Il Gambero

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Ieri Radio24 ha dato una bella rievocazione storica della vicenda di Enzo Tortora, giornalista e uomo di comunicazione ormai scomparso da troppi anni. A quei pochi che non ricordano la sua amara vicenda giudiziaria, ricordiamo che la sua morte iniziò, lenta, dopo che un "pentito" lo indicò come appartenente alla Camorra. Tutto falso, ovviamente. Solo che Tortora impiegò una vita e LA vita per scagionarsi, in Cassazione, con di mezzo pure un periodo in carcere.
Rievocazioni. Che non possono non tornare alla mente udendo le litanie di Fsb che "lamenta" la mancanza di un pentito. E anche la strategia di indagine conferma che quella è la strada: trovarne a tutti i costi uno. Sarà per questo che ora si martella a tappeto il terreno dei collaboratori dei giudici di gara (i guardialinee) diventati importanti più di qualsiasi cosa e degli impiegati della Fgci. Soggetti deboli, cioè, magari più proclini a cedere, a trovare un pallido ricordo, a circostanziare l'esistenza di una macchina infernale.
È come andare a indagare le performance di una F1 chiedendo spiegazioni al produttore di vernici per la scocca.

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