Vivo, morto o X

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Ecco, questa è la situazione, anche perché abbiamo giocato sensibilmente peggio di Palermo.
Gli abbonato non hanno ancora visto il Milan vincere a San Siro.

Interesse

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Uno dei fatti più importanti di questa settimana è stato il numero di visite spropositato su questo sito, superiori addirittura al dopo finale di Atene.
La sete di sapere, di approfondire questa presunta crisi della squadra sta facendo impazzire il web e la "gente" ha sete di informazione non precostituita, di discutere.
Diciamolo, con un po' di fortuna e arbitri veri saremmo lì-lì con le prime.
Ma è il bello del calcio e il sale delle discussioni.
Il brutto di questo blog è il torpiloquio nei commenti.
Che restano comunque liberi.

Il calcio

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Quella di ieri sera è stat una perfetta fotografia del calcio.
Una squadra gioca, domina, spreca e viene castigata.
Succede.
Le squadre forti vincono anche in condizioni avverse.
Qui c'è il dolo dell'arbitro, del Conte che è l'unico a non aver capito che caliamo pesantemente, delle scelte della società.
Malanni del calcio 1.0 che si spostano nel calcio 2.0.

In porta

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Spalluccia malandata. In porta Zeljko.

UPDATE: il cuore sanguina all'idea di Marcellino al Chelsea.

Tonight

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Mentre è sparito l'argomento Ronie (qualcuno ne sa qualcosa, please), il Milan va in Sicilia per una sfida importante per la tranquillità.
I 21 convocati sono la crema, attuale.
Vedremo chi scende in campo e in che modo.

PS Dinho al Chelsea?

Trovato Mister X

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Abbiamo aspettato a postare dopo la partita con il Parma.
Il dato che emerge è che nessuna delle squadre della Champions ha vinto.
La statistica ha un suo peso.
Anche lo scarso impegno ha il suo peso.
Ora c'è un impegno importante mercoledì, una sfida che farà da spartiacque, perché se vinci sali, se pareggi e perdi sei a metà classifica.
Comunque, pare che si sia sciolto il dilemma dell'estate.
E' stato ritrovato Mister X.
Era il Conte.

Mister lo è. X è il pareggio.
Lo scriviamo per "quelli là", che non capiscono, in generale, si intende.

A Paolo

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la tessera numero uno della nuova FDL.

Milan 2.0

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Lo ha confermato l’altra sera: il Milan è la prima squadra 2.0 al mondo.

Usa la tecnica del mashup che è stata adottata dai suoi responsabili tecnologici. Ossia, si plasma prendendo i componenti che gli servono a seconda del lavoro che deve fare.

I quali componenti, con notevole grado di automatismo, si integrano prendendo le interfacce che hanno in dotazione a seconda dell’applicazione che devono creare e far girare.

La combinazione degli stessi componenti viene poi graduata dall’importanza e dalla complessità del lavoro.

Il Milan è come il Web 2.0 perché può sapere in anticipo il modo in cui l’applicazione, ossia la singola partita, lavorerà.

La performance, che sia elevata o mediocre, è quella che il tecnico-sviluppatore si attende, se escludiamo gli inconvenienti di una rete con problemi di latenza o di un crash di un server, cose che possono accadere.

Cosa fa la differenza fra una squadra 2.0 e una no? La precisa conoscenza dei valori di cui disponi. Che a pensarci bene è una diretta conseguenza di una squadra che non si rinnova mai radicalmente. A volte la cosa può dar fastidio. Invece qui, per onestà, dobbiamo tutti rallegrarcene.

E SEMPRE FORZA MILAN

Metà morfosi, metà no

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Dopo la partita di ieri con il benfica, possiamo dire con certezza che questa è "una squadra fortissimi".
Non sembra nemmeno la lontana parente di Siena e il risultato è meno rotondo di quello che poteva essere. Il goal subito alla fine non offusca minimamente la prestazione.
Allora, c'è un'evidente metamorfosi. Ma anche no.
Ossia, il Milan ha in seno tre dei giocatori più "incisivi" al mondo (Pirlo, Pippo e Riccardino).
Lasciarli a casa contemporaneamente significa cambiare squadra.
Questa è la metà no della "metà morfosi".
La colpa è della dirigenza?
La colpa è del calendario?
La colpa è del Conte?
La colpa è nostra, perché pretendiamo troppo?
I conti si fanno a maggio: gli obiettivi minimi, per noi, sono sempre quelli.

