Il cicciottello - fase due

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Mentre con una certa insistenza si fa largo la possibilità che al numero 99, con contratto in scadenza oggi, trovi un rinnovo, Dinho si mette in mostra in una sua partita con due goal e qualche chilo di troppo.
Il ragazzo sembra in forma, ma le amichevoli d'estate devono essere prese per quello che sono.
Sembra che in Via Turati non trovino una soluzione plausibile per il mercato e tutto questo genera, francamente, confusione.
L'anno scorso 3000 rossoneri si sono dati appuntamento a San Siro, uniti dalla maglia. Quest'anno non crediamo sia possibile un'iniziativa di questo tipo.
Eppure il villaggio rossonero in piazza del Duomo è stato un successo, prima che venisse spazzato via dal temporale.
C'è tanta voglia di Milan e questo, per noi tifosi, è quello che conta!

Effetto domino

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Da lunedì inizia il calcio mercato delle grandi europee
Come in tutti gli anni di competizioni per squadre nazionali, si aspetta che queste finiscano.
In tanti sono alla finestra: molte dichiarazioni di intenti, pseudo-grandi manovre, procuratori e giocatori che fanno le proprie mosse, giornali che si autocertificano la notizia, giocatori sconosciuti che brillano lo spazio di una competizione e poi tornano nell'anonimato. Insomma, il solito teatrino.
Quest'anno però sembra diverso: la regola del 4+4, i conti che iniziano a non tornare, società senza una chiara presidenza, incontri domanda-offerta sempre più difficili, vere o presunte aste al rialzo, esplosione dei costi di gestione. La sensazione è che nessuno abbia voglia di spendere le cifre folli che circolano fuori dall'ambiente.
Probabilmente, il primo che ci mette dei soldi veri innescherà un giro di giocatori tra le big.
Ma a prezzi sensibilmente inferiori a queli sbandierati dai giornali.
Un procuratore spagnolo ha ammesso che la migliore tattica in questo momento ce l'ha il Milan, che ha strappato il gradimento esplicito (dichiarato in pubblico) di molti giocatori. Fattore importante per la società che detiene il cartellino. Non sempre è una questione di soldi (Pirlo docet).
Avremo un'estate calda.

Qualche appunto

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Non diamo peso, su questo blog, al gesto di uno sconsiderato contro il Vicepresidente Vicario: così sprovveduto da non sapere che per una cazzata del genere, con le leggi anti terrorismo, finisci in galera e buttano la chiave.
Non ha molto senso parlare dell'avvicendamento del medico sociale. Qualcuno si è spinto a dire che la colpa è di Ronaldo e Emerson, ma ricordiamo a tutto che i due non sono mai passati da Milan Lab prima della firma del contratto.
Vale la pena, invece, dire qualcosina sulle punte.
Verso il 10 luglio la situazione attaccanti sarà più chiara, non solo per il Milan ma per una serie di squadre europee. Chi sta tenendo tutti sotto scacco è il Barca, per cui, una volta deciso il presidente, si vedranno i movimenti in uscita e in entrata che sposteranno un sacco di nomi.
Nel frattempo, la pista inglese per il togolese si è raffreddata, ma non congelata. Il giocatore preferirebbe la catalunya e la ciempions, ma la condizio è sul grano.
Eto'o e Drogba sono alla porta, nel senso che sono considerati da tutti come delle seconde scelte, dei ripieghi, e non ci stanno. Sono adirittura disposti a scendere di ingaggio pur di avere la certezza del posto in squadra. Ecco perché il Milan potrebbe tornare in auge.
Si sta cercando anche qualche buon innesto dietro, ma il mercato presenta poco e anche gli Europei e i primi turni di qualificazione sudamericani hanno messo in vetrina poco.
Tutto ciò non è per dire che il Milan sta facendo una grandiosa campagna acquisti, ma che comunque partiamo da basi solide e da una quarantina di milioni di euro da spendere. La società, a differenza degli ultimi anni, ha fatto qualcosa, tanto che probabilmente partiamo con solo una decina di punti dall'Inter (sulla carta). Ma una decina di punti sono sempre tantissimi per chi vuole puntare allo scudetto.
Da spendere bene.

Mentalità vincente

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Ieri sera si è visto quanto contano esperienza internazionale e personalità.
Adesso qualcuno dovrà rileggersi le proprie dichiarazioni e fare ammenda.
Magari pubblica.
La mentalità vincente non si acquisisce facilmente.
Essere grandi fuori dalle mura di casa non è una qualità di tutti.
Al momento giusto ci vogliono gli attributi.
E ieri tutti hanno visto chi è campione per risultati e chi lo è a furor di stampa.

