Non sarà più lo stesso

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Ci sono periodi nella vita in cui si addensano le cose.
Ecco, questo è uno di quelli.
Tra le tante, abbiamo deciso di aderire mani e piedi a un progetto che
riguarda il Milan, gestito da chi con Critica ha avuto a che fare e al
quale non è possibile dire di no.
Venerdì, quindi, vedrete Critica come autore in questo progetto, ma
non per questo abbandoneremo questo splendido blog.
Anzi.
Non sará l'unico blog a partecipare all'iniziativa, questo non ci
rende ancora più orgogliosi.

Venerdì mattina il mondo rossonero non sarà più lo stesso!

PS Scusate per il refuso "NON" che ha generato molte discussioni!
PPSS stiamo scrivendo il primo "pezzo"...

PPPSSS Non è un progetto legato alla società Milan e non ci svendiamo alla società, state tranquilli! Ci battiamo da sempre per un posto dove ci si possa informare sul Milan, qui abbiamo l'occasione di partecipare. Noi come voi.

Una vicenda del Ganso

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Davvero stucchevole la vicenda del Ganso.
Ci vogliono fare credere che non verrà al Milan e ci è stato sottratto.
Se accadesse, e diciamo se, non sarà merito del permalosetto, ma dei soldi del petroliere.
Infatti, in Brasile non gode più di nessuna fama e le varie squadre lo hanno scaricato.
Ah, ma questo non ve lo dicono.
Come non vi dicono chi gli fa la formazione per sabato.
Ma un giocatore che si è fatto il crociato due volte può essere affidabile?
A Milanello il clima è un po' meno sereno: a molti non sta piacendo la piega di Acciuga con alcuni "vecchi".
Qui c'è da vincere uno scudetto, ricordiamo. Le piccole invidie di uomini piccoli non sono da Milan.
Chiaro?

Passioni e paure

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Settimana di passione.
Hanno riesumato la vecchia tradizione degli infortuni ad orologeria, quelli per cui c'è sempre una fialetta pronta per essere in campo (dichiarazioni loro, non congetture nostre, ma Palazzi non ha mai aperto un'inchiesta, chissà come mai?).
Hanno preparato dossier per i media.
Questo cosa ci dice?
Che hanno una paura fottuta di noi!
E' ora di fare vedere chi siamo, cara Acciuga.
Ed è la tua chance.
Coraggio e schiena dritta, o si fa la storia o ... si fa la storia!

Milano, i milanesi, il Milan e quelli: Pato e la creatività giovanile!

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Un simpatico siparietto tra il Sindaco di Milano e Carlo Massarini, un grande amico di Critica, sul fatto che Milano abbia un'altra squadra.
Squadra che è il club più titolato al mondo, giusto perché oltre a far felice Zio Fester, è bene ricordarcelo tutti quanti.

Milano ha due grandi squadre. La nostra, per ovvi motivi, è la più grande, la più prestigiosa e, ovviamente, la prima.
Per tutti: se Pato la mette nel derby, un pensiero a Carlo e al sindaco sarà doveroso.

Un clima... giusto

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Pungolati, i ragazzi stanno ritrovando il piglio giusto.
Allenamenti seri e inca...ti il giusto.
Pirlo pronto per la palla, Ambro ancora no.
Da Londra notizie positive.
Legrottaglie dichiara amore per il Milan ma pensa alla prossima stagione.
Concentrati, c'è tempo.
Ma concentrati.

Quelli che ... i dossier

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Il Milan dell'ultimo periodo non è una schiaccia sassi.
Segna poco, prende sempre un gol, non ha Ibra.
Eppure, guarda caso, c'era pronto un bel dossier da propinare agli amici giornalisti per spiegare tutti gli aiuti ricevuti dalla squadra.
Dossier con sezioni multimediali, in modo che non si debbano scomodare a cercare immagini, filmati e riferimenti.
Dossier che, ovviamente, è a senso unico non solo contro di noi, ma che non mostra solo i vantaggi, nessun accenno agli errori a sfavore.
Complimenti.
Adesso abbiamo la partita della vita.
O si fa la storia o si fanno le barzellette.

