Elementi

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Si parla di rifinanziamento, ma la cosa è certa che avverrà molto prima della scadenza, che significa una cosa: solidità del progetto.
Se per caso a San Siro accadesse, il nostro AD dimissionato aprirà la campagna elettorale, ma non per il Senato, per la FIGC.

27 commenti:

  1. Buongiorno

    Che delusione la nazionale ! pensavo riuscisse a giocare una partita decisamente migliore

    Effettivamente sembrava di vedere il Milan.....stessi errori tattici e quella mancanza di fiducia che quasi sempre fa la differenza ! Peccato.....

    Speriamo che il pienone di S. Siro spinga gli azzurri verso una prestazione assolutamente migliore !


    Si ! si parla di rifinanziamento.......

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  2. Ciao Mauri,
    il rischio di rimanere fuori esiste.
    La Svezia la metterà sullo scontro fisico anche a Milano, non sono i Parolo o eventuali Pellegrini che possono contrastarli in quell'aspetto e se disgraziamente dovesse riuscirgli un contropiede pottebbe essere la fine del mondiale.
    Certo, c'è anche la possibilità di fargliene tre.
    Per ogni giocatore azzurro sarebbe una macchia indelebile in carriera avere fallito anche la semplice qualificazione.
    Ieri più che un raffronto di gioco, facevo un raffronto di situazioni. Giocatori da tutti considerati di un certo livello (chi non vorrebbe al Milan Candreva, Chiellini, Verratti, Darmian, Belotti, Immobile, etc?) che non hanno toppato solo ieri.
    Io li ho visti faticare anche con albanesi e macedoni.
    Quindi come la mettiamo con la valutazione dei "buoni" giocatori?
    La verità è che oggi per avere la "quasi certezza" dei risultati devi avere i fuoriclasse veri da 150 milioni a colpo...ed anche più, oppure una grande organizzazione di gioco sommata ad ottimi giocatori....ed anche una buona condiziobe atketica e predisposizione al sacrificio.

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  3. Ciao Vale, hai ragione ! credo che, purtroppo, le cause di questi problemi siano molte. Secondo me dovrebbero analizzare bene un po' tutto, dall'allenatore, alla disponibilità e la voglia dei giocatori, e tante altre cose che solo loro possono risolvere.

    Per il ritorno, come diceva Zenga ieri sera, proverei con un attacco di piccoletti e rapidi. Potrebbe essere la soluzione migliore ! e ovviamente molti più movimenti senza palla !
    Speriamo bene.....

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  4. Deve accadere,Critica,non meritiamo il Mondiale abbiamo reduci del 2006 umiliati in sud africa e brasile,quando le altre nazionali hanno rinnovato almeno 2 volte le roseSarebbe ora di pompare i giocatori x 1 stagione buona,Ranocchia l'erede di Nesta dicevano,Rugani il nuovo Scirea,verratti l'erede di pirlo.dove cazzo sonoooooooooooooooooo??????????

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  5. Tuttosport: Lampi di vero Bonucci

    Repubblica: Bonucci non indovina un passaggio

    ????????????????????????????????????????????????????? !
    Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha!
    SUMA 'BIN CIAPA'.....

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  6. qui lo dico chiaro e forte, lo dirò fino alla morte: Cazzo! (eh eh eh)

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  7. il Putrido, l'Infame, il PesteNera, il bubbonide crepato e suppurante marcia e idiozia non riesce a starne fuori. se penetra in fgc si mangia l'erba di plastica e riduce pali e traverse come tagliatelle scotte. se va al real? l'imbottisce di siamoappostocosì e se nonescenonentra, ma magari!

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    1. Dove vuoi ke vada ????
      Al Real ????
      Forse come assaggiatore ufficiale del catering...ma bisognerebbe francobollardo alla grande....sarebbe capace de magnarse tutto....

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  8. Buongiorno a tutti.

    Bravo Mauri a "confrontare" i giudizi , di due testate giornalistiche diverse, sullo stesso giocatore (e della stessa partita)....che dire. ....farsi una risata è il minimo. ..

    La nazionale non ha un gioco , ne una organizzazione di squadra, per questo la maggior parte dei giocatori rendono ai minimi termini rispetto alle loro squadre di club, non per questo possiamo dire che , individualmente, sono scarsi. La stessa situazione (o quasi) la viviamo al Milan, ma i nostri sono.....scarsi. Vabbe' ..

