Saluti

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Una sola squadra in campo.
A domani!

Da Alemao a Lamavezzi

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Giusto per buttare un po' di benzina sul fuoco, i seguaci di Carmando
se la prendono con tutto.
Albertino Bigon bacchetta Righetto, reo di aver tirato in ballo la monetina.
Se poi pensiamo ai flop di natale e di De Niro, capite l'agitazione in società?
Non capiamo perché abbiamo speso dei soldi per un ispanico e un
olandese se poi non gli facciamo vedere il campo.
E' già capitato a Montelongo, ... andiamo avanti con la lista?
Le fasce sembrano essere il problema... ma il problema non esiste se
le punte svolgono il loro lavoro.

Camomillo

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La squadra è in tensione per il monday match di domani.
Quella tensione giusta.
Chiediamo ufficialmente alla società, se non ha intenzione di far giocare degli acquisti, di non inserirli nei comunicati.
Ci riferiamo all'ispanico, chiaramente.
 

Entusiasmo

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Non si capisce bene come mai si parla dei pirla beffati mentre la
nostra è stata una sconfitta meritata. In fondo, i bavaresi hanno
preso due legni e le occasioni dei pirla sono state simili alle
nostre...
A parte tutto, a Milanello è tornata, complice una settimana di riposo
infrasettimanale, l'entusiasmo.
I ragazzi si allenano e si divertono, non mancano i numeri (molti da
circo ma in allenamento sono concessi) e sono tutti, ma tutti, tornati
a sorridere.
Quei sorrisi che non si vedevano da un po', quella "cattiveria" che volevamo.
Adesso aspettiamo lunedì, consapevoli dei nostri mezzi, di qualche
recupero e di tanta voglia.
Poi sarà quel che sarà.

PS Ma se Jordan si fosse tuffato, o peggio, se avesse perso la protesi
ai denti, quante giornate avrebbero dato a Ringhio?

Il Gallo canta

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Un po' di riposo non guasta, ma invitiamo i rossoneri a non guardare i
dati statistici e basta.
La difesa, dati alla mano, è notevole, nonostante tutti i problemi e
l'"assenza" di laterali.
Se guardiamo solo i goal, ci mancano gli assist e quindi il dato è
monco e Ibra, dati alla mano, non sarebbe minimamente decisivo.
Ora abbiamo 3 partite fondamentali che possono segnare la stagione e
abbiamo un minimo di tempo per rifiatare, recuperare giocatori e
lasciare un segno.
Non dobbiamo farci trascinare in polemiche sterili, restare compatti,
tifare a prescindere, stare vicini alla squadra.
Due cose: Barbarella ancora non salta e non alza il pugno per la
vittoria, ma vederla assiduamente presente ci fa piacere.
Seedorf che ha giocato, si fa per dire, dall'inizio contro gli
inglesi, è diventato impresentabile anche per Acciuga se non ha fatto
un minuto a Verona: Clarence, riprenditi, ci sarà bisogno di te, ma
oggi non ci sei.


PS Gallo, lettore di Critica, a Denver diventerai una star, grande guerriero.

4+1

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Si avvisano i naviganti di non farsi traviare dai cerebrolesi e in
malafede: Rino ha preso 4 giornate + 1 per l'ammonizione.
4 al posto delle solite 3 perché capitano.
A differenza di altri, il Milan non ha intenzione di fare ricorso
perché ritiene giusta la sentenza.

Esorcismo

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Ci siamo andati vicini. La "fatal Verona" sembrava entrare a far parte anche del bagaglio di Allegri. Ma Pato ha scongiurato il tutto.
Ibra ha bisogno di riposo, non ci piove.
Avevamo nelle gambe e nella testa ancora la sconfitta di Champions, e questo ha pesato, tenendo conto che avevamo davanti una delle squadre più in forma al momento.
Ricordiamo che negli ultimi anni queste partite al massimo le pareggiavamo.
Sono segnali positivi.

Celebrazioni?

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C'è troppa aria di festa per domenica: 25 anni sono tanti, ma nel
calcio conta solo la stagione attuale e quelle successive, tanto per
ricordarlo a tutti.
Dopo martedì, cosa ci sarebbe da festeggiare?
Poi non dobbiamo guardarci attorno: basta vincerle tutte e le
chiacchiere stanno a zero.

1, 10, 100 GATTUSO

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Ieri sera era l'unico che si è dannato l'anima, quello che ha lasciato
più di un polmone in campo.
L'unico che non ha mollato e ha lottato, vero cuore rossonero.
Alla fine si è lasciato prendere dal nervosismo, complici avversari
sleali e un arbitro connivente.
Di certo, il faccia a faccia con un pezzettino (l'aggettivo mettetelo
voi) di storia rossonera è stato esagerato, ma ha raccolto il pensiero
di tanti rossoneri che, in qualsiasi caso, non si fanno mettere i
piedi in testa da nessuno.
L'unica pecca: abbiamo fatto una figura tipica di quelli là, ma anche
di un Milan che dettava legge in Europa.
1, 10, 100 GATTUSO

PS Foto durante e dopo la partita, giusto per spiegare che lo sdendato
non era seduto, come da regolamento, in panca e insultava, mezzo in
scozzese e mezzo in inglese, il nostro capitano.

A denti stretti

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Ci mancava lo sdentato della nostra Serie B a rovinare una serata di merda...
Acciuga non ha scusanti perché il creolo l'ha messo dentro lui.
Adesso fuori le palle e basta personalismi!



Pochezza

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Il vuoto pneumatico in campo.
Allarme rosso (e poco Nero)

Auguri d'amore rossonero

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Non potevamo esimerci da fare gli auguri a tutti gli innamorati rossoneri.

PS Oggi conferenza di Acciuga pre-Champions con indicazioni su chi
giocherà. Pato Binho e Ibra quasi certi.

Ma non eravamo in crisi?

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Ci davano per morti, invece abbiamo ritrovato un minimo di gioco e
tanto entusiasmo proprio in un momento cruciale, prima del martedì di
Champions.
Bene così!

Nei ranghi

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Il "problema" Pirlo e SanDrone rientrano nei ranghi, quindi potenzialmente a disposizione.
Di Prince si sono perse le tracce?
Parma è la partita cruciale, per entusiasmo e per classifica.
E poi gli inglesi.
Noi ci crediamo.
Sempre.

Noi stiamo con Thiago

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Da quanto tempo andiamo dicendo che c'è un disegno mediatico per, in latino, "romperci le palle"?
Lo stesso meccanismo messo in atto con successo ai tempi di calciopoli che, come si sta dimostrando, non ci toccava minimamente, altri telefonavano direttamente e dicevano cose ben peggiori, ma onestissime.
Ebbene, vogliono spaccare il gruppo, vogliono parlare di crisi a tutti i costi.
Certo, non giochiamo bene, ma di crisi con la squadra da rifare da zero partita dopo partita...
E il caso Pato, e il caso Pirlo, e il caso del "caso"...
Basta.
Queste cose, a noi, uniscono, non dividono.
Come è scandaloso che nessuno abbia parlato dell'accoglienza fuori dallo stadio di Genova.

Cercasi gioco

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Va bene che a centrocampo c'erano 2 freschi di infortunio e uno appena arrivato.
Va bene che Binho non vede la porta.
Va bene che abbiamo visto che tra Ibra e Pato sembra andar tutto bene.
Ma non va bene che il Milan non abbia gioco e per 60 minuti l'unico schema sia la palla lunga. E che nel secondo tempo cali così vistosamente
La striscia non (completamente) positiva continua.
Allegri, se ci sei batti un colpo.
Per vincere 11 partite bisogna giocarle, per pensare di vincerle

Paperi e oche

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Ad arte sta uscendo un problema Pato.
Stanno montando un caso, parlando già di vendita, peccato che il mercato si sia chiuso quattro giorni fa e Via Turati ha respinto ogni richiesta.
Il ragazzo, oltre alla discontinuità e la facilità di infortunarsi, deve crescere.
Ha dalla sua la tecnica, ma deve migliorare il carattere.
La saudade, poi, lo sta un po' infastidendo e la presenza di un personaggio forte come Ibra non lo aiuta.
Ci auguriamo che Rino, il capitano in pectore e sollevatore di popolo da spogliatoio, non lo abbandoni.
Il rischio, tutt'altro che scongiurato, che questo qui inizi a chiedere permessi per andare al carnevale e trovi compagni di merende nuovi, visto che i vecchi sono ormai tutti spariti.
Un rischio grosso per la società, ma soprattutto per le ambizioni.
Con Ibra e Pato convinti, nulla ci può essere precluso.
Noi vogliam sognare paperi, ma rischiamo di vedere oche.

Un regalino?

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La giornata di campionato sembrava negativa per i nostri colori, mentre dopo ieri sera è sparita persino la nebbia milanese.
Tutti stanno giocando maluccio e la nostra solitudine in vetta prosegue serena.
Se poi qualcuno facesso un regalino, sarebbe meraviglioso.
Ma è, chiaramente, chiedere troppo.
In giornate di campionato come queste si capiscono i valori e le ambizioni.
 
PS Leo legge ancora Critica (ogni tanto!): adesso non partite con gli insulti gratuiti, già ci pensiamo noi... e poi è un permalosetto, se la potrebbe prendere!

Ci vede benissimo?

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Non si capisce come mai un giocatore ne possa sbattere fuori due senza pagare pegno e non si capisce come mai questo periodo sia così difficile in termini di infortuni.
Oggi solo la sfiga poteva fermarci, avremmo dovuto asfaltarli, invece siamo mancati sotto porta.
Ci rifaremo.
 
PS il canarino è il tizio che scorrazza per il campo vestito di giallo.
 

4 stagioni doppia mozzarella

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Prima di parlare, ma forse non è nemmeno più il caso di alzare l'attenzione sul nostro campionato, della partita, è bene fare qualche riflessione in relazione alla stagione.
Siamo partiti con la squadra dei belli, che dopo un'estate deludente dal punto di vista dei risultati (OK, l'Atletico ha fatto il proprio dovere) si è presentata in campo alla prima e ha vinto alla grande.
Sono arrivati Ibra e Binho e la squadra è cambiata drasticamente.
Terza svolta, fondamentale, è stata quella del centrocampo muscolare.
La quarta è quella di Cassano e del centrocampo da inventare.
Raramente, in uno sport professionistico, si possono notare così tanti macro avvenimenti, non solo piccoli aggiustamenti progressivi.
A questo punto il condimento può fare la differenza: la doppia mozzarella.
Ibra il conquistatore sta trascinando la squadra, ma tutti si sono messi al servizio, allenatore compreso.
Acciuga, gli si deve dare atto, nonostante abbia delle fissazioni come ogni allenatore, ha saputo trovare le risorse per ovviare ai problemi, motivare il gruppo e andare avanti con determinazione.
Con tutti i difetti e i limiti che ha, dobbiamo ammettere che sta crescendo davvero tanto in termini di gestione del gruppo e anche i giocatori, con tutti i limiti tecnici e tattici, si stanno sacrificando per una causa che per loro significa gloria futura.
La società ha fatto il proprio dovere nel trovare uomini utili alla causa (forse persino il pretino pugliese...).
Detto questo, come dice Pellegatti, "la superbia arriva a cavallo ma se ne torna sempre a piedi", è bene giocare partita dopo partita e con 11 partite vinte, come detto da Acciuga, ci portiamo a casa la supposta.
Stasera, quindi, poche balle e via diritti verso la meta, anche se il percorso "canarino" si presenta sempre accidentato.
 
Forza vecchio cuore rossonero




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