Vediamo se imparano la lezione

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C'è gente che di calcio ci capisce.
Allegri, svegliati (Tasso, il soprannome la dice tutta).

Malafede, onestissima

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Che le braccia non siano tutte uguali lo sappiamo dai tempi di AdriMano.
Ma che adesso si inventino moviole e fotogrammi per dimostrarci che hanno ragione si passa davvero il limite.
Anche perché, ad arbitri invertiti, avremmo 9 punti di vantaggio!
Non è una scusante per Allegri e per la squadra, ma ogni tanto aiuta ricordare e mostrare la crociata contro il Milan che è in atto da mesi.
Certo, per chi conta gli scudetti sempre lordi, non è un problema.

L'esoneriamo?

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Se una volta è Cassano, una volta Ibra, una volta Seedorf...
La colpa è di chi li mette in campo, non nascondiamoci dietro a un dito.
Squadra imbarazzante, allenatore scandaloso.
Usciti con una squadra di seconda fascia in Champions, persi punti su punti nel momento in cui dovevamo chiudere i conti.
Bisogna cambiare, anche perché ci riprende anche l'udinese.

Lo volete proprio perdere!

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Noi ci crediamo.
Ma, evidentemente, qualcuno decisamente no.
Basta figure da pirla!
Anche la pazienza ha un limite

Squalo

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Ci chiediamo come mai l'Uefa abbia comminato un turno di squalifica a
Jordan solo ora, a partita avvenuta: curioso, no?
A parte il culo di quelli là, oggi è determinante.
I tifosi, come sempre, ci sono.

Un bicchiere di Barbera

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Ci sono momenti in cui i giocatori e la società devono dimostrare qualcosa.
Domani sera è uno di quelli.
Non diamo retta alle solite sparate dei media che si ostinano a parlare di mercato.
Non ne vale la pena. Poveretti.
Così come abbiamo messo in conto canarini ostili.
Per questo il Milan deve fare il Milan.
Basta e avanza.

Mentecatti si nasce, ma anche si diventa

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Ieri sera abbiamo sentito una serie di barzellette degne della versione peggiore de La Corrida, con quei concorrenti che si beccano le verdure e i suoni dei campanacci.
La più bella è che è la prima italiana ad espugnare l'Allianz Arena, dimenticando che la prima squadra di Milano, in quanto prima, l'ha già fatto rifilando uno 0-2, con SuperPippo.
Ovviamente i sodali di MilanNews hanno immediatamente riportato la notizia, poi cancellata per la figura di merda colossale, ma si sa, quando si è una testata giornalistica si è autorevoli e non si sbaglia mai (link)! D'altronde i geni di Sky sono stati i primi a dire la cazzata e loro, da buoni giornalisti, hanno verificato la notizia e l'hanno pubblicata!
In generale, quelli là si riempiono la bocca di onestà dimenticando i regalini arbitrali plateali (Chelsea, Barca, Bayern,...).
Hanno insultato nelle mail e sms delle tv private il loro giocatore che a tre minuti dalla fine è diventato l'eroe teutonico: quando c'è l'onestà intellettuale c'è tutto!
Va bene così, continua giustamente il loro sogno perché, ricordiamolo, festeggiare, secondo noi, è un diritto, vale per noi e vale per gli altri.
Ma quando festeggiano sono pregati di guardarsi allo specchio e non alzare il naso per vedere noi.
Ah già, ma se si guardano allo specchio si fanno schifo da soli: la dignità questa sconosciuta!
 

Qualcosa non va?

