It's showtime

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Il Milan avrà la sua web Tv.
Parte a gennaio la sperimentazione, poi costerà un po' di euri (35 all'anno) per vedere 5 canali tematici e chattare live con i campioni del mondo.
Il prezzo è la metà di Milan Channel su Sky e l'obiettivo per il primo anno è di raggiungere 10 mila abbonati (350 mila euro).
Tolte le spese, cosa resta?
Noi speravamo in introiti maggiori, alemno per pagare l'ingaggio di un portiere vero.

Buon anno rossonero a tutti!

Letterina a Babbo Natale

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Quest'anno abbiamo avuto tanto.
Per la notte santa vorremmo un portiere vero: questo qui non lo vogliamo vedere davvero più, e nemmeno i suoi capelli!
Grazie di tutto, ma si finisce qui, neh?
Facciamo agli altri e all'arbitro i migliori auguri, perché i primi se li meritano, il secondo ha dimostrato il motivo per cui non è internazionale (o lo è?).
Abbiamo fatto tutto noi anche nel derby, come sempre, ma non facciamone un dramma: il vento prima o poi gira.
Ringraziamo la società di Via Durini per il gesto iniziale: apprezzato.

Buon Natale, che resta sempre dolce per i rossoneri. Mancano i canditi sul panettone, ma resta sempre di quelli buoni e artigianali.

Londo bridge...

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Andremo a giocare con i gunners...
porteremo i fiori.

Forza vecchio cuore rossonero!

Rientrati in Italia

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Ieri sera il Milan si è accorto di essere di nuovo in Italia.
Tre azioni degli avversari, qualche dissantenzione e vieni castigato.
Secondo tempo, però, di buon livello, anche agonistico, delle seconde linee.
Ci si aspettava di più dal francesino, poco più che sufficiente, e da Usergiu.
Adesso domenica, e poi vacanze a Dubai.

Proposta indecente

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Prendiamo dai commenti del post precedente l'idea di Claudio e la facciamo nostra e ce ne facciamo promotori.
Il Milan è campione d'Europa e del mondo.
L'altra squadra di Milano domina in Italia (OK, siamo concilianti, ma abbiamo la sindrome di Fonzarelli e pronunciare il nome ci suona difficile).
Domenica c'è il derby, e si presuppone che la platea televisiva sia di quelle delle grandi occasioni.
Lucidiamo l'argenteria e facciamo tutti quanti festa, magari uno spottone per l'Expo 2015, visto che nel calcio Milano è capitale?
Che ne dite, soprattutto nei confronti di chi parla di calcio e violenza, calcio e il male della società?
Un segnale concreto e un segno di amicizia tra le due squadre c'è stato già ieri, ora è bene che ci pensino anche le tifoserie.
Nel rispetto e nello sport, ma anche nella gioia di prendersi per i fondelli, perché è il sale del calcio.
Aderite? Se sì, fate circolare.

Qualche sassolino

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Abbiamo detto che con questa giornata si sarebbe concluso un ciclo, e probabilmente sara' cosi'.
Se non fosse, ci saranno problemi seri.
Cionostante i rossoneri sono i campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo e campioni del mondo.
Adesso godiamo, godiamo, godiamo e godiamo.
Qualcuno ha detto che il Milan andava a fare un torneo in Giappone.
Ebbene quel torneo l'ha vinto. E vincere conta sempre. Quello che ha parlato non ha mai visto i veri campi di gioco giapponesi.
Qualcun'altro ha detto che quello della Fifa sembrava il torneo dell'amicizia.
Perfetto, se non l'hanno invitato a giocare qualche motivo ci sara', no?
Guido Rossi oggi quanto Malox ha ingurgitato? Lo ricordiamo sempre, sara' per noi come Foscolo per gli studenti.
Un saluto a Blatter: ha ingoiato un altro boccone amaro.
Un caro ricordo anche al presidente Uefa: t'abbiamo dato tanto lustro, ma non te lo meriti e in fondo al cuore, dove il bianconero si sbiadisce e si confonde con lo sciovinismo francese, lo sai benissimo.
Un ricordo a tutti i rossoneri: in alto i cuori, mettiamo via questi ricordi belli.
Qualcuno diceva "e quando mi ricapita?".
Ebbene, a noi ricapita.
E' incredibile, ma e' cosi'.
Un abbraccio al presidente, perche' quando vuole riesce pure ad essere simpatico. Ma non si esalti troppo!
Un ricordino ce l'abbiamo anche per Sheva: pensa a cosa ti sei perso!
Infine un saluto a un collega che voleva fare della statistica la sua bandiera e della sua esperienza un vero baluardo.
Voleva essere cosi' super partes che ha imparato le paroline a memoria, tanto per fare un po' incazzare tutti, Zio Fenster in testa.
Ebbene, la fede bianconera le ha fatto smarrire la ragione: i trofei vinti oltre confine sono 18, mentre quelli nazionali sono 17+5 ventitre'.
Avremo la vocazione a votarci al mondo, e l'Italia ci sta stretta, ma ancora abbiamo della strada da fare.
Bocciato!
Un ultima parola va a chi faceva festa matta per la coppa Italia e oggi ride della nostra Coppa del Mondo Fifa per Club: ognuno si goda le feste sue, si limiti agli sfotto' ma non trascenda.

