Caro Signor Severgnini...

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Caro signor Severgnini, guardi pure prima in casa sua e faccia rispettare gli amministratori delegati delle altre squadre.
Prima di suggerire a noi indagini, si preoccupi di quelli che non erano pirla, ma frequentandoli, lo stanno diventando.
Ossequi.
 
PS Noi non abbiamo cugini, è una parte della famiglia che era stata mal ingrata velocemente e che si è separata.

22 commenti:

  1. .. e che cosa avrebbe sfarfugliato questo genio della carta stampata?

    MR

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  2. Mi piace la precisazione sui cugini: dopo 100 il vincolo di parentela finisce.
    Comunque si vergogni il Severgnini, lui e la teoria della S.P.A.
    Alla fine noi siamo 4 punti sotto l'Inter, ma loro non sono più la capolista. Guardano i nostri problemi (che sono simili a quelli della Roma e delle Fiorentina) per nascondere il malcontento latente verso un allenatore ipocrita e presuntuoso, che se per sbaglio non vince stasera, cosa difficilissima, inizierebbe a essere ufficialemente considerato un pirla. Ma a quel punto, Moratti come si sentirebbe?

    Situazione Milan drammatica verso il Conte, perché se c'è stata una riunione è perché gli sono state fatte delle accuse. Altrimenti si vedevano a pranzo o a cena da qualche parte.
    Non è allineato alle scelte societarie, non voleva Gigno e non voleva l'ex zar. Ma vuole il creolo?
    Era ora che qualcuno glielo dicesse in faccia: si può perdere, anche a causa degli arbitri, ma salvando la dignità di squadra.
    Noi in questo momento non ce l'abbiamo e la colpa è sua, solo sua.
    A proposito: Costacurta era il punto di unione con il Milan Lab, quello che usava i computer per leggere le situazioni e le partite. Adesso sapete chi si occupa di queste cose?

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  3. "Nella sua estate in caduta libera la squadra di Ancelotti ha incassato 17 gol, segnandone soltanto 5. Ronaldinho, il Ronaldinho che si è presentato a Marassi, «va a due allora » (fonte interna allo spogliatoio di Milanello)".

    Ci credete che quello che scrive queste panzane scrive per il Corriere della Sera?
    Si, Alberto Costa.
    "Due allora.." ... che pena!

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  4. Purtroppo non e' la prima volta che il signor Severgnini parla a spoposito della nostra squadra, d'altronde 20 anni di frustrazioni devono avere lasciato il segno...
    Comunque io da oggi non comprerò più "Vanity Sport " e' diventato un giornale assolutamente filo interista.
    Gianluca

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  5. Già il nome del giornale dice molto... vanitoso, come il loro allenatore, bravo solo lui nel panorama calcistico mondiale.

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  6. Beh, il pirla è quello che manda gli articoli di analisi socioeconomiche sull'Italia all'Economist e altre testate americane e inglesi...
    E poi i racomando i suoi interventi su Sky.

    Non meravigliamoci.
    Fà parte della solita combriccola di amici degi amici..

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  7. Secondome domenica la difesa sarà:
    Zambrotta, Bonera, Senderos e Jankuowsky

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  8. Non capisco perchè un blog che si fa chiamare Critica rifiuti le critiche altrui in questo modo così forte. Quasi con una reazione infantile.
    Da Milanista dico che non mi pare proprio che Severgnini nel suo articolo abbia detto cose infondate. L'abbiamo detto mille volte anche noi che la società l'anno scorso si è nascosta dietro la champions vinta. L'abbiamo detto mille volte, tra opinioni concordi e altre contrarie, che l'operazione Ronaldinho ricorda molto le varie operazioni Rivaldo, Vieri, Emerson, Ronaldo.
    Per quel che mi riguarda Severgnini, almeno questa volta, ci ha preso in pieno.
    Del suo articolo non condivido solo la tesi di vendere Kakà e Pirlo (questo più che un ragionamento credo che sia un suo sogno)

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  9. Severgnini e Costa due interisti antiberlusconiani di vecchia data che discettono sulle pagine dei giornali amci loro sparlando molto volentieri del Milan.
    Alberto Costa ricordo di averlo già mandato a fare in culo di persona nei cessi del Palaonda di Bolzano quando commentò una parttita persa dai devils (squadra di hockey legata allora al Milan) con un: "è una grande giornata per lo sport italiano. Berlusconi l'ha preso in culo ancora!" Peccato che in quegli anni si vinsero tre scudetti di fila sia nell'hockey che nel calcio.
    Ma era tanto per inquadrare il personaggio. Ad un come Alberto Costa credo che nemmeno le mutande sporche di Gattuso farebbero una confessione su quanto si dice negli spogliatoi del Milan. A Milanello sanno benissimo chi è e da che parte sta!

