Guardiamo avanti

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Non possiamo caricare di responsabilità la squadra. Il nostro obiettivo è entrare in Champions, non dimentichiamolo, per cui la partita di domenica è l'ennesimo ostacolo sulla strada.
Strada che abbiamo sbagliato già sbagliato cammin facendo.
Non diamo altro significati a questa partita, perché non ce ne sono altri.
Noi siamo il Milan e siamo fieri di essere milanisti.
Il resto non conta.
E poi lunedì è sempre il 5 maggio...

Verso il derby

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Nonostante l'andamento lento e un avverrsario sceso in campo per il pareggio, abbiamo fatto 4 gol e altri potevamo farne.
Domenica la musica sarà presumibilmente diversa e per di più giochiamo nella Casa del Milan.
Loro sono in calando e noi in crescendo di forma.
Qualcuno si è anche riposato.

In genere, nelle partite che contano, la squadra c'è.
La prima contro la quinta in classifica: nulla è scontato.

Speranze

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Galliani ieri sulla campagna acquisti della prossima stagione:
"Qualche giocatore verrà sostituito magari per limiti di età con altri, ma non abbiamo la controprova perchè con questi giocatori abbiamo vinto tanto".
Piersilvio a margine:
"Più che per Ronaldinho, impiegherei la stessa somma per ringiovanire la squadra"

Speriamo che il francesino in arrivo, anche se è più vecchio, abbia un carattere migliore e si adatti meglio a Milanello e all'Italia del francesino in partenza

Sirene e sirenette

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Dopo aver tentato per anni di convincere Kakà, adesso hanno messo in giro la voce (vera) di proposte sostanziose per Ringhio e Pirlo.
Sai che novità.
Casualmente, si concluderà tutto con sostanziosi ritocchi degli ingaggi, con adeguato allungamento. La conclusione accomuna i tre campioni.
Meno simpatico il discorso per il creolo, che tenta lo stesso giochino ma, forse, con fortune diverse

Non veritieri

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Il Milan di ieri si è portato a casa un risultato ecclatante probabilmente immeritato.
Abbiamo ballato e sofferto ancora una volta in casa contro una squadra che lotta per la salvezza e questo non è un buon segnale, soprattutto se vai subito in vantaggio.
La squadra comunque si è impegnata, tutti ci hanno dato dentro.
Probabilmente non basterà per la qualificazione, ma è un segnale confortante.
Il Conte ha finalmente cambiato il creolo per Pato e la differenza dinamica della squadra si è immediatamente avvertita.
Non che abbia giocato male, per carità, ma il creolo anche ieri ha rallentato un po' troppe azioni.
Missiroli ha simpaticamente detto a Riccardino, dopo il goal di Inzaghi, che gli faceva "un culo così" e che "gli spezzava le gambe".
Ovviamente non è riuscito nemmeno a prenderlo, ma aveva in squadra Cirillo, l'amico di Materazzi: poteva chiedere consiglio...

Rialzati Milan

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La "Cazzetta" parla di Via Vai Milan in prima.
Di tutti i nomi, quelli certi sono i rientri di Lino Marzoratti e il prestito dello zar.
Il resto è fantacalcio, sebbene qualcosa di vero c'è.
Le plusvalenze, per esempio, interessano Milan e Roma per Gila (senza la n) e Mexes.
Spunta invece l'ipotesi del ritorno di Vieri insieme all'affaire Dinho.
Si spera in Flamini e Zambrotta.
E un po' di rincalzi.
Intanto il creolo inizia a cercare strade spagnole, sul mare caldo spagnolo...
Finita la campagna elettorale, chiediamo al Presidente di ricordarsi ancora di noi: Rialzati Milan.

Euforia da shopping

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A Sky il presidente ha dichiarato che oltre a Ronaldinho, si è offerto al Milan un "importantissimo centravanti di sfondamento", e che "i fuoriclasse arriveranno anche nel reparto difensivo".
I nomi che circolano indicano uno shopping selvaggio ai danni di Chelsea, Arsenal e Barça.

Buone notizie per il tifoso, musica per le orecchie dei procuratori.

Ma del portiere non parla mai nessuno?

