Quel che c'e' e quel che non c'e'

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Demetrio Albertini ha dato l'addio al calcio stamattina in una conferenza stampa a Palazzo Marino. Non fa più parte di questo gioco e del Milan.
Importante tenerlo a mente, perché con lui sparisce un'altra quota parte di una squadra che abbiamo ancora addosso ma che faremmo bene a dimenticare.
Scordiamoci quel Milan e pensiamone un altro, da disegnare e creare.
Il progetto Berlusconi-Galliani-Ancelotti (in ordine di importanza) dello spettacolo a prescindere si è chiuso sabato sera al Bentegodi, dopo svariati segnali che sono cominciati due anni fa (coppitalia con la Lazio, LaCoruna), sono cresciuti lo scorso anno e si sono susseguiti in questa stagione.
Verona è il capolinea, per la terza volta nella nostra storia, Forse è meglio così: da là ci siamo sempre tirati su.
La squadra non sa prescindere. Non sa distinguere le partite, non sa individuare quelle da giocare alla Capello. Oggi per vincere bisogna farlo e noi non siamo in grado. Punto, prendiamone atto e ridisegnamone una vera.
Facciamolo senza tabù, perché noi ne siamo capaci, al contrario di altri che ci provano da vent'anni, e cominciamo a farlo da lunedi prossimo.

E SEMPRE FORZA MILAN

1 commento:

  1. Oggi bisogna vincere a prescindere!!!

    C'è bisogno dell'apporto di tutti anche di noi tifosi ma soprattutto i ragazzi devono tirare fuori i coglioni.

    HIC SUNT LEONES
    NON MORIREMO MAI

    RispondiElimina

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