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Ibra ha fatto una cazzata.
Una cazzata grossa, visto che ci lascia in braghe di tela per tre partite.
Di certo Rossi, al terzo episodio di violenza stagionale, non è un santo, ma un campione non può cadere in questi tranelli.
Un campione come Marcellino segnava a quei difensori e poi gli danzava davanti, o anche sopra!
Al limite, donava all'arbitro la maglietta!
Ma gli errori non sono finiti.
Non capiamo, con tutta la buona volontà, come si possa preferire un ottimo ma ancora acerbo Merkel ad un esuberante e volitivo Emanuelson, ma, soprattutto, come si possa preferire un Seedorf palesemente stanco a un Yepes che almeno in area avversaria poteva dire la propria di testa e coprire, al bisogno, dietro.
Nulla è cambiato, commentavano in molti domenica pomeriggio: ERRORE.
Il margine sulla seconda è il medesimo con una partita in meno da giocare, quindi qualcosa è cambiato.
E' cambiato di certo il modo di arbitrarci: da contro a incontrovertibilmente contro.
Come si fa a non fischiare il rigore su Pato?
E la bandierina alzata a prescindere?
Queste sono cose che hanno sempre esaltato i nostri, ci hanno spinto a combattere contro la sfortuna e l'ingiustizia.
E quando lo facciamo, siamo imbattibili.
Il clima a Palermo sarà difficile.
Ma non ci spaventeremo.

Esagerati!

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Adesso vedremo quanto sono bravi quelli che "Ibra è ingombrante e mette soggezione ai compagni".

Saturno (e canarini) contro

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Questa settimana la fortuna non è decisamente dalla nostra.
D'accordo sull'aver pazienza, ma a tutto c'è un limite!
Su Ibra sarà bene tornarci a mente fredda.
E anche sui canarini.


PS. abbiamo ricevuto mail e popst in cui ci chiedevano di non fare un post in cui chiedevamo "concentrazione". Ecco, proprio quella che non c'è stata nel primo tempo.

La stagione della caccia alla bufala

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E' ricominciato il tam tam del calciomercato sui soliti media.
In momenti di rinnovi tutto ciò da molto fastidio sia alla società, sia ai giocatori, anche quelli non coinvolti. E fioriscono le ipotesi più fantasiose da parte dei soliti noti del solito circo mediatico. Scelta tattica e strategica per farci innervosire.
Dobbiamo ripartire dalle nostre certezze: 3 partite senza tiri in porta.
Abbiamo 2 partite prima della sosta. Rimaniamo concentrati.
Per il campionato non abbiamo gli uomini contati, anzi.

Quando non basta il cuore

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Non potevamo chiedere di più.
90 minuti all'attacco ci hanno fatto vedere il Milan che aspettavamo.
E' mancato qualcuno.
E' mancato qualcosa.
E anche stasera nessun tiro in porta (e siamo a 270 minuti, di cui 180 in trasferta).
Come è stato detto, "per la Champions non siamo ancora attrezzati".
Il nostro obiettivo è il campionato.

Trazione anteriore

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Quello che chiediamo stasera alla squadra e usare il cuore e la testa.
Il cuore per provarci, dare il massimo.
La testa, invece, non dobbiamo perderla, perché ci provocheranno in ogni modo.
In qualsiasi caso, queste solo le partite da Milan, quella squadra che non ha mai smesso di stupirci, capace di trovare risorse inaspettate e capace di farci sognare.
Forza ragazzi.

il profumo dei soldi (e delle vittorie)

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Se ne sentono delle belle e i giornalisti ci inzuppano il biscotto.
Quello che per anni ha sempre detto di sognare il Real, adesso che è a Madrid, non vede l'ora di tornare a Milano. Non importa su quale sponda. Ma senza ridursi il lauto stipendio. E' una questione di cuore, in fondo.
Quell'altro che non ha mai fatto mistero della sua fede rossonera e che sarebbe dato già per certo al Milan a un costo del 30% in meno di quello pagato dagli inglesi solo pochi mesi fa. Saranno anche arabi, ma scemi no. E non si sentono voci sulla clausola contrattuale anti-Milan. Però, prende "solo" 3,5 mln all'anno, mentre al Milan... ascolterebbe la voce del cuore.
Un allenatore che avrebbe telefonato ad un giocatore della sua ex squadra per chiedergli di cambiare casacca, paventandogli un cospicuo aumento di ingaggio, particamente il doppio dei 2,5 mln attuali. Roba da Palazzi in fiamme, ma non accadrà nulla. Al cuore non si comanda.
Una lunga trafila di telefonate in via Turati con gente che si offre, di cuore.
Non sarà che, adesso che i bilanci sono a posto, ci sono contratti "pesanti" in scadenza e, casualmente, siamo primi in classifica, si è sparsa la voce che stiamo ritornando il Milan dei bei tempi?