Il codice ringhio

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Ha sbraitato sabato sera all'olimpico di Torino.
E ne aveva tutte le ragioni.
Ha esagerato, ma è da comprendere.
Rino è fatto così, prendero o lasciare. Lui ci crede, ha voglia, ha grinta.
E' stato giù di forma per un recupero lampo, uno di quelli che riescono solo a lui, e poi è stato criticato.
Eppure i red devils e il Bayern lo richiedono.
Ha mercato, lo sa, ma ama il Milan.
Ma non ne capisce le scelte tecniche, tattiche e di mercato: si agita.
Ma non è l'unico all'interno dello spogliatoio che si agita per quanto avviene in campo e fuori.
Una situazione strana e pericolosa, perché nonostante tutto, possiamo e dobbiamo ancora credere al raggiungimento della cempions.
Altrimenti preferiamo l'Intertoto.
I tifosi devono fare il loro dovere di sostenitori, poi alla fine si faranno i conti con la stagione che, non più tardi di quattro mesi fa, ci portava in cima al mondo.
Sempre riconoscenti, ma non per questo rincoglioniti, aspettiamo.

Frutto amaro

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Al di là di tutto, il Milan in campo c'è stato.
Fino ad un certo punto, ma c'era.
Poi è uscito, piano piano, ma è uscito per colpe varie.
E' evidente che la presunzione di Atene ha creato questa stagione: il frutto amaro di una dolce notte.
Non si capiscono più certe scelte e attendiamo qualche giorno per parlare dell'uscita di Ringhio.
Sarebbe ingeneroso parlare male dell'arbitro (14 partite in cui non ci vedono di buon occhio) o dell'età.
Magari portare allo stadio il fratello di Dinho non è stata una grande idea, soprattutto per la serenità di chi entra in campo.
Succede.
Dovevano essere 12 finali, ma noi non vediamo quella grinta e derterminazione di una finale. Mai.
Adesso aspettiamo con trepidazione l'Intertoto.

Operazione ripescaggio

// 27 commenti
Il Barcellona ha dato via libera alle trattative tra l'agente del divin coniglio e il Milan. Nessuna altra squadra.
E subito Sacchi ha dichiarato che non crede ai ripescaggi. Secondo lui il giocatore è in fase calante.
Sappiamo che il nostro mitico Arrighe è un gran intenditore di calcio. A lui saremo sempre grati. Però, lontano dal Milan col trio tulipano non è che abbia riscosso poi successi eclatanti con i club che ha allenato.
Dinho ha 28 anni. In genere a quest'età si inizia il pieno della maturità calcistica.
Fedeli al motto del genio di Fusignano, speriamo che in questo caso il Milan possegga la terza delle "tre cose che servono per vincere".

Anni dolci

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Brocchi si nasce e campioni si diventa.
Come dimenticare quella maglia sfoggiata in una finale storica.
Eppure il signore sabato scorso ha esagerato.
Ci abbiamo pensato un po' prima di scrivere questo post, sono passati un po' di giorni, ma la cosa ci infastisce ancora e quindi "tocca scrivere".
Il signore, come si diceva, ha esagerato nei confronti della tribuna (per altro d'onore). Ciò è accaduto durante i saluti con il Conte dopo il secondo goal di Pippo.
Abbeverandosi, ha cercato di zittire la tribuna: "avete visto che siamo capaci di vincere"?
Caro signore, ricordardando i tempi belli, è anche giusto ricordare i tempi brutti.
I tifosi non hanno mai fischiato la squadra nel corso della partita con i sardi, sebbene il goal di SuperPippo ha scacciato la paura che ormai ci attanaglia appena molliamo un po'.
Giocavamo con una squadra che lotta per non retrocedere: noi dovevamo fare i punti "cempions". Un po' di malumore ci potrebbe anche stare.
Vede, caro signore, se da un personaggio come Paolo Maldini possiamo accettare lo sfogo, comprendendo la situazione anche emotiva e la necessità di dire a tutti che è meglio sostenere la propria squadra piuttosto che fischiarla, da lei la cosa si risulta indigesta.
Questa stagione il tifoso milanista abbonato ha stretto la cinghia più di una volta e chiede, in fondo, solamente un po' di rispetto, ossia vedere giocare una squadra che si impegna.
Niente di più. Non crediamo che sia pretendere troppo.
Forse, caro signore, non ricarda cosa sono le contestazioni dei tifosi all'uscita del pullman e via di seguito.
Qui siamo di fronte a scene di disapprovazione di un'innamorato deluso che pretende di più e lo dice, magari andando fuori tema e esagerando, di pancia. Ma senza superare i limiti.
Ci sta, ci deve stare.
Ci può anche stare il suo sfogo, caro signore, ma invece di vederlo con i sardi, sarebbe stato meglio vederlo nel corso di una partita importante come quella di sabato prossimo.
Lì avremmo accettato tutto. E anche di più.
Con stima, i suoi affezionati tifosi rossoneri di questo blog.
 
