Allora, proviamo a fare un'analisi della situazione.
Siamo Ibra dipendenti, ma Pato è pronto al rientro.
Tre centrocampisti di contenimento garantiscono un maggiore equilibrio.
Seedorf è oggettivamente fuori forma e fuori dal gioco.
Dinho non è nemmeno più considerato come un lusso: è un peso.
Acciuga non cambia mai la squadra che ha messo in campo e non cambia l'impostazione della partita che ha preparato: un limite non da poco, su cui si può lavorare.
Siamo primi, abbiamo fatto bene in qualche partite e siamo stati inguardabili in altre: possiamo migliorare.
I rincalzi non sempre sono all'altezza, soprattutto qualcuno non ha quasi mai trovato spazio perché l'allenatore "non lo vede".
Cassano è un lusso che ci possiamo permettere, sia come squadra sia come spogliatoio?
L'ottimismo, comunque, non ci ha abbandonato, ma è evidente che in questo periodo sia necessario riflettere sulle cose da sistemare e lavorarci con costanza.
Nulla è pregiudicato, ma due sconfitte in casa non sono un bel segnale, se poi valutiamo la prestazione di Madrid è evidente che qualcosa da fare c'è.
Qualcuno deve fare un passo indietro e fare un bagno d'umiltà.
La scorsa stagione di Rino, in fondo, insegna: ha rincorso per recuperare dall'infortunio e ha buttato al vento un anno. Solo la volontà e l'umiltà possono far migliorare un calciatore e una squadra. Da "Io sono Gattuso" ad anima della squadra come ai vecchi tempi, con quella fame e quella grinta che l'hanno reso famoso in tutto il mondo.
Compatti siamo compatti, ma molte cose vanno ancora sistemate.
Speriamo non siano troppe.