Scansati, passa Rino!

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La partita di ieri non è certo stata splendida, ma abbiamo dato, per la seconda volta, una dimostrazione di forza.
Il risultato, non rotondo, non rende merito a una squadra che ha dominato avversari e arbitro (scandaloso quanto la coppia Cotto e Mangiato).
Il gol di Rino è stato strepitoso per azione, determinazione, inserimento e tiro (chiaramente una botta di culo, Cotto e Mangiato hanno detto che la palla non è rimbalzata ed è schizzata in avanti!).
Quelli che parlavano di calendario a noi sfavorevole nelle ultime due partite sono tornati nei tombini, nelle TV provate c'è persino chi si è tolto le vesti.
La squadra ha preso quella consapevolezza di potenza che la fa diventare una grandissima.
Ora a Londra potremmo fare anche un'impresa, ma non perdiamo di vista l'obiettivo italico.
Niente è impossibile, ma non perdiamo ciò che è possibile.
Non è una scelta, ma una considerazione: se non ce la facciamo o andiamo sotto, meglio i remi in barca perché il 3 aprile (o 2) deve diventare una formalità.
Forza Vecchio Cuore Rossonero
 

Asfaltati

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E adesso Albertino!

Che non si scansino

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Lo sport è bello perché non è sempre prevedibile.
Lo sport è bello quando c'è il sano agonismo.
Vincere è più bello se si è stati leali e ci si è rispettati.
Noi non vogliamo vedere gente che si "scansi", noi vogliamo vincere le partite se ce lo meritiamo, altrimenti applaudiremo gli altri.
Crediamo che questo appartenga al Milan, appartenga ai torinesi, ma non appartenga per storia e rango, ad altri.
Meglio essere presi in giro perché si ha perso che essere derisi perché viene meno la lealtà sportiva.
Le parole, in questi casi, stanno a zero.
E le "verginelle" non esistono...

Signori si nasce, o forse si nasce pirla?

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I vincitori acclamati del Mongolino d'Oro si esaltano nell'affermare cose inaudite che fanno veramente ridere i polli.
"Rappresenta i valori più belli della città di Milano": quali valori? Il fatto che non ci sia stato un italiano in squadra come la commenta la Lega? Ma a parte le facili battute politiche, come sempre, quello che è mancato è la signorilità, il saper vincere.
Certo, se guardiamo le partite che hanno regalato la finale, nonché il vantaggio competitivo di una Telecom che ha estromesso per anni le avversarie in chiave nazionale, è un bel simbolo di Milano e dell'Italia! Complimenti, nemmeno l'allenatore era italiano e nutriamo seri dubbi che lo sia anche il presidente, per adeguarsi.
Che poi si tratti di un Mongolino d'Oro postumo (si celebra il giorno del santo patrono il vero riconoscimento cittadino), non è male.
Ma torniamo sulla signorilità di chi non sa vincere ed è invischiato in vicende poco chiare con i collocamenti in Borsa.
"I nostri tifosi sono sempre stati considerati i milanesi veri... La nostra squadra ha sempre rappresentato l'orgoglio dello sport milanese, ha più radici l'Inter per la città che il Milan anche se poi, comunque, anche la squadra rossonera ha fatto bene".
Ha fatto bene? Vi ha fatto per anni un culo così e se non ti trovavi dei compagni di merende la presidenza sarebbe passata alla storia per tutte le sconfitte!
Un anno e si fa la storia, ma se non siete nemmeno i super campioni d'Europa!
Effettivamente, se si tratta di orgoglio, ci hanno insegnato tantissimo: ogni anno uscivano orgogliosamente dall'Europa facendo a botte in mezzo al campo e i milanesi, lo si vede allo stadio, sono tutti dei pirla, come dice il loro presidente.
Grazie, perché tutto questo non fa altro che avvicinarci e unirci, cari fratelli rossoneri, per riprendere le parole di Pato.
Quando vanno all'estero a giocare, da grafica internazionale UEFA, al loro nome c'è associato Milan. Da noi no. Strano, ma noi sanno dove stiamo.
Perché arsenal o chelsea non hanno scritto London di fianco al nome?
Il Milan è patrimonio dell'umanità, non cerca appartenenza alla storia semplicemente cittadina.
Vada avanti pure così, oltre al Mongolino le faranno avere anche il Tapiro: con le istruttorie sulla Saras serve davvero tutto l'oro che luccica.
Signori si nasce, e lui, immodestamente, non lo nacque!

