Ma ci appartiene?

// 23 commenti
Prima di tutto ringraziamo la Lega calcio e le sua norma numero 7 (guarda i giochi del destino) per scongiurare il rientro inutile dell'ucraino.
Poi salutiamo il presidente che è tornato a casa, con un consiglio: invece di riposarsi a casa, si riposi a Milanello: il clima è molto più disteso.
Poi salutiamo Alessandro Nesta che settimana prossima prenderà la decisione e anche Oscar Damiani per l'impegno che sta profondendo per Dida.
Detto questo, ci sono delle cose della curva che non ci sono piaciute, o meglio, che non appartengono alla storia del Milan e della sua tifoserie.
Non possiamo soprassedere ai fischi a Zoro, che oltre che essere vergognosi, sono davvero un qualche cosa che ha fatto storcere il naso ai tifosi sugli spalti.
D'accordo gli insulti, ma non gratuiti!
Queste cose lasciamole ai cugini (che ieri sera, all'uscita del giocatore si sono riscattati in diretta TV!).
Non ci erano piaciuti i cori e gli striscioni del dopo Nassiria, accompagnati da quelli dei tifosi del Livorno. C'è la competizione, e questo lo possiamo capire, con le forze dell'ordine, ma ci sono momenti in cui fermarsi a riflettee può far bene.
Non appartiene nemmeno alla storia del Milan la contestazione allo stadio e lo striscione all'ospedale. Il Barone ha detto che "la contestazione allo stadio era rivolta alla dirigenza, non al presidente".
Ci sembra di sentire, ancora una volta, la voce registrata dei cugini.
Noi siamo il Milan.
Cerchiamo di ricordarcelo sempre.
Questo non distolga dagli errori commessi in passato dai nostri tifosi, ombre sulla nostra storia.
Ma guadiamo avanti, con fierezza, perché i momenti bui arrivano per tutti.
La differenza è saperli affrontare.

Forza vecchio cuore rossonero!

Caro Presidente...

// 29 commenti
Caro Presidente,
settimana scorsa Le abbiamo scritto una lettera aperta che si è persa nei meandri della rete.
Il contenuto era chiaro: basta manfrine, siamo il Milan!
Mai come oggi, alla luce di quanto le è accaduto, Le siamo vicini, ma mai come oggi crediamo che Lei si stia rendendo conto che non è un invincibile guerriero e che ogni tanto bisogna fermarsi a riflettere.
Noi non abbiamo contestato sabato, anzi abbiamo deplorato la cosa prima che accadesse, per cui abbiamo la coscienza pulita nel esserLe accanto in questo momento.
C'è bisogno di cambiare, sia lo stile di vita sia il comportamento, per Lei e per il Milan che le assomiglia sempre meno.
Possiamo accettare una stagione interlocutoria perché ci sta, è nelle cose, non possiamo accettare i proclami (l'ultimo del Conte sulla misura del campo è stato fatale).
Guardiamo in faccia la realtà e il bicchiere mezzo pieno: puntiamo all'Europa, per vincere di fronte a tutti coloro che non ci volevano!
E' un obiettivo difficile ma affrontabile.
Ci si chiede se in panca ci debba essere ancora il Conte o sia meglio cambiare per dare una scossa, e nel caso, è questo il momento di intervenire, ci sono 3 mesi per preparare la fase finale del torneo. E poi bisogna pensare agli innesti.
Presidente, si riposi, prenda al volo l'occasione per riflettere anche sul Milan e, come è accaduto in questi anni, ripartire con maggiore entusiasmo.
Perché il Milan è un amore che non tradisce mai!
Forza Presidente.

Milan - Messina 1-0

// 17 commenti
Quel che conta è il risultato. Comunque, stranamente, abbiamo fatto un buon secondo tempo.

Contestare ora?

// 5 commenti
Si annuncia, per stasera, una contestazione alla dirigenza e alla presidenza da parte di qualcuno in curva.
Obiettivamente, o si contestava a settembre, oppure oggi è davvero puerile contestare, quando invece c'è bisogno, più che mai, del 12 giocatore.
Ci si chiede anche il motivo per cui molti commentatori scrivono che l'infortunio di Dida è un distastro per la squadra, quando al portiere venivano imputate sconfitte celebri.
La coerenza non è dei tifosi, ma almeno dei commentatori sì!