PS immaginiamo che non tutti siano d'accordo con quanto sopra esposto, ma nella dialettica tra giocatori e tifosi, non mediata da giornalisti e giornalai, crediamo che questo sia un atto dovuto. Ma soprattutto, un atto di rispetto di tutte le posizioni.

I viaggi della speranza

// 65 commenti
Oggi Galliani è a Barcellona.
Incontrerà la dirigenza del Barça.
Perleranno del passaggio (scontato) di Zambrotta.
E di altro.
Voci spagnole danno per scontato l'arrivo del divin coniglio a Milano
Ma su quale sponda del Naviglio?

Unito dalla maglia

// 33 commenti
Abbiamo giocato contro una squadra che lotta per la salvezza e abbiamo
comunque vissuto minuti di panico.
Discussione alla fine della partita tra Maldini, Kalac e Vecchi: salutare.
Salutare, in un altro senso: Kakà e Inzaghi dal Conte.
In modi diversi, ma importanti.
Il solito Milan con Riccardino in più, niente di nuovo sotto il sole.
I 300mq richiesti in zona San Siro probabilmente sono per un giocatore
che ha finito la stagione e che doveva venire al Milan, invece finirà
da quegli altri.
Così avranno altre occasioni per prenderci per i fondelli mentre il
nostro amministratore cena...
Complimenti a Storari, unito dalla maglia, che ha tolto due palle nel sette a Riccardino (che si è a sua volta complimentato).

Continua

// 46 commenti
Maldini ha deciso di continuare.
Non vuole più sentire i fischi, ma noi non ci siamo dimenticati delle recenti gioie.
Solo che se uno vede uno spettacolo indecente non può dire niente?
Alla fine i fischi non sono una contestazione di quelle vere, con giocatori asserragliati dentro lo stadio che non possono uscire, come ha vissuto in passato.
Se ritiene che i fischi di domenica sono immeritati si sbaglia. Che poi siano ingenerosi è un altro discorso.
Ma il tifoso si sa che ha una memoria corta, ma soprattutto pretende l'impegno che nei primi tempi non si vede mai.
Oltre ai 40, capitano, e noi saremo lì a vederti.

Riconsegnata

// 1 commento
Oggi, a Mosca, il Milan ha riconsegnato la coppa con le orecchie originale.
Resta il nome inciso e una copia bellissima in via Turati.
Adesso è proprio finito tutto.
E si riparte.

O tempora o mores

// 39 commenti
Anche Oddo sotto i ferri e quindi, con ogni probabilità, stagione finita (per lui).
Dopo la squalifica di Sandro, che guardacaso salterà la juve, un altro pezzo della difesa se ne va.
Le alternative sono nonno Cafu e Bonera.
Anche a sinistra non siamo messi meglio, mentre a centrocampo giocano con la bombola dell'ossigeno.
Davanti ci affidiamo ormai a S. Ricky e due diciottenni.
Ci aspettano le partite più difficili della stagione

Nell'emergenza si vedono squadra, uomini e società: o tempora o mores, come dicevano gli antichi.

Forza vecchio cuore rossonero

Figliol prodigo

// 43 commenti
Torna.
Dovrebbe tornare.
Tornerà.
Era nella logica delle cose.
Avrà imparato l'inglese?
A dirlo con certezza tra i primi siamo stati noi con MR (risparmiamo un caffè?).
Ora l'ha urlato il presidente.
Un boomerang per la campagna elettorale?




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