Caro Vittorio,
come responsabile della comunicazione dell' A.C. Milan hai degli obblighi.
Prima di tutto verso i tifosi e la proprietà.
Ci pare che la gestione delle informazioni non sia delle migliori, se analizziamo l'ultimo periodo.
Prima con calciopoli e, saltando, ora con Borriello.
Non può una società come il Milan comunicare con un simile ritardo semplicemente che prende atto che il giocatore verrà sospeso.
Ma facciamo la genesi: la notizia gira e passa dal TGCOM, dove probabilmente a scriverla e approvarla potrebbe essere stato un collaboratore di Forza Milan (ma guarda gli scherzi del destino!).
Passa il tempo, le radio passano la notizia e si dibatte su come il Milan sia una squadra di "dopati per perdere".
Ma dobbiamo diventare una barzelletta?
Un'azienda seria prendeva atto della cosa e, soprattutto, cavalcava l'informazione, aiutando tutti quanti a fare chiarezza, arricchendo notizie senza sforare nelle privacy. Magari poteva anche fare qualche battuta, ma non dire niente non va bene.
Lasciare andare le cose e fare in modo che facciano il loro corso è una strategia che, l'abbiamo provato sulla nostra pelle di tifosi, non porta nessun vantaggio.
Anzi.
Per favore, cerchiamo di essere seri, di non usare i giornalisti amici solo nei momenti del bisogno, ma di usare le informazioni per quello che sono.
Senza bugie, senza sotterfugi, senza secondi fini (almeno che non siano evidenti).
Controbattere, informare, aggiungere notizie e non vogliamo vedere il "basso profilo" perché "noi siamo il Milan".
Ogni anno nel calcio si dimentica il passato e si riparte da zero.
Noi siamo addirittura partiti da meno 8!
Forza, grinta caro Vittorio, quella grinta che ha fatto la storia di questi anni della società, che ci dice che hai e abbiamo una marcia in più.
Perché tuo fratello, Telegatti permettendo, se la ride della grossa...