    L'ex AD, per quanto mi riguarda, potrebbe andare dove più lo aggrada, l'importante è che stia mille anni luce distante dal Milan.

    Buon Sabato a tutti.

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    1. Dove più gli aggrada, no....
      mille volte no...
      lontano anni luce dal Milan ovviamente ma anke da cariche dove potrebbe danneggiarlo...
      Il Lurido nn perderebbe l'occasione x fare danni..
      O qua c'è qualcuno ke pensa il contrario ???

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    2. Certamente OP, ma nella definizione "mille anni luce dal Milan " è compresa qualsiasi carica istituzionale nel calcio italiano. ...per il resto può andare dove vuole. Io gli si suggerirei di andare a ...quel paese (sono educato :-) )

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  9. Il calcio italiano quando si rinnova lo fa con persone come l'attuale presidente F.I.G.C.
    Ahahahah !!!

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  10. Ciao Leo, secondo me le testate giornalistiche si mettono d'accordo......

    Ognuna da un voto diverso, così se vuoi sapere come ha giocato un calciatore, devi acquistare una decina di giornali e fare la media dei voti dati........:-)
    Una sorta di solidarietà reciproca :-) si vogliono bene e si aiutano facendo un gioco di squadra....anzi, di categoria ahahahahahaha !!!!

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  11. Ciao Leo.
    È esattamente il concetto cge volevo esprimere.
    Solo pochissimi giocatori al mondo sono in grado di fare la differenza in qualsiasi contesto li metti ed anche senza indicazioni tattiche e di gioco precise.
    A Maradona o Van Basten dovevi solo dire di scendere in campo, come oggi ad un Neymar o CR7 (ed anche di questo non sono convinto del tutto).

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  12. Beh..Mauri, potrebbero ottenere anche l'effetto opposto, non riscontrando un giudizio ,più o meno, uniforme, il lettore potrebbe anche smettere di.....leggere si sentirebbe un po preso per il culo, credo :-)

    Ciao Vale, infatti è proprio questo il concetto. L'organizzazione di squadra è la cosa principale per ottenere risultati , le individualità, oggi, fanno meno la differenza , rispetto al passato, tranne pochissimi casi (Messi, CR7 ..)
    Anche se vorrei vedere Messi "far vincere" uno scudetto al Napoli, con la concorrenza che aveva il Napoli di Maradona, ....o addirittura un Mondiale praticamente da solo.

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  13. Infatti la concorrenza è un bel tema che ho esposto più volte, forse non spiegandomi al meglio.
    Vale per i nostri giorni, in cui come poche volte in passato in Italia, ci sono tante squadre attrezzate, con buoni impianti di gioco, ognuna con diversi giocatori importanti e che fanno in classifica un percorso importante.
    In Europa non ne parliamo nemmeno, perché a fronte di un paio di squadre emergenti di volta in volta nel passato e tante altre abbordabili o molto lontane dal loro livello, adesso ce ne sono una decina che sono delle autentiche corazzate.

    Quando parlavo del Milan di Berlusconi, che all'inizio era grandissimo, non intendevo certo sminuire a tutti i costo i suoi trionfi (dei quali ho ovviamente goduto perché erano i trionfi della mia squadra del cuore), ma intendevo calarlo nel contesto di quei tempi.
    Se entri in una stanza di nani e sei alto 1,75 puoi apparire come un gigante, magari quel Milan era alto 1,80 ma sempre in una stanza di nani era entrato. Pochi avversari e non eccelsi. Il Real che abbiamo schiantato in coppa campioni per 5-0 o quello contro cui pareggiammo 1-1 in casa loro con avvitamento del mitico Marco, era una rara eccezione...e quanto è durato? Quanto il Real di oggi? Steaua, Benfica, O. Marsiglia, Aiax, Liverpool quanto sono durati? Che solidità societaria e continuità di risultati ad altissimi livelli hanno avuto?
    Se poi vogliamo parlare del campionato italiano quando le "grandi" tradizionali avevano abdicato.
    Abbiamo GIUSTAMENTE ED OPPORTUNAMENTE approfittato anche dell'assenza delle inglesi per un paio d'anni.
    Cosa voglio dire? Che quando Fassone ha dichiarato il quarto posto come obiettivo (non certezza matematica) ha considerato in maniera errata proprio la CONCORRENZA, non presupponendo che Lazio, Inter e Roma (che aveva perso giocatori importanti) potessero avere OGGI i punti che hanno.
    Per cui OGGI noi siamo fuori dai giochi per demeriti nostri, ma anche perché qualcuno va più forte del previsto e del prevedibile.
    Lo stesso errore di Fassone l'ho fatto io, sottovalutando l'apporto di Spalletti in una squadra che schiera ancora Nagatomo e D'Ambrosio, un Boja Valero che era in fase nettamente calante alla Fiorentina e un Candreva che l'anno scorso faceva pena.
    Poiché non si corre da soli quando ci si dà degli obiettivi bisogna guardare anche alla concorrenza, non solo a se stessi.
    Per questo speravo che Nainggolan andasse via dalla Roma e che Mertens non si confermasse dopo una sola stagione da fenomeno (ora sono due).