Anche per questo i giocatori del Milan sono e devono essere speciali

Abbonamenti surreali

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C'è la prelazione per l'abbonamento della prossima stagione di Serie A.
C'è qualche abbonato che, a causa della riqualificazione dello stadio per le normative Uefa, si trova senza posto.
Adesso, ammesso che uno sia pazzo da abbonarsi, ma esiste che uno ha in prelazione un posto tra quelli liberi dello scorso anno?
Fare un primo giro per i vecchi posti e un secondo giro per i vecchi abbonati senza posto, che a quel punto possono sceglierne uno che era di un abbonato lo scorso anno che non ha rinnovato, era difficile?

Quel genere di punta...

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Si torna un po' al passato, perché il Conte ha richiesto alla società un certo genere di punta.
Punto di riferimento, ma anche manovriera, non un ariete, ma che sappia partire da lontano.
Ricorda qualcosa anche a voi?

Soldi

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Sembra giusto rimarcare un fatto, che forse a molti sfugge e porta a considerazioni talvolta "avventate".
La maggior parte delle squadre di calcio di prima fascia a livello internazionale, non ha "bisogno" di soldi. Anche perchè non sono quelli che poi vanno in campo. E le casse sono piene grazie a TV, sponsor e merchandising.
Per cui, per andare a prendere un giocatore da queste squadre non basta e non serve proporre il "prezzo di mercato". A meno che non se ne vogliano liberare (vedi Ronaldinho, Deco e Etoò).
Ti prendono in considerazione - forse - solamente con un'offerta fuori mercato (ovvero fuori dal mondo). Che porterebbe chi incassa a fare un'altra offertissima a un'alta squadra. L'esempio della vendita di Zidane al Real, o l'offerta sempre del Real per C. Ronaldo sono chiari a tutti. Ma anche l'offerta di Abramovich per Sheva.
Occorre lavorare quindi in modo diverso, magari con scambi e triangolazioni di più giocatori con più squadre. Se poi il giocatore non si vuole muovere, allora è impossibile.
Vedi Pirlo, quando dichiara che i soldi non sono tutto, se poi fai la fine dell'ucraino...

Ininfluenza

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Adesso tutti a parlare di arbitri scandalosi.
Noi ne parliamo dall'inizio dell'anno e siamo così abituati che non ci facciamo caso.
Altri, abituati ai favori, se la prendono.
Ma gli arbitri non erano ininfluenti?

Ossi

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Ossi era il soprannome dei giocatori all'epoca dei due olandesi, divenuti poi tre.
Oggi due ossi siederanno vicini ma non uniti.
E si conoscono bene.
Detto questo, consideriamo due cose: la prima il pressing del Chelsea sul Conte, che potrebbe fare cambiare lo scenario non solo rossonero.
La seconda è il mercato: lasciare Marzoratti per Antonini suona come una mezza eresia, ma probabilmente è un gran bel colpo, che non farà abbonamenti ma certamente squadra.
La punta, invece, stenta ad arrivare e anche quello che voleva che i figli parlassero inglese sembra allontanarsi.
Basterà Boriello a sostituire il fenomeno (perché oltre che Gilan perdiamo, si fa per dire, anche lui)?

Bufale fresche

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Sheva al Milan, anzi no. Il Giornale
Adebajor al Milan. Gazzetta
Etoò al Milan. Anzi no. Arriva Crespo. Libero
Maldini seccato per i "solo" 2 mln di euro proposti. Corriere della Sera
Berbatov o Gomez se non arriva Drogba. Corriere della Sera
Drogba sicuro a Milano. Tuttosport
Milan riapre la porta a Ronaldinho. Repubblica

Per stamattina possono bastare

Non ce n'è

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Non per presunzione, ma diciamo con forza che le voci per cui il Milan andrebbe in Champions nella prossima stagione sono totalmente prive di ogni fondamento.

Perplessi dopo il Workshop

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La squadra deve ringiovanirsi.
Ma ci sono due parti interessanti che emergono dal Workshop.
Ma la parte che ci preoccupa di più è il fatto che il Milan non punterà allo scudo, ma cercherà di essere protagonista fino in fondo.
La parte più interessante è che qualche giocatore potrebbe venire al Milan con una clausula che gli lascerebbe lo sfruttamento dell'immagine.
Lasciando così aperta la porta a qualche nome illustre, magari attirato da guadagni personali diretti e non solo dall'ingaggio, ma anche un vantaggio per coloro che sono già nella rosa.

Competitivissimi

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Galliani ha assicurato che il prossimo anno saremo "competitivissimi".
Flamini e Zambrotta sono arrivati. C'è nell'aria la provocazione dello scambio Ancelotti-Drogba.
E due giocatori della nozionale francese (ieri sera penosa con tro il Paragauy) hanno chiamato i nostri dirigenti.
Che dopo la colonia brasiliana, prenda piede la colonia francofona?




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