Forza vecchio cuore rossonero

Un blog...letto

// 19 commenti
Il Milan, per la partita di Champions, era stato messo su Rai 3. Ha stabilito il record d'ascolto per la rete e ha quasi vinto la prima serata TV.
L'Inter l'hanno messa su Rai1, come merita la Champions, ma ha perso rispetto a Italia1. La gente è scappata quando l'hanno vista andare in vantaggio.
Quando c'è l'amore c'è tutto.

Calciopoli e gli onesti

// 12 commenti
Noi avremo avuto in casa un allenatore che "non poteva non sapere", ma come la metteranno gli onesti con la storia Mancini e Gea?
Il papà della conduttrice del TG5, Chiara Geronzi, ha fatto una deposizione shock. Zeman ha dichiarato: "tutti sanno chi fu a far cambiare il regolamento della Federazione per consentire a Mancini di allenare la Fiorentina".
Chi è più pulito, si diceva, ha la rogna (ed è onesto?).

Aek Atene - Milan 1-0

// 46 commenti
Che dire di una partita, inntrasferta, stradominata e persa?
Quando hai il 60% di possesso palla e questo non è sterile, nel senso che arrivi in porta per oltre 20 volte e non la metti, che cosa si può fare?
In questa stagione, poi abbiamo preso 12 pali...
C'è la sensazione che, prima o poi, giri...
Consoliamoci: siamo primi nel girone lo stesso, già qualificati per gli ottavi primaverili.
E forse ci è capitata la stagione così così nel momento giusto.
Ora, seguendo la logica intrapresa dalla presidenza, potremo investire questi denari a gennaio.
E ricordiamolo, perché forse ce n'è bisogno: nel calcio contano solo i risultati!

PS Adesso, cari cugini, non chiedeteci di difendervi da Blatter, visto che lo tirante in ballo contro di Noi insieme all'Uefa ogni due per tre.

Ateniesi e spartani

// 7 commenti
L'estate scorsa, parlando con amici greci, ci sono state spiegate le differenze che esistono fra le squadre della capitale.
Fatte le debite proporzioni, il tifoso ateniese, come quello milanese, si divide fra Panathinaikos e Olimpiakos, anche se quest'ultima è squadra del Pireo. I primi è come se fossimo noi. I secondi sono i secondi, proverbialmente.
L'Aek, pur essendo squadra cittadinissima, è un po' la culla del tifo di provincia, quello spaesizzato.
Sempre l'estate scorsa, abbiamo assistito in quel di Skiathos alla gara di preliminari che vedeva opposti i giallo-neri agli irlandesi dell'Hearts (che una volta si chiamavano Hearts of Midlothian, che come potranno ricordare i più attempati e musicalmente raffinati, era il titolo di una canzone dei Marillion di Fish).
Al club dell'Aek c'era una serena calma nel seguire la partita. E il risultato finale, favorevole ai greci, ha scatenato caroselli per le vie dell'isola invasa, vista la stagione, da italiani, inglesi e olandesi. Ovviamente gli unici a infastidirsi della cosa sono stati i secondi. Un paio di tafferugli, con i più alcolizzati e finita li.
Questa sera noi dovremo fare come gli spartani. Ossia giocare, ma pensare che lo facciamo perché abbiamo una casa a cui tornare, e che se giochiamo lo facciamo proprio per proteggerla quella squadra.
Ossia chiediamo orgoglio di maglia, ma anche realismo.
Staremo a vedere

E SEMPRE FORZA MILAN

Doverose precisazioni

// 9 commenti
La prima precisazione riguarda i commenti sul blog.
Questo blog, realizzato su piattaforma Blogger, di proprietà di Google, tiene traccia degli indirizzi IP di chi commenta i post.
Così, in modo chiaro, chi scrive certe nefandezze e offese può essere rintracciato dalle autorità competenti.
Noi non abbiamo accesso a quei dati e non è nostra intenzione farlo, ma non vorremmo trovarci costretti a richiedere l'inserimento di commenti previa una registrazione.
Preghiamo tutti quanti di evitare di offendere e soprattutto di cadere nelle facili provocazioni.
Detto questo, passiamo alla classifica netta, così per la gioia di tutti, ma soprattutto nostra.
Non cambia molto, siamo sempre nella metà di destra della classifica (se posta su due colonne), ma offre una dimensione dei reali valori in campo.
Inter 30
Palermo 27
Roma 26
Livorno 19
Fiorentina 19
Lazio 18
Atalanta 17
Empoli 16
Udinese 16
Milan 16
Siena 16
Catania 16
Reggina 15
Cagliari 14
Messina 14
Sampdoria 13
Torino 11
Parma 8
Ascoli 5
Chievo 4

