Proclémer

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Per stemperare l'attesa, ci ricolleghiamo al post precedente parlando dell'ultimo acquisto, in comproprietà, il difensore sedicenne Albertazzi del Bologna, che rimane in forze alla primavera emiliana.
Non sarà Pato, e forse nemmeno Pelé può dire di essere come lui, ma a leggere i commenti risentiti pubblicati sul sito federossoblu, potrebbe essere bravino.
Di certo i tifosi bolognesi si esprimono criticamente anche in relazione al fatto che il loro presidente aveva proclamato di non sentirsi vassallo di nessuna grande. Lo disse al momento del tesseramento del nostro Di Gennaro, non lasciando spazio a do ut des.
Poi decise di vendere la società. Poi tornò sui suoi passi.
Insomma, possiamo dire anche "chissene". Ma anche che se il ragazzo è e sarà buono, possiamo aggiungere: era ora (che ci si orientasse a difensori giovani).

E SEMPRE FORZA MILAN

Chi ben comincia

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Un campionato normale.
E si vede.
Due punti sopra, che sembrano già four, alla dominatrice degli ultimi due campionati.
Adesso concentrati per Montecarlo.
Gli altri punteranno sui pescivendoli.
Ringraziamo Suazo per non averci preferito, anche se i conti si fanno solo alla fine.

Si parte

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Si fa per dire, visto che a Genova non ci si può andare.
Comunque oggi inizia l'avventura, con il Puma in tribuna.

Calcio d'estate

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Occorre dire qualcosa su queste amichevoli estive?
Il problema è che non abbiamo rimpiazzi dei fantastici 11/12.
E ieri si è visto.

Gilan rimandato, anche se ha la scusante dell'operazione.

Con Pato

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Celebrato come un re, è andato al mare a trovare il vicepresidente.
Visiterà Milanello, ma vi tornerà il 3 settembre.
Intanto si allenerà per non giocare praticamente mai fino a gennaio.
C'è da crederci?

PapPato

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Era ora

E SEMPRE FORZA MILAN

Giovani

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Qui si ha da sempre un occhio di riguardo verso i giovani.
La primavera di quest'anno, per esempio, ci sta preoccupando.
A parte il figlio del Conte, di cui ci importa solo il rendimento, vediamo che ci sono in rosa troppi attaccanti e pochi, troppo pochi difensori.
Per l'esattezza, tre.
In pratica, il contrario della prima squadra.
Agli attaccanti aggiungeremo Pato?

Attenti a quei 2

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La cosa strana della giornata di ieri a San Siro è che nessun giornale ha commentato il tipo di allenamento effettuato dalla squadra.

Non ci riferiamo a Digao che si è allenato a parte con il Billy, dimostrando limiti tecnici, e nemmeno sulle corse sotto la tribuna di Pippo, alle prese con i soliti malanni, e nemmeno di Paolino che ha portato la Coppa in tribuna (ultima volta che lavogliamo vedere) per poi andare a cambiarsi (per la finale di super coppa non ci sarà!), e nemmeno del Gilan che si sta riprendendo dall'operazione e si è allenato per tre quarti d'ora.
Ci riferiamo al lavoro del Conte che, incurante delle persone presenti, ha effettuato allenamenti tattici.
Sia chiaro, niente di ecclatante, non ha impartito lezioni, aveva già spiegato ai ragazzi la sua volontà e sperava di vederla messa in pratica.
Titolari contro riserve, quasi sempre, proprio per affiatare i primi e motivare i secondi.
Curiose le posizioni di Giovannino e la duttilità del piccolo Aubameyang.
Andrea Pirlo ha ripreso il tocco vellutato che illumina.
Ma soprattutto la squadra gioca sempre e solo a una punta, con un centrocampo leggermente ridisegnato per lasciare più spazio ai movimenti centrali e favorire le sovrapposizioni laterali.
Niente di nuovo, ma è piacevole vedere il tentativo non tanto di rinnovare un modulo che è ben collaudato (e conosciuto dagli avversari), quanto l'opportunità di aprirsi nuove opportunità tattiche, sempre e comunque bilanciando il reparto difensivo.
Una squadra più equilibarata, quindi, ma al tempo stesso che dà l'impressione di attaccare con un giocatore in più rispetto al passato.

Per il resto, lasciamo questa foto, con il sotto titolo attenti a quei due.


Una cosa va detta: il pubblico che ha assistito all'alenamento è stato strepitoso, sottolineando solo qualche gesto ammirevole con degli applausi.
Era in religioso silenzio.

Forza vecchio cuore rossonero!




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