Dalla Brianza esce una sola certezza e non parole al vento.
Il Milan ha a disposizione un gruzzoletto di 40-60 milioni di euro per mercato e ingaggi quest'anno, 50-80 il prossimo anno e 70-100 per quello successivo.
I giocatori si acquistano a rate, per cui la disponibilità, stando bassi, è complessivamente di 150 milioni di euro spalmati nei tre anni.
Soldi che valgono per acquisti e per gli ingaggi.
E' realistico, quindi, ipotizzare che quest'anno ci possano essere realmente gli 80 milioni dichiarati dal non Presidente e su queste basi ci si sta muovendo.
L'allenatore non è un optional, ma si sta pensando seriamente a un "non milanista". Galli-Tassotti sono in ottima posizione, ma rappresentano un legame con il passato che invece il non Presidente vorrebbe tagliare.
Ricordiamo alla dirigenza che il calcio, purtroppo o per fortuna, vive di futuro, non del passato. Giusto per capirci, si vendono gli abbonamenti per la "prossima stagione", i convocati sono per la "prossima tournee", il "prossimo allenatore", le scommesse si fanno sulle "prossime partite", i premi degli sponsor si basano sui "prossimi risultati", ...
Le valutazioni si fanno sul presente: come si è in classifica, abbiamo vinto domenica, chi ha segnato, come ha giocato tizio e come caio, ...
Il passato è in bacheca (se va bene) e nei ricordi, fa scendere qualche lacrimuccia e ci fa sorridere.
Ma il calcio vive di presente e futuro.
La gratitudine c'è, ma non appartiene al calcio.
Le palle raccontate ai tifosi non appartenevano al Milan.
E non devono appartenere.
Chiarezza prima di tutto, possiamo vederci ridimensionati, ma partecipi di un progetto.
E' chiedere troppo?
Noi agli sponsor diciamo che boicottiamo i loro prodotti fino a che non ci vediamo chiaro.
Fate i vostri conti, perché Infront ha dichiarato che ad oggi i contratti sono zero e cercano oltre 30 sponsor con una spesa minima di 250 mila euro.