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  14. Però il campionato italiano degli anni 90 era enormemente più competitivo di quello attuale. Squadre di bassa classifica come il Brescia potevano schierare stranieri come Hagi, tanto per dirne uno.

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  15. Secondo me ai vertici sono più competitive adesso.
    La juve vince scudetti da anni.
    La Roma è ai vertici sin da quando i cartonati nel loro ciclo gliene hanno sfilati un paio, sempre tra le prime.
    Il Napoli ha raggiunto livelli di gioco ed organizzativi tra le migliori d'Europa, come ha riconosciuto Guardiola.
    L'inter sta mettendo a frutto grazie a Spalletti un nuovo percorso che comunque ha iniziato prima di noi a livello sicietario
    La Lazio da anni si sta confermando a buoni livelli ed è la vera sorpresa per costanza di rendimento in questo campionato.
    Non parlo solo dei singoli giocatori ma dell'abitudine a stare a certi livelli.
    È il complessivo società, allenatore, squadra.
    Anche il Bologna ha avuto un grande Baggio, ma non era competitiva per le prime posizioni.

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  16. Che un Benevento faccia 0 punti sin qui, è ininfluente, contro loro vincono tutte e probabilmente ci vinceremo anche noi.

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  17. Vale, forse non mi sono spiegato.
    Secondo me la competitività era più alta allora. Di campioni VERI ce ne erano molti di più, e ci si affidava di più sulle individualità . Poi arrivò Sacchi che alle individualità univa un organizzazione di gioco "spaventosa" e si poteva "schiantare" il Real, che ad individualità non era messo male eh (Hugo Sanchez, Butragueno , Sanchis solo per citarne qualcuno). In seguito all'avvento di Sacchi, tutti cercarono di adeguarsi al "nuovo corso" tattico, e arriviamo ai giorni nostri, dove l'organizzazione tattica ,e un atletismo sempre più esasperato, hanno la meglio sulle individualità. Per questo dico che oggi, pochissimi campioni riescono a cambiare faccia ad una squadra da soli, e quei pochissimi, vorrei vederli in un contesto diverso da quello in cui sono diventati "grandi" .
    Poi non dimentichiamo che le regole son cambiate, vorrei vedere i "fenomeni" di oggi misurarsi con un Vierchowod, un Riccardo Ferri o un Koeler che la smettevano di "picchiarti" solo quando vedevano il sangue, ora al primo sfioramento di maglia scatta il giallo. ..