A meno 22 (o meno 14, tanto la differenza è di due sole mani) fa un certo freddo, ma siamo sicuri che i cugini un razzo per scaldarci non ce lo negheranno!

Empoli-Milan 0-0

// 37 commenti
Un'ora di un buon calcio.
Qualche segnale positivo, da non sottovalutare, qualche evento da valutare.
Siamo tranquilli, ma pronti ad accenderci per una decisione negativa.

Moai

// 8 commenti
Piu' le cose andavano male e piu' gli abitanti dell'Isola di Pasqua ingrandivano i loro moai, dato che li ritenevano essere gli unici in grado di proteggerli. Anziché contare su se stessi si rifacevano ai loro totem. Poi le cose andarono definitivamente male e i moai nulla poterono.
Quello che dobbiamo evitare, a cominciare da Empoli, è di addossare a Kakà tutta la responsabilità di squadra. Paradossalmente, dovrebbe essere l'ultima opzione, l'extrema ratio.
E in fin dei conti, l'altro Ricardo non è poi così male. Bisogna farlo giocare. Parola di Falcao.

E SEMPRE FORZA MILAN

Sistema Moggi legalizzato

// 12 commenti
Questo post è stato meditato a lungo.
Era da tempo in gestazione, ma mancavano un po' di elementi per chiudere (si fa per dire) il cerchio.
La frazione tra il calcio inteso come "alti valori sportivi" e il calcio inteso come elemento principale dello show business è sempre più evidente.
Se prendiamo in considerazione il sistema Moggi, questo era fondato sulla consapevolezza che per avere a disposizione la squadra più forte in un campionato era necessario controllare i movimenti di mercato al fine di evitare che alle concorrenti finissero i giocatori migliori.
Non parliamo, in questo caso dei mezzi, ma dei fini.
In pratica, "Big Luciano" era riuscito a creare una società con giocatori fortissimi e una serie di società amiche che servivano come serbatoio o valvola di sfogo per altri giocatori.
Avendo "a disposizione" il cartellino di diversi campioncini, era in grado di influenzare il mercato e cogliere le sfumature, in pratica era un passo avanti agli altri perché i giocatori dovevano per forza di cose passare da lui. Da qui deriva l'accusa da lui fatta di spionaggio industriale: non è mica campata per aria!
Ma questo è quanto sta accadendo in molte altre squadre in giro per il mondo.
Al Chelsea, padrone di un sacco di cartellini, fanno riferimento molti giocatori in prestito per tutta Europa e nel Sud America (per l'est è un passaggio obbligato).
Non poteva, quindi, mancare la risposta del Real.
Infatti, è giunto l'annuncio di un contratto faraonico di cessione dei diritti TV della squadra per 7 anni.
La cartolarizzazione di questi crediti permetterà ai madrileni di disporre immediatamente di questi soldi, per cui metteranno immediatamente mano al mercato accapparrandosi i talenti migliori in giro per il mondo.
Come si può competere contro uno strapotere di questo tipo?
Ci viene quasi il dubbio che il Barcellona fosse a conoscenza di questa iniziativa e per questo motivo stia tentando di liberarsi del suo talento, al fine di evitare altre emorragie e cercare di rispondere con argomenti economici importanti alle mosse dei nemici storici.
A chi pensa di poter rispondere al Real grazie ai vivai rispondiami che non ha molto senso, almeno con i regolamenti Uefa attuali.
Il motivo è semplice: tra qualche anno ogni squadra dovrà avere nella lista consegnata all'arbitro prima della partita alcuni giocatori provenienti dal vivavio, ma non subito.
In secondo luogo i costi dei giocatori bravi dei vivai sono lievitati nel corso degli anni, e anche in questo caso "Big Luciano" aveva la vista lunga e opzionava i talenti prima che giungessero al Torneo di Carnevale.
In terzo luogo, i giocatori giovani hanno bisogno di crescere, di formarsi e affermarsi prima di affacciarsi sui palcoscenici importanti, dove le pressioni sono davvero enormi e i quattrini e l'ambiente non aiutano questi ragazzi.
Il quarto punto è economico: come faremo, noi povere squadre italiane, con questi colossi, se passerà il disegno di legge che prevede la vendita dei diritti TV in modo collettivo?
La colpa di questo male, spiace quasi dirlo, è di "Zio Fenster", che ha dato troppo potere alle piccole società all'interno della Lega e che ora tengono il sistema bloccato.
C'è un particolare, però, che potrebbe scardinare tutto il sistema dei diritti TV, e anche in questo caso è economico (tanto per far capire che il calcio è un business e che l'azionariato popolare e tutte le altre sono solo balle).
Molte società, diciamo praticamente quasi tutte, hanno già impegnato i soldi dei proventi TV futuri, quindi si troverebbero nelle condizioni di dover rendere dei quattrini che hanno già speso.
Il nostro calcio si impoverirebbe ulteriormente, ma soprattutto alcune società, le due capitoline in testa, vedrebbero improvvisamente cambiare il loro bilancio societario, e pendere pericolosamente verso il fallimento.
Ci sarà un altro intervento politico oltre lo spalma debiti?
Facciamo presente, e con questo ultimo sassolino chiudiamo, che la lobby calcistica è tra le più potenti presenti nel nostro paese, superiore a quella dell'energia che abbiamo visto all'opera in questi giorni e anche di quella dell'industria aeronautica in odore di svendita orientale.
Cosa accadrà, secondo voi?
Come si può cambiare questo scenario?

