Il trionfo dell'ipocrisia

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Si è fermato il campionato.
Forse è giusto, titolavamo ieri.
Nel frattempo, gli ipocriti segnalano che i tifosi a San Siro erano in parte arrabbiati, ma non avevano motivo per esserlo.
D'altronde quelli che viaggiano per vedere la partita, vengono con bus, treni e aerei, sostengono delle spese che non vengono rimborsate, perché dovrebbero essere scontenti, almeno in un primo momento, a caldo, senza troppe motivazioni ricevute perché allo stadio l'informazione era fornita da un breve comunicato al microfono?
L'ipocrisia è una brutta bestia, come l'invidia, ma qui si raschia il fondo, dimenticando sempre che i tifosi hanno una loro dignità, visto che dei diritti dei non se ne parla mai.
Per Raciti e Morosini il calcio si ferma in pochi istanti, per Sandri ci sono voluti i tifosi, su questo ci sarebbe da interrogarsi a prescindere dal fatto che non si sia ne santi ne eroi.
Per fortuna allo stadio non è successo niente, visti i rapporti con le tifoserie, ma poteva succedere.
Se il Viminale dice che Milan-Genoa è una partita calda, la gente è allo stadio, le squadre in campo, forse un ragionamento in più andava fatto.
Metti che, con un ora e mezza in più a disposizione questi qui decidessero di darsi appuntamento per una scazzottata?
Per fortuna anche le curve sono intelligenti, hanno una loro dignità (se volete discutibile ma accettate che ce l'abbiano) e portano rispetto.
Per i tifosi, invece, il rispetto non esiste mai, visitate qualsiasi cesso di qualsiasi stadio e dimostrate che le minime norme igieniche sono rispettate, tanto per fare un esempio cretino.
Cinicamente, il Milan si avvantaggia di questo stop vista l'infermeria piena, perché qualcuno in più verrà recuperato e almeno ieri non si è infortunato nessuno!
 
 
 

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