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  10. primo commento che scrivo su critica, che però seguo con attenzione da un po'...c'è modo di recuperare online l'articolo in questione? già quel severgnini non mi sta molto simpatico (come del resto tutta la combriccola radical-chic filo interista, in vero un po' patetica)...vediamo cosa ha scritto di bello stavolta

    saluti e forza vecchio cuore rossonero

    kaisercisco

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  11. L’A.C. Milan comunica che il calciatore Andrea Pirlo, nel corso dell’allenamento di stamattina, ha riportato una lesione muscolare ai flessori della coscia destra. Gli accertamenti verranno effettuati nella giornata di venerdì.

    di male in peggio

    Milanista Non Allineato

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  12. BRAVO CRITICA,patetico ratto,dai fuoco ai tuoi poderosi cannoni, hai il seguito ed il nome per umiliare quel poveraccio sconosciuto editorialista e scrittore DEL CORRIERE DELLA SERA ,Cotica ,mica ho detto libero o peggio il giornale.

    TACHES a 2 BOMBOLE DEL GAS ,COSI'SOFFRI MENO, ridicola pulce!!!!!!!!!!

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  13. Mi associo a Kaisercisco..
    si puo' sapere che cos' ha mai detto il sosia di Rosy Bindi con gli occhiali?

    P.S.
    per Pirlo, non tutti i mali vengono per nuocere.


    MR

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  14. Una domanda seria per chi ha scritto il post delle 2.11: perché ti accanisci sempre in questo modo?

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  15. MR gran vigliacco ,perche non pubblichi la tua di foto, fottuto 65enne con ALZHEIMER?

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  16. Adesso che lo guardo bene, il Severgini mi sembra un mix fra Rosy Bindi e Michael Schumaker.


    MR

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  17. Per Kaisercisco, ecco l'articolo in questione

