Seedorf e Pato.
Il primo è un ragazzo intelligente, ma questo lo si diceva anche di Leo e iniziamo a pensare che nel calcio possa non essere sempre un pregio.
Il ragazzo è dotato, ha classe da vendere, ha voglia di fare, si mette a disposizione della squadra.
Diamogliene atto.
Soprattutto quando ne ha voglia!
A San Siro però da tempo non è amato, è spesso fischiato, è spesso insultato.
Giocare davanti alla difesa non è la sua specialità e domenica si è cacciato in una brutta situazione, lui che è nato pronto.
Ha perso molti palloni, forse troppi, ha fatto qualche buon recupero (nei primi 20 minuti).
La scusa che non è il suo ruolo, comunque, non è valida, come non è valido pensare che sia Daniele Bonera a impostare il gioco dalla difesa, ma questo è un altro discorso su cui torneremo (ahi Bonera!).
Il secondo fatto certo di queste prime due partite del 2011 è la posizione di Pato.
Dalla TV non emerge il fatto che il ragazzo gira allargo o si sovrappone a Ibra, quasi mai si propone.
Evidente la mancanza di opportunità di lancio da parte dei nostri nelle ripartenze.
Si nasconde spesso troppo largo, quasi di ancellottiana memoria, e non è mai in area quando Ibra esce.
Troppo avulso dal gioco, domenica è stato per lunghi tratti inoperoso con un braccio sul fianco.
Sta rientrando da un infortunio, chiaro, ma non è quasi mai andato a cercare l'uno contro uno nello spazio, anzi, nel caso, si intestardiva a passare verso il centro.
Che ne pensate?
La prossima puntata è riservata a Binho e Bonera... Poi ancora per Abate e Antonini e per finire Rodney e Alexander.