Bandiere alle finestre, sguardo dritto all'orizzonte e tanta tanta gioia.
GRAZIE MILAN

Si continua

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Ecco qui l'emblema del Milan.
Come a Torino qualche anno fa.
Anche lì era la fine di un percorso.
Come qua.
Indipendentemente da come vada a finire.
In qualsiasi caso avremo un'altra partita da vivere alla grande.

Cuore Rossonero

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Il dilemma di oggi, per molti milanisti, è di poter assistere alla partita del Milan dall'ufficio.
Noi forniamo un'idea che sposiamo: Cuore Rossonero.
E' una webTV via flash, che quindi "bypassa" i firewall aziendali, che promette la cronaca in diretta della partita di oggi.

Forza vecchio cuore rossonero!

Reds

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Ok, Reds è un nome che ci piace poco.
Ma è anche un nome che ci dà quella carica in più (chiedere a Cristiano Ronaldo).
Insomma, un piccolo passo per il nostro sogno, ma un grande balzo per il Milan.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Una domanda

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Ci sorge spontanea una domanda: questo blog è straordinariamente letto anche in questo periodo in cui non ci sono post.
Stamane, al bar, due avventori parlavano di Critica Rossonera. Uno era milanista e l'altro era interista.
Il fatto divertente che quello maggiormente infervorato e fautore era l'interista.
Segno dei tempi?

PS Ce ne siamo guardati bene dall'intrometterci nel discorso.

Inizia

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Domani inizia il torneo.
Inizia il Fifa Club World Cup.
I biglietti per chi fosse interessato si trovavano a questo indirizzo. Ora non si possono più prendere fuori dal Giappone.

Serenità

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La sgambata di ieri sera ha dimostrato, se ce ne fosse stato il bisogno, dello stato di serenità della squadra.
Stato che contrasta con l'andamento allucinante in campionato, ma che dimostra, se ce ne fosse stato il bisogno, della capacità di vincere le partite.
Adesso si parte per l'avventura di fine anno.
Gli altri a gufare e noi a godercela.

Marketing

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Lasciando stare il tributo di Milano a Riccardino, ci stiamo sempre più accorgendo che il Milan è sempre al centro dell'attenzione.
Ieri il pallone d'oro a Kakà, ennesimo milanista che entra a far parte del gotha del calcio.
Ma anche tante dichiarazioni d'amore verso il nostro colore, cosa che non ha precedenti.
Sarà marketing?
Può darsi (e non solo marketing Milan...).
Il tifoso, comunque, vuole crederci. Deve crederci. Ci crede.
In compenso fervono i preparativi per la partenza: si va al mondiale per club della Fifa, mica a sfogliar verze.
Indipendentemente da come andrà a finire, la squadra sarà sotto i riflettori di tutto il mondo per oltre una settimana, un'occasione di marketing unica. E ci andiamo esportando la nostra immagine di calcio bello, il calcio che piace.
Che sia pulito non dobbiamo dirlo noi, ma i fatti sono lì, sotto gli occhi di tutti.
Il resto sono parole insulse, qualche volta velenose, ma che contano relativamente perché non passano alla storia.
Lo dimostra anche il fatto che i "commentatori", invece di dire che la squadra sabato ha disputato la miglior partita a San Siro di questo campionato, hanno sottolineato la non vittoria.
Un Milan stanco e con la testa un po' altrove, che regala un paio di uomini agli avversari, se l'è giocata. Magari non alla grande, ma se l'è giocata.
Negarlo è tipico di quelli là, che poi casualmente commentano di qua perchè da loro non esiste un blog del genere.
Infatti, a commentare vengono sorpresi personaggi inequivocabilmente legati a quelli là.
Notevole.
Anche questo è marketing.

Maledizione

// 24 commenti
C'è una maledizione.
È impossibile che in casa non si vinca nemmeno giocando una grande partita.
Probabilmente abbiamo una grossa difficoltà ad affrontare le provinciali tutta corsa, fisico e contropiede, alle quali lasciamo solo due occasioni che però fanno male.
SanNesta ha giocato una partita straordinaria, la sua migliore prestazione rossonera, ma tutta la squadra ha giocato un buon calcio.
Solo il pallone d'oro è stato leggermente fuori dal gioco, ogni tanto.
La società non credeva al campionato, e San Siro è diventato stregato.
La prossima volta ci andiamo in trasferta?




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