Il Milan non protesta con gli arbitri.
Quindi proprietà e dirigenza preferiscono essere presi per il culo?
E noi, in settantamila allo stadio e milioni alla TV, dobbiamo accettare tutto questo?
Ci ha difeso più Comisso che i nostri.
Vergogna.
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IL LIBRO DI CRITICA ROSSONERA
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RispondiEliminaE molla....
Oltre 50 anni di "Stile Juventus", slogan per prendere per i fondelli l'avversario di turno, con poche persone che hanno avuto il Coraggio di Denunciare le continue angherie bianconere con l'aiuto del Sistema, ovvero tramite l'Aia. Cominciò il Grande Gianni (Dieci giornate di squalifica, ridotte successivamente a Sei, ma ci rimettemmo almeno uno scudetto), Dino Viola (sempre una questione di centimetri….),il regista Franco Zeffirelli che pubblicamente attaccava "il palazzo", Gigi Simoni, sempre un "Signore" in campo e fuori ed ora Commisso che non tanto velatamente di far aprire gli occhi negli States a coloro che pagano per avere i diritti per uno spettacolo pre-confezionato. Ma di cosa vogliamo parlare se fra Concetto Lo Bello che ad una trasmissione televisiva sportiva si auto condanna per non aver visto una "cravatta" in area bianconera tra Bigon e Morini, partita poi terminata 2-2, oppure quando un pallone tocca quasi la porta e non viene assegnato senza che quell'arbitro venga perlomeno punito togliendogli almeno il fatto di poter arbitrare anche all'estero……...Restiamo noi tifosi rossoneri che dopo un contatto in area tra Damiani, allora giocatore della Juve si tuffa in area di rigore e l'arbitro Barbaresco concede un penalty che provoca la reazione della curva con lancio di petardi e bottiglie che porta successivamente alla sospensione dell'incontro ed all'assegnazione dello 0-2 a tavolino e la squalifica del campo di due giornate…….."Juventus Style" e....tutti devono subire in silenzio…..quasi tutti…...Fdl Forever
RispondiElimina….un contatto fuori area...Fdl Forever
EliminaAndatevene a murì ammazzat
RispondiEliminaMuto….Cornutaz….Fdl Forever
EliminaĚ lo stile Agnelli, caro fdl! Cmq, io, phni volta che crepa un rappresentante della casata torinese, festeggio come fosse una champions vinta. Sono il cancro di questo sciagirato paese, sti ladroni pezzi di merda. Insieme, naturalmente, a coloro che li supportano.
RispondiEliminaLehane
Manchester city multato e starà fuori dalle coppe europee per 2 anni. A causa del mancato bfair play finanziario. Quindi la legge nel calcio esiste ancora, non hanno multato solo il milan qualche anno fa e anche ingiustamente visto che i giocatori che avevano preso non erano da milan.
RispondiEliminaManchester city starà fuori dalle coppe europee per 2 anni. E adesso speriamo le prossime stangate al psg e altre dello stesso sistema
RispondiEliminaLa storia del manchester dimostra come con la uefa non ci siano scorciatoie nemmeno se arrivasse Arnault. Bisogna andare verso alcune cessioni per migliorare il bilancio e le plisvalenze piu' ricche vengono dai giocatori del vivaio. Prepariamoci quindi alle cessioni di Calabria, Donnarumma oltre (si spera) al riscatto di Suso. Poi Biglia e Bonaventura a scadenza. Tornera' Reina (che ha ancora un anno) e forse cederanno Paqueta'. Spalletti e' la scelta piu' ovvia per la panchina (visto il quasi accordo di gennaio). Quindi 4-2-3-1 come le ultime gare e magari il ritorno di Thiago Silva piu' un centrocampista (Bakayoko?) ed un titolare al pisto di Castillejo (De Paul?). Poi attendere cosa vuol fate Ibra..
RispondiEliminaabbastanza credibile la tua previsione
Eliminaperò la storia dell'inter dimostra il contrario. Le sponsarizzazioni farlocche bisogna saperle fare...
EliminaDobbiamo ripartire da sartori o tare. Punto!
RispondiEliminaCon loro non avremmo mai preso le varie seghe strapagandole!
Le società serie non fanno piazzate inutili che non servono a niente. Semmai si muovono in silenzio nelle sedi adeguate.
RispondiEliminaCastillejo sta dimostrando come rebic di meritare di giocare, e se intesta cambia squadra se non riconosci che la Juve sono dei ladroni indipendentemente da giovedì, e comunque ci quakificheremo perché io tifo Milan
RispondiEliminala storia dell'inter è come quella del city. il fatturato dei record con i soldi della proprietà travestiti da sponsorizzazioni grottesche. poi c'è anche altro ma l'uefa non vede non sente non dice, tale quale l'Oms.
RispondiEliminade paul, un altro che non si capisce mai dove metterlo in campo, uno che fa 4 partite buone e poi sparisce dal gioco per mesi. un altro ancora di quella razza. tutti a noi li offrono quelli.
ibra che faccia il meglio che può, magari con qualche colpo dei suoi, e poi ciao. già si dice che voglia entrare nel milan da dirigente. maldini e boban giocano col fuoco. c'è chi lo nega ma ibra è uomo di rajola anima corpo e conto in banca. sarebbe come avere rajola nel cuore, nel cervello, nel sistema nervoso del milan.
un bel colpo per rajola, profittando dell'assenza di proprietà e d'identità del milan d'oggi. non gli riuscì, così sporco e diretto, nemmeno nei tempi d'oro (per lui) di galliani.
quanto ce l'hanno menata col sensi, ma quanto. ora dicono che possono anche non esercitare il diritto e rimandarlo a sassuolo.
ma è diritto apparente, come già politano, per aggirare la uefa sorda cieca e muta. in realtà è obbligo. se non lo riscatti con il sassuolo non ci lavori più. e il giochino del finto diritto - vero obbligo non te lo fa più nessuno.
Il Milan non potrà mai protestare dopo il circo allestito durante la gestione Yonghong Li.
RispondiEliminaCon quella messinscena il potere politico del Milan si è ridotto a zero.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaquella era, è l'eredità catastrofica dei lunghi terribili anni di galliani.
Eliminal'effetto yongongo è venuto dopo. per ripararne i guasti e ripartire con calma bastava una proprietà vera e ambiziosa, un Commisso per esempio.
gattuso per me deve evitare quelle cincischiate cervellotiche intellettualistiche partenze dal basso. dico col barca. i giocatori del barca non sono quei poveri zoccoloni dell'inter.
RispondiElimina"come fate a parlare di miracolo gattuso quando è arrivato a -1 dall'atalanta di masiello e palomino" (atti del concilio nazionale di Zerbinia, giugno 2019)
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