4 punti e...

// 26 commenti
Il Conte e la società, a nostro avviso, ha 4 punti sulla coscienza, o meglio 2.
4 sono i punti che ci distanziano dalla vetta, 2 persi in casa con la fiorentina, 2 persi con le regole del fuorigioco.
In qualsiasi caso, ricadiamo in un vecchio tranello: le "partitelle".
Premesso che la partita in casa non era una partitella, anzi, è impensabile che il Milan non faccia il turn over oppure che, facendolo come in Toscana, ci si accorga che le seconde linee non sono all'altezza delle prime.
La colpa, quindi, è da ripartire sul tecnico e sulla dirigenza.
Il tecnico, a nostro avviso, ha qualche colpa in più per la partita in casa.
Adesso aspettiamo la partita di domani, con i titolari in campo. Ma la condizione generale è quella che è.
E il portiere che abbiamo è quello che è.
Comunque questo discorso non ci sarebbe stato se il Gilan non si vedesse parare in modi roccamboleschi i suoi tiri...
Quando non è il momento, non è il momento.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Billy e Londra

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Non sappiamo cosa ne pensi la di lui signora, tale Martina, ma di certo l'offerta del duo Ecclestone-Briatore è una di quelle da far girare la testa.
La panca, si fa per dire visto che da quelle parti non esiste il luogo fisico, il ruolo di player manager di una squadra di quel livello è una tentazione forte.
Una tentazione per un ragazzo intelligente. Un ragazzo in gamba.
Forse la meritava di più il Tasso.
Ma così è la vita.
Pensaci Billy.
E Forza Milan!

Plurale

// 9 commenti
Da parte nostra cerchiamo sempre di fare le cose trasparenti, in modo da non mettere mai in dubbio il nostro lavoro. Vogliamo soltanto avere la tranquillità di cui abbiamo bisogno per guarire bene e abbiamo anche bisigno del tempo che sarà necessario per guarire la lesione. Purtroppo è capitata questa lesione, purtroppo abbiamo commesso degli errori, però adesso abbiamo scoperto tutto. Adesso lavoreremo nella direzione giusta e poi speriamo il più presto possibile di tornare.
Questo plurale di Ronie, di maradoniana memoria, ci preoccupa un po'.
Ma sarà una sensazione...

Ronaldo è nostro

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Il campione brasiliano è sbarcato da poco a Milano.
Si parla di un contratto triennale.
Tutti i dettagli nella conferenza stampa che attendiamo frementi.

E SEMPRE FORZA MILAN

Milan Lab?

// 44 commenti
Tutti a prendersela con il Milan Lab per l'"affaire" Ronie.
Ma che c'azzecca il Milan Lab?
Il Milan Lab studia lo stato di forma, mica rimette a nuovo le articolazioni: se uno è a posto fisicamente, il Milan Lab è in grado di aiutarlo.
Quindi la faccendaccia Ronie riguarda solo i medici.
La colpa del Milan: aver preso la cosa "sotto gamba".
La colpa di Ronie: non fidarsi di nessuno. Ma facendo della dietrologia, tanto cara a quelli là, avrà torto?

Silvano (enonvalevoleciccioli)

// 1 commento
Ogni volta che c'è qualcosa che non va o che può non andare, entra in campo lo zio Silvano.
Arriva coi suoi baffoni, il suo fare pacioso, la sua imperitura tranquillità d'animo. E ci mette una buona parola. Su tutto e su tutti. Magari sono anche parole non particolarmente briose, a volte sciapite. Ma sono buone, buone come il pane con poco sale, ma fatto con il lievito madre e cotto a fuoco lento. Quel pane con la crosta grossa che fa bene, mica la robetta tutta mollica che si trova in giro oggi.
Noi apprezziamo.
Sia chiaro: aderiamo incondizionatamente a qualsiasi mozione Ramaccioni. E non da oggi: da sempre.

