile
    all’interno del mondo rossonero e chiedere a tutti di presentarsi al derby
    in maglia rossonera, la maglia del nostro Milan, che per estensione e’LA
    MAGLIA PER ECCELLENZA DEL CALCIO A MILANO. Coloriamo lo stadio, a parte
    l’area designata a questi ospiti sgraditi, con i colori che piu’gli si
    addicono, con i suoi i colori naturali, il rosso ed il nero.

    11:32 AM

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