Giocare di squadra

// 1 commento
A qualcuno forse non andrà a genio, ma fa niente. Noi la pensiamo cosi'. Proprio come Alberto Zaccheroni. La frase nel titolo è sua.
Ieri a Controcampo ha detto una cosa che noi ripetiamo da mesi, da quando esiste questo blog: il Milan non gioca più di squadra dal girone di ritorno dello scorso campionato.
Ecco perché lo abbiamo perso, ecco perché abbiamo perso la Champions.
Noi siamo sempre stati abituati a supplire, l'uno con l'altro.
Abbiamo vinto scudetti e coppe cosi' facendo.
Ora non lo facciamo più.
E non perché non ci sia il micelio del gioco di squadra: c'é, ma non è irrorato affinché possano crescere quei funghi buoni che sono sempre stati i nostri risultati.
Due esempi di cosa voglia dire "non giocare di squadra".
Sul primo gol di ieri al rimpallo non solo non e' andato nessuno (difficile, data la bordata) ma nemmeno a nessuno e' venuto in mente di farlo: sufficiente guardare faccia e postura di Kaladze, che era quella tipica di chi pensa "non tocchera' mica a me farlo?".
Sul secondo gol nessuno si e' peritato di chiudere su Tonetto. Nemmeno ci ha pensato.
Ecco, non pensare alle cose che possono succedere in campo è il nostro problema. E giocare di squadra significa pensare tutti alla stessa cosa, contemporaneamente.
Noi non lo facciamo più.
Poi restano le buone cose in avanti: li pensiamo tutti che le belle giocate fanno andare in porta.
Ma il calcio non e' solo fase offensiva.
Come dice Silvio "anche Sacchi era uno che sosteneva il prima non prenderle".

..... Insomma, qua lo diciamo per la prima volta: Cesarone in panchina, in attesa del prossimo anno. Ormai e' tardi per Frankie, Marco, Roberto o chi per essi.

E SEMPRE FORZA MILAN

1 commento:

  1. Tutto ciò è vero.Ma chi dovrebbe inculcare nel cervello dei giocatori lo spirito di squadra e di sacrificio al fine di poter raggiungere gli obiettivi? Siamo tutti d'accordo che le motivazioni dovrebbero arrivare dallo stipendio degli stessi giocatori(visto che sono ultra-viziati e coccolati), ma a volte purtroppo ciò non basta ..oltre a questo si sente chiaramente la mancanza di una figura come Desailly o Makelele
    in mezzo al campo...il Milan ha sempre dato il meglio di sè quando è super-criticato o stimolato da imprese impossibili..quando viaggiamo nell'oblio del purgatorio diamo tutto per scontato e nessuno si sente in dovere di dare quel 101% che dovrebbe..ma,ripeto, l'allentaore è quello che dovrebbe intervenire in tal senso, e non lasciando fuori i talenti veri che poi alla fine sono quelli che fanno la differenza (Rui Costa,Dorasoo,Rivaldo,Baggio,Zola e via dicendo).Sheva è imposto dal Cavaliere e dai tifosi, se no, a quest'ora, se fosse dipeso dal ns. Carletto, sarebbe già andato al Chelsea in cambio di Crespo..
    Ancelotti va ringraziato per il suo passato e per quello che abbiamo vinto, ma non riesco a capire a volte se c'è o ci fa..

    RispondiElimina

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