E SEMPRE FORZA MILAN

7

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Ha giocato, ha divertito e ha segnato.
La cosa strana è che ha eserdito davanti al più famoso del Milan.
Un predestinato?
Per ora alla tribuna, ma di predestinato si tratta.

Saving private Gilan

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Dunque stasera Gilardino sarà schierato, insieme a Nesta, con la formazione riserve per la comparsata all'Est.

Senza dubbio ci sarà chi, fucile spianato e pronto a cogliere qualsiasi errore, lo farà notare. Segnasse anche tre gol rimarrebbe l'onta del riservista.

La cosa ci spinge ad affermare un paio di idee.

Primo: il martellare continuo fa tutto fuorché bene al giocatore, già fragile per conto suo. Che ci si mettano "gli altri" a bastonare, passi: è il loro mestiere. Ma se ci dedichiamo anche noi, con lazzi e fischi, allora non facciamo altro che aggravare la sua situazione. Sua e nostra.

Gilardino, piaccia o no, è un valore nostro e va tutelato. Non è un sub-prime che si sbologna via con noncuranza degli effetti: è un titolo di cui va recuperata la cifra.

Per aiutare a farlo (secondo punto) serve il ricorso alla memoria.

Gilardino, per chi se lo fosse dimenticato, è stato organico alla crescita del Milan nella passata stagione. Nel momento più oscuro del secolo Milan ha tenuto in piedi con pochi gol la squadra. Ricordiamo quelli di Roma, ma soprattutto quelli di Firenze, dove non avesse segnato il Milan si sarebbe trovato invischiato psicologicamente in una lotta contro la retrocessione, che non avrebbe portato a nulla di buono.

Sicuramente non avrebbe portato ad Atene.

Gilardino ora dà quello che può. Non è Sheva (e chi lo pensava, fatti suoi) ma con il tempo darà di più.
Smettiamola di lamentarci nevroticamente come dei "resietta".
Non ci compete, non è nel nostro genoma, non fa parte della nostra cultura.

E SEMPRE FORZA MILAN

Al Milan

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Dunque voleremo Emirates. I petrodollari ci gustano assai (e a chi non piacerebbero).

Se poi ci mettiamo che Cesarone Maldini fa il commentatore per Al Jazeera, che il peso specifico della tribù brasiliana aumenta vieppiù e che il bacino di destinazione preferito dal fenotipo del danaroso brasileiro è l'arabia felix abbiamo un quadro di quello che ci attenderà per i prossimi inverni e le prossime estati: ritiri, amichevoli, tour e compartecipazioni da sceicchi.

Il mondo va così: chi ha il timone della barca deve assecondare il vento.

Vorrà dire che faremo un libro sul Milan che fu, gustandoci quello attuale, s'intende.

E SEMPRE FORZA MILAN

Pato

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Oggi, nel giorno dell'"ancora tu, ma non dovevamo vederci più", riferito a Flying Emirates e alle vicende di qualche tempo fa, ci sarà il primo vero allenamento da giocatore del Milan di Pato.
Giunto ieri in Italia, ha quell'aria un po' svagata e stupita che fa simpatia.
Insomma, il Milan non si ferma, nemmeno per la sosta nazionali.
E il mistero Ronaldo si infittisce, con qualcuno che inizia a marciarci sopra.

La presunzione

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La partita di oggi con la fiorentina ha dimostrato i limiti difensivi, per altro già visti a Monaco.
Il problema più grosso è non fare turn over e crollare nel secondo tempo.
Ma impareremo, come sempre.

PS Questo blog ha appena ripreso vita, visto che per tre giorni blogger non ha permesso l'aggiornamento e quindi i post sul dopo la SuperCoppa Europea.




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