Nudi

// 11 commenti
Non ci sono i quotidiani, quindi restano solo le immagini TV.
Ma c'avete fatto caso al come erano vestiti Bonera e il Conte? Non con la divisa sociale, non con la tuta, ma "in borghese".
Sarà un segnale?

Manca l'innovazione

// 31 commenti
Il Milan di Berlusconi, in questi anni, è quasi sempre stato ai vertici grazie alla capacità organizzativa ma soprattutto grazie alla continua capacità di innovare.
L'innovazione, lo dicono tutti i consulenti societari, è il volano per poter far crescere e prosperare le aziende, di qualsiasi tipo.
Il calcio quindi, non sfugge alla logica.
Il Milan, in vent'anni, è stato capace di portare innovazioni di prodotto e innovazioni di processo.
L'innovazione di prodotto più evidente è rappresentata da Arrigo Sacchi: come il calcio si sia evoluto a partire dal Milan degli olandesi è evidente agli occhi di tutti.
Ma non è l'unica innovazione sul prodotto "gioco", perché ogni allenatore del Milan ha saputo creare qualcosa di nuovo, inatteso, da andare a vedere, da imparare o da godere.
Anche Terim ha portato innovazione, sebbene a questa non abbiano corrisposto risultati soddisfacenti.
Alle innovazioni di prodotto, poi, si sono aggiunte innovazioni di processo. I consulenti aziendali conoscono benissimo il termine: innovare i processi vuol dire cambiare il modo di fare le cose al fine di massimizzare i risultati.
Il Milan ha costruito un centro sportivo all'avanguardia, coccola i propri giocatori grazie all'organizzazione.
Poi ha per primo inserito in organico un preparatore atletico e un allenatore specifico per i portieri in pianta stabile, ha creato il MilanLab, usa campi sintetici, ...
Tutte cose che vengono studiate da tutte le squadre del mondo, che vengono a vedere come funziona il Milan.
Poi c'è il marketing, che per l'Italia era una grandissima innovazione: sponsor, licenziatari del marchio, pupazzi e chi più ne ha più ne metta. Non è un caso che "Milanello", l'ultima mascotte, sia un prodotto Warner Bros.
Purtroppo, da un paio di anni, il Milan non è stato capace di innovare e di rinnovarsi, e oggi la squadra paga questo scotto.
Come per un'azienda tessile o di scarpe qualunque, che non ha saputo innovare per competere con i competitor cinesi, anche il Milan non ha saputo innestare novità che lo facessero rimanere un passo avanti agli altri, sempre e comunque all'avanguardