Questi sono gli ultimi giorni per la dirigenza per cambiare la guida tecnica del Milan, la champions è vicina e prendere la decisione troppo sotto la partita con il Bayern sarebbe controproducente. Prendiamo atto che nulla verrà fatto. Veniamo da cinque anni di successi (ancora abbiamo negli occhi lo striscione premonitore di Milan-palermo dello scorso campionato, poi quattro giorni dopo è andata come sappiamo), di tre e mezzo di un buon allenatore. Ma si deve guardare avanti.
Non capiamo come mai Galliani, dirigente dell'Olimpia basket, abbia deciso di mandare via l'allenatore che aveva portato la squadra a una insperata finale scudetto per dare una scossa, e al Milan, in caduta verticale dal vertice della classifica, queste decisioni non si prendono. La riconoscenza nel calcio non esiste, se non nei tifosi.
A coloro che dicono che giochiamo bene, almeno benino, rispondiamo in fretta: il Milan soffre di cali di concentrazione e poca cattiveria sotto porta: se Riccardino infila il goal a Palermo e Sheva o Gilan a Roma oggi i risultati parlerebbero diversamente. Solo che è proprio nella concentrazione, nel gioco, nella voglia, della determinazione che il Milan manca. Se è vero che i giocatori vanno in campo, c'è bisogno che qualcuno fornisca stimoli. Non siamo dei brocchi. Siamo forse un po' troppo svogliati e leziosi nel gioco, non spingiamo con la dovuta costanza e voglia di vincere.
Ci si aspettava che a Roma si entrasse in campo per spaccare la palla, per fare rimangiare le parole amare di questi ultimi giorni. Niente.
E ci si accontenta di poco.
Soprattutto di frasi da poco.
Troppo poco per il Milan.
Prendiamone atto
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Ciao Critica,
RispondiEliminasarà forse un segnale?
Ufficiale, Donadoni si è dimesso
07 02 2006
Dopo le voci circolate nella notte, ora è ufficiale: Roberto Donadoni si è dimesso dall'incarico di allenatore del Livorno.
Alla base della decisione dell'allenatore ci sono state le polemiche dichiarazioni di Aldo Spinelli, che ier sera al "processo di Biscardi" aveva criticato l'operato del suo tecnico nelle ultime partite, fino metterne in dubbio la permanenza sulla panchina labronica dopo la trasferta di Ascoli in programma domani.
Il candidato numero uno per succedere a Donadoni sembra essere Carletto Mazzone.
bambu
Ciao critica,
RispondiEliminasarà forse un segnale?
Ufficiale, Donadoni si è dimesso
07 02 2006
Dopo le voci circolate nella notte, ora è ufficiale: Roberto Donadoni si è dimesso dall'incarico di allenatore del Livorno.
Alla base della decisione dell'allenatore ci sono state le polemiche dichiarazioni di Aldo Spinelli, che ier sera al "processo di Biscardi" aveva criticato l'operato del suo tecnico nelle ultime partite, fino metterne in dubbio la permanenza sulla panchina labronica dopo la trasferta di Ascoli in programma domani.
Il candidato numero uno per succedere a Donadoni sembra essere Carletto Mazzone.
Non è un caso che Donadoni se ne sia andato, peccato che non possa approdare a Milanello subito. La moglie (ex) dice a tutti che torna a Milano da dicembre.
RispondiEliminaDomani sera con il Treviso ci giochiamo la faccia. Avevamo bisogno di una scossa. Non l'abbiamo avuta.
Critica.
Beh ti dirò che la moglie anche se torna a dicembre chi se ne frega, l'importante è che il la LUCE torni a S.Siro.
RispondiEliminaBambu
La ex moglie non si è mai mossa da Milano, in quanto ex!
RispondiEliminaE' da dicembre che lo dice (mi sono spiegato male).
Parli per sentito dire oppure sei diventato intimo della ex moglie di Donadoni?
RispondiEliminascherzo comunque massimo rispetto e solidarietà a LUCI A S.SIRO e speriamo che il Livorno vada in B con il Genoa
bambu
Ragazzi, io non sarei così entusiasta... Donandoni si presenta con un bel quinto posto, ma anche con la nomea di allenatore che "non sa gestire il gruppo". Per quanto Spinelli possa essere un impresentabile, mi pare che non siano questi i presupposti migliori, vista la situazione in cui versa il gruppo Milan.
RispondiEliminaAggiungo che il Presidente dovrebbe riprendere le redini della società e calare dal cilindro un altro crack epocale stile Arrigo Sacchi: lui ha le doti per innovare, Zio Fester al più ha le doti per replicare all'infinito un modello concepito da altri.
Ragazzi, non nascondiamoci dietro a un dito. Lo shock al sistema Milan deve partire dalle fondamenta. Cambiare solo la faccia in panchina non sarà sufficiente.
Tutto il resto è su Shevalove
COME FATE A DIRE CHE LA EX DICE CERTE COSE SE NON SAPETE NEPPURE CHI E'?
RispondiElimina