Proviamo ad entrare nel campo "del se e del ma".
Se sabato scorso il Milan vinceva, poteva andare a 6 punti dai gobbi. Domenica sera c'è lo scontro gobbi - fiorentini, che non è dei più semplici. Se segna Toni, il Milan si poteva trovare a meno 3 battendo il chievo. A tre punti poi si giocava, probabilmente il campionato lo si perdeva, ma si metteva un bel "cagotto" ai gobbi. E poi c'è la seconda squadra milanese che ne ha approfittato e il secondo posto quest'anno è davvero prezioso.
Come si dice a Milano, non si parla con "i se fosse e i magari", per cui è inutile fare dietrologia. Ormai il campionato è andato, e non vorremmo perdere altro.
Amoroso ieri aveva la croce addosso, ma non è colpa sua, non era un giocatore da Milan cinque anni fa, come poteva esserlo ora. La colpa è di chi lo ha preso, lo ha cercato e voluto. Ardemagni, con tutto il rispetto, poteva fare la stessa partita, ma con una buona operazione simpatia sul ragazzo si dava la possibilità per farlo crescere e alla società l'occasione di fare business (visto che va di moda).
Rui ormai è il giocatore più innamorato del pallone del mondo, nemmeno i bambini sono così affezionati alla palla da coccolarla ad ogni tocco e non rendersi conto che ogni tanto serve un calcione per passarla a qualcuno. E' troppo fuori dal campo Rui per poter pensare che faccia la differenze. Ed è fuori per una scelta precisa.
Una domanda: ma non si poteva giocare a Lecce, città che ha visto per la prima volta la squadra vincere sul Milan, con un'unica punta? Tanto il presidente è impegnato in campagna elettorale e non se ne sarebbe accorto?
Non diamo addosso a Gilan, perché a lui le palle arrivano brutte e con il contagocce, mica può trasformarle in oro.
Comunque, con il pensiero alla Champions, la brutta figura in campionato ci può stare, ma bisognerebbe avere una squadra presentabile. Altrimenti tutti i discorsi sul turn over dove vanno a finire? Tanto vale, a quel punto, far giocare i Marzoratti e Di Gennaro, sempre nell'ottica simpatia e per farli crescere valorizzandoli.
Bel gesto di Sheva, che non convocato era vicino ai compagni, come ha fatto Paolino quando non era a Miami. Anche questo conta nello spirito Milan.
OK. Archiviamo la pratica e guardiamo avanti. Come sempre.
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Non sarà facile, ennesima partita, il pranzo non ci piace. Ma bisogna vincere per accorciare.
Archiviamo la pratica??
RispondiEliminaPer il secondo anno consecutivo consegniamo lo scudetto ai gobbi, spontaneamente... Io la pratica non la chiudo, specialmente per il fatto che l'anno prossimo saremo punto e a capo (se non salta la panca dopo il Lione).
Trovo indecoroso che si schierino ex-giocatori nella partita della svolta. La trasferta di Lecce lo era, come ha confermato lo 0 a 0 (prevedibile?) di Treviso.
E trovo indegno che il nostro allenatore se ne esca con affermazioni del tipo che lui, alla rimonta, non aveva mai creduto.
Non so quale "partita di giro" induca la nostra dirigenza ad estraniarsi dalla lotta con i nostri partner commerciali di Piazza Crimea per due anni consecutivi. Ma so per certo che chi si estrania dalla lotta NON E' DEGNO DEI NOSTRI COLORI.
Steve68
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