Divertimenti!

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Premesso che la staffetta Cassano-Pato ci risulta strana, se non indigesta, vogliamo sottoporre un video su internet realizzato da un giornale, quindi firmato da giornalisti e da un direttore responsabile che riescono a manipolare la realtà delle immagini in modo impressionante. Neanche da Biscardi si sentono cose simili.
1) non mostrano il momento del lancio, come fanno ad affermare che Ibra è in fuorigioco?
2) Pato tocca di testa? E dov'è il tocco? Ci sono altre immagini che dimostrano l'esatto contrario
3) Ibra travolge Cannavaro, che però non protesta.
Mancherebbe il gioco pericoloso di Janku.
Se poi non si vendono i giornali e la gente pense che vengano solo raccontate delle palle a regola d'arte per accontentare i padroni, un motivo ci sarà.

Torero Patinho

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Partiamo da una considerazione: abbiamo battuto l'unica squadra che
non ci ha fatto un tiro in porta, e questa la dice lunga sulla partita
di ieri.
Nonostante giocassimo con un uomo in meno (la differenza tra Binho e
Prince è notevole), forse anche qualcosa in più ma non dobbiamo
recriminare, abbiamo dimostrato che questa squadra, se ci crede, non
ha nessun problema sul campo.
Avevamo notato quell'entusiamo "giusto" in settimana, la voglia di
Pato (il vero matador, mica quello che è venuto a visitare Milano,
Camomillo!), la grinta di Rino e di Van Bommel.
Nulla è impossibile al Milan di ieri sera.
Ci divertono molto le teorie per cui Ibra avrebbe fatto fallo di
"pacco" su Cannavaro, così grave che in campo protestavano per il
fuorigioco, ma non conta, ma soprattutto per il fallo sulla rovesciata
di Janku che non ha toccato nessuno e le gambe sono state sotto la
cinta, fallo che ha disturbato così tanto il "palleggiatore"
avversario da fare "invasione" e persino "accompagnata".
Godiamo, fratelli rossoneri, perché questa è stata una gran serata,
una vittoria di squadra e non di singoli, di forza e non di astuzia.
Godiamo perché abbiamo raggiunto il massimo vantaggio sulla seconda,
che poi è quella del permalosetto che va in TV truccato e pettinato
mentre i due allenatori stanno in campo a correre.
Godiamo perché abbiamo regalato ai napoletani un altro "manic monday".
Godiamo perché abbiamo visto un gran bel Milan.
Godiamo perché ci raccontano cose inenarrabili della coppia Cotto e
Mangiato di Sky, che più gufano e più ci portano bene (in qualsiasi
caso, meglio disdire per passare a Pellegatti, no? in fondo, è quello
stiamo facendo a "tutto il nerazzurro della vita" che oggi "ci lecca
tanto il culo").
http://www.youtube.com/watch?v=6Uq-mwX_5TY




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