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  18. Vedi Leo, secondo me i giocatori forti ci sono sempre stati cone ci sono adesso.
    Non parlo solo degli italiani (questo è un periodo buio rispetto ad altri dei Baresi, Baggio, Maldini, Vialli, Ancelotti, Donadoni, etc.), parlo in generale.
    C'era Maradona e Van Vasten, oggi Cristiano e Messi, Modric e Sergio Ramos, Neymar e Cavani, Higuain e Dybala.
    Il punto non è fare nomi perché potremmo farne all'infinito.
    Il calcio si è evoluto (come tutto) tatticamente ed atleticamente.
    Io verrei vedere i campioni di una volta giocare oggi con un calcio più veloce e pochi attimi per qualsiasi giocata, che se non tieni il pallone incollato al piede e non hai anche il fisico per difenderlo te lo scippano dopo un attimo.
    Il mio discorso era sui Club.
    Io non ricordo una concentrazione di grandi squadre in uno stesso periodo cone accade adesso.
    Ne emergevano poche dalla massa ed a turno, con pochissime ad avere la continuità di risultati e competitività che oghi hanno in tanti, in Italia ed in Europa.
    Il Milan è stato grandissimo e l'UNICO ad avere continuità in quel periodo per una decina d'anni.
    Ma in Europa non doveva vedersela come oggi per chi deve emergere, CONTEMPORANEAMENTE con squadroni come
    REAL MADRID
    BARCELLONA
    PSG
    BAYERN M.
    MANCHESTER CITY
    JUVENTUS
    Per non citare
    ATLETICO MADRID
    CHELSEA
    MANCHESTER U.
    NAPOLI
    ROMA
    ed altre che come queste sono di livello inferiore na non troppo.
    È una mia convinzione ma ka Steaua di 2/3 soli giocatori buoni, il Benfica, il Marsiglia, l'Aiax di allora che sono durati pochi o pochissimi anni mon si possono paragonare per competitività con le società di oggi.
    Oggi è più difficile che una squadra per quanto grande si confermi dominando quasi da sola per un decennio cone il primo Milan di Berlusconi.

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    1. Dipende cosa si intende per competitività. Se parliamo del campionato italiano, parlare di competitività è difficile ,quando , per sei anni consecutivi ,lo vince sempre la stessa squadra. Ma questo vale anche in altri campionato nazionali, in Spagna, o Barca o Real da sempre, con rare "incursioni" di terzi, in Germania e Francia peggio mi sento; solo in Inghilterra c'è una certa "variabilità" dovuta , soprattutto, alla forza economica di moltissime squadre (soprattutto per la pioggia di milioni dai diritti TV), come succedeva negli anni '90 da noi.
      Tornando alla competitività del nostro campionato, basta guardare risultati che (non)otteniamo nelle coppe europee, gobbi a parte e solo negli 2/3 anni.
      È vero che in Europa ci sono più squadre STABILMENTE ad alti livelli, rispetto al passato, come hai ragione quando dici che di grandi giocatori ce ne sono sempre stati, ma oggi ,quelli che fanno , veramente, la differenza sono pochissimi.
      Sul discorso "generazionale" ,cioè se i "vecchi "campioni sarebbero stati tali anche oggi ,o viceversa, io ho da sempre una mia teoria : il fisico, i muscoli e la velocità li.puoi acquisire con l'allenamento, il talento no. Semplificando, se un qualsiasi campione di una generazione passata giocasse oggi, è vero che si troverebbe in un calcio diverso , più veloce ed aggressivo, ma con l'allenamento (anche i metodi di allenamento si sono evoluti) sarebbe , anche lui, più veloce ed aggressivo. Rimarrà sempre una teoria, la controprova non la potremmo mai fare, purtroppo.

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  19. La gobba ha ucciso il calcio italiano e con lei la classe arbitrale corrotta e i vertici politici popolati da incompetenti.

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  20. A dire il vero, se le stesse squadre vincono gli scudetti tutti gli anni e le prime sono sempre quelle, significa che la forbice tra chi può e chi non può e aumentata, quindi la competitività è diminuita non aumentata.

    Gli scandali semi farsa degli ultimi dieci anni costruiti per eliminare figure scomode, e con appoggi politici che si sono prestati in favore degli amici e contro gli avversari, hanno detto al mondo che il movimento calcistico italiano è inaffidabile, quando probabilmente negli altri paesi succedono cose abbastanza analoghe, con conseguenti minori investimenti ed interesse diminuito.da parte di giocatori e allenatori stranieri.

    La competitività è diminuita, non aumentata, é aumentata la differenza tra gli "haves" e gli "have nots"' come dicono gli americani. E le cosiddette regole del fair play volute da quella puttana di Platini, in realtà favoriscono lo status quo (PSG, Man City, etc.) ed ostacolano chi potrebbe passare dagli have nots agli haves...

    Opinioni mie, ovviamente...

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  21. Tutto può essere riassunto con l'analisi dei capitali immessi nel calcio. Negli anni 90 e 2000 era più difficile vincere nel campionato italiano piuttosto che in Europa, perché i capitali investiti nel calcio in Italia erano molti di più che in Europa. Un Napoli aveva la forza di portare in Italia Maradona, oggi potrebbe mai comprare messi? L'Inter acquistava Ronaldo e il Milan non ne parliamo. Oggi le sette sorelle sono in Europa e non più in Italia.

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