Tempo fa accennammo a una cessione clamorosa.
Ma adesso possiamo dire qualcosa di più.
Non era questa, almeno non in questa stagione, ma quella di un italiano.
Così, giusto perché non è giusto tirarsela per una cosa che non avevamo detto, nemmeno leggendo tra le righe.
Il Milan in questo momento è la squadra sotto i riflettori in tutto il mondo: aprite qualsiasi giornale straniero e tutti i giorni si parla di Milan e dei suoi gioielli. Guardate qualsiasi TV e il Milan c'è.
In via Turati, vuoi per fortuna, vuoi per capacità, siedono dei geni del marketing. O meglio, geni del branding.
Il marchio Milan in questo momento vale moltissimo, e quando diciamo moltissimo intendiamo dire molto più di quialsiasi altro club di calcio.
Ma, sempre in via Turati, sanno benissimo che è una situazione temporanea, da sfruttare, da fare durare il più a lungo possibile.
Riccardino è in sofferenza a Milanello, perché gli interessi mediatici sono rivolti ad altri. Geloso come Seedorf? non crediamo, ma di certo le dichiarazioni di dicembre hanno fatto torcere il naso a tifosi e spogliatoio.
Il giocatore sta benissimo a Milano, guadagna già tantissimo (e ricordiamo che non partiva dalle favelas), sfrutta meravigliosamente la propria immagine in lungo in largo.
Ma veniamo alla vicenda.
Cerchiamo, per un momento, di astrarci dalla situazione.
Il Milan è la squadra di proprietà di uno degli uomini più ricchi al mondo.
Arriva un'offerta di una squadra per il gioiello di famiglia, il pezzo unico, non raro.
L'offerta è indecente? A questo punto diremmo di no, ma manca poco.
La società conosce la situazione del proprio giocatore, in questi anni lo ha coccolato alla grande, con ritocchi progressivi al contratto.
L'offerta che arriva non è da parte di una squadra al "Top mondo", come la direbbe Galliani, ma è nelle ultime posizioni della Premiership inglese.
L'offerta è interessante, ma la seconda squadra di quella città non è certamente la massima aspirazione per un giocatore che è il "Top Mondo" in questo momento.
I geni del marketing cosa fanno? Sapendo la situazione di quella squadra ascoltano gli emissari, fanno tutti i salamelecchi del caso e cavalcano l'onda, attirando l'attenzione.
Tanto che Milan Channel, il canale ufficiale del Milan ne parla (ma casualmente non il sito che è controllato in modo diretto dalla società).
Alza la soglia di attenzione.
Ma il Milan è conscio di giocare un gioco pericoloso.
Perché adesso tutti quanti sanno che il Milan può vendere il suo gioiello e che il giocatore può pensarsi con altre maglie.
Se le sirene fossero suonate da Madrid, da Barcellona o da Londra secondo voi Riccardino ci avrebbe pensato su? E il Milan avrebbe accettato la trattativa?
Secondo noi no.
Ma a questo punto ha aperto le porte.
A noi non resta che dimostrare amore verso Riccardino, l'unica cosa che ci rimane.
E poi tranquilli, a meno di clamorosi colpi di scena, Ricardo resta il 22 del Milan.