    ---------------------------------
    Certo, il momento è
    delicato, l’argomento
    sensibile, la mia posizione
    sospetta. Ma questo è il
    bello. Chissà che dalla
    sponda nerazzurra possa
    arrivare qualcosa.
    Consolazione no,
    ovviamente; magari
    un’intuizione. Nel tunnel
    ci siamo passati anche
    noi, lo sapete. Abbiamo
    saputo riderci sopra, però.
    Perché il Milan non
    funziona? Dal basso della
    mia incompetenza, da
    cugino ai cugini,
    suggerisco una nuova
    direzione nell’indagine. Il
    colpevole non è qualcuno,
    ma qualcosa. Qualcosa
    che possiamo riassumere
    in una sigla: S.P.A.
    Calma, Galliani: non si tratta di una Società
    per Azioni rivale, ma della combinazione tra
    Sentimentalismo, Presunzione e Adulazione.
    Ha fregato l’Inter, in tempi non lontani. Sta
    fregando il Milan.
    Il Sentimentalismo sta al sentimento come
    l'aceto sta al vino: stessa matrice, sapore
    diverso. E’ bello e nobile che una squadra
    sia riconoscente verso i suoi campioni; ma
    credere che siano immortali è un errore.
    C’erano momenti, nella partita di Genova, in
    cui Sculli, Milito e Gasbarroni sembravano
    slalomisti tra i paletti. Chi sono i paletti lo
    sappiamo. Maldini, Favalli e Zambrotta
    meritano un'uscita di scena decorosa.
    L’eccesso di rispetto è controproducente.
    Al Milan è già accaduto con Franco Baresi,
    all’Inter con Beppe Bergomi: entrambi
    costretti, a fina carriera, a rincorrere
    ragazzini due volte più giovani e veloci.
    Capitolo due: P come Presunzione. Il Milan è
    reduce da due campionati modesti, terminati
    a distanza siderale dall’Inter; tutto lascia
    pensare che il successo europeo del 2007 sia
    stato il canto del cigno di un grande gruppo
    (eh, sì). Peccato che il cigno, essendo un po’
    vanitoso, non lo voglia ammettere.
    Con una superbia quasi mourinhana, la
    società è convinta di potere tutto. Errore.
    Non è riuscita a resuscitare Rivaldo,
    Ronaldo, Vieri, Emerson. Quest’anno ci
    riprova con Ronaldinho e Sheva, giocatori
    reduci da due stagioni opache. Come e
    perché dovrebbero tornare subito a brillare?
    Credo che alcuni cuginetti salteranno sulla
    sedia, ma so che altrettanti saranno
    d’accordo con me, leggendo quello che sto
    per scrivere. Era meglio lasciarli dov’erano,
    quei due; vendere Kakà e Pirlo e con i soldi
    (tanti) ricostruire una grande squadra,
    magari fornita di portiere, una difesa e un
    centravanti. La Coppa Uefa sarebbe stato il
    banco di prova ideale (altro che «l’unico
    trofeo che non abbiamo ancora vinto!»).
    Comprare i campioni scartati dagli altri? Non
    è degno del Milan.
    Siamo al terzo capitolo della S.P.A.:
    Adulazione. E’ arrivato Pato, salutato come
    un incrocio tra Pelè, Cruijff e Maradona (chi
    osava paragonarlo a Balotelli veniva deriso).
    A Ronaldinho è stata riservata
    un’accoglienza messianica. Solo all’ingresso
    di Gerusalemme, tempo fa, organizzarono
    una cosa del genere: ma Lui i miracoli li
    faceva davvero. Ebbene: in queste ed altre
    occasioni, i media amici e aziendali si sono
    uniti al coro. Si sono ripetuti dopo la prima
    di campionato (battuti in casa dal
    neopromosso Bologna). Poiché l’ordine era
    «minimizzare», hanno inventato
    la sconfitta vincente, il dolore
    col ciuffo, il buio luminoso. Il
    mondo capovolto, George
    Orwell in rossonero.
    Quest’atteggiamento continua.
    Galliani, dopo la scoppola di
    Genova, ha dichiarato: «Non è
    una scusante, ma finora il
    nostro campionato non è
    iniziato perché non siamo mai
    riusciti a lavorare tutti insieme
    per gli impegni delle nazionali».
    Invece di scoppiare in una
    fragorosa risata collettiva, molti
    commentatori si sono accodati.
    Nessuno che abbia detto: tutte le
    grandi squadre d’Europa sono in
    condizioni simili! Ma nessuna - a
    parte il Manchester United, forse - ha
    mostrato la forma psicofisica del Milan
    a Marassi.
    I milanisti a casa, però, l’hanno pensato.
    Eccome se l’hanno pensato. Poiché, da
    bravo interista, sono laureato in
    momenti sportivamente difficili, dico
    loro: coraggio cuginetti, tornerete a
    vincere.
    Non c’è fretta, naturalmente.

    RispondiElimina
  18. kaisercisco,ma ti sei mai guardato allo specchio? con un nick come il tuo non sei patetico,sei solo deficiente........curati minchione ,e non azzardarti in giudizi al di fuori della tua minima portata.

    RispondiElimina
  19. mah, sul sentimentalismo non ha nemmeno troppo torto...sul fronte "suggerimenti per il mercato" non ci siamo proprio, come ha scritto qualcuna sono più sue speranze che altro... per quanto riguarda la questione mediatica...mi sembra che su carta stampata (rosa ma non solo) e tv non ci stiano andando leggeri dopo marassi... poi ognuno tira l'acqua al suo mulino ma di acqua che viene "tirata" verso appiano ce n'è quantomeno altrettanta...

    saluti
    kaisercisco

    RispondiElimina
  20. una delle migliori qualità di Severgnini è la capacità che di usare l'umorismo con grande signorilità, di far sbroccare certi palloni gonfiati come critica.

    Rdv

    RispondiElimina
  21. E chi meglio di te sa che cos'è un pallone gonfiato...

    RispondiElimina
  22. Macche' pallone,si tratta di Eunuco istericA, Quando gli toccano ipadroncini e'pericolosA,puo' anche mordere.

    RispondiElimina

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