Riceviamo e pubblichiamo. E' solo una delle tante (davvero tante) lettere che riceviamo.
Basta. Siamo esausti. Ci sentiamo raggirati e sbeffeggiati, ci sentiamo come se il Tifoso, nel”nuovo” corso intrapreso dall’AC Milan, non avesse nessuna importanza. Come se il Tifoso fosse parte del gioco soltanto quando gli viene chiesto di andare allo stadio pagando il biglietto o l’abbonamento. Basta.
Una squadra senza allenatore e senza identità, imbottita di giocatori sul viale del tramonto senza più stimoli e passione. Una squadra abbandonata a sé stessa, senza progetti e ambizioni. Una squadra che non è più il Milan.
Le esigenze di bilancio sono comprensibili e condivisibili, ma non possono costantemente fungere da giustificazione per questo totale, spocchioso, irritante immobilismo di idee, progetti e mercato. Frasi come “siamo a posto così”, “senza infortuni lotteremo per lo scudetto”, offendono l’intelligenza di ogni singolo tifoso rossonero che per questa squadra darebbe anima e corpo, che per questa squadra ha gioito e sofferto, che per questa squadra è disposto, quotidianamente, all’amore e alla passione.
Non siamo competitivi a livello europeo e non siamo competitivi a livello nazionale. Inter, Juventus, Roma, perfino Genoa, Sampdoria, Napoli e Palermo si sono rafforzate in questi anni e lo stanno ancora facendo con oculatezza, prospettiva e intelligenza. Il Milan no.
Milan schiavo degli ingaggi plurimilionari dei suoi calciatori? Perfetto. E chi ha proposto e sottoscritto quei contratti, quei rinnovi, quegli “adeguamenti” di ingaggio? Chi ha portato il Milan a questo punto?
Chiediamo, con fermezza, un adeguamento dirigenziale. Persone al passo con i tempi e in grado di amministrare degnamente una grande e gloriosa squadra come il Milan.
Chiediamo, con fermezza, un adeguamento della rosa. Calciatori disposti a lottare per questa squadra. Calciatori ORGOGLIOSI di vestire la maglia del Milan. Calciatori all’altezza del Milan. Perché nel mondo Milan, per forma mentis, è il calciatore a dover essere degno di giocare per il Milan, non il contrario.
Chiediamo e pretendiamo rispetto. Una parte della dirigenza si deve rendere conto che la maggior parte dei tifosi non si è “evoluta” seguendo le sue bizzarre e illogiche imposizioni. Se ne facciano una ragione. Non ce ne staremo succubi e in silenzio, non subiremo ancora passivamente ogni decisione sconclusionata e autolesionista.
Il tifoso del Milan è calcisticamente evoluto per definizione, non cambierà mai. I presidenti, le dirigenze, i calciatori passano, il Milan resta, il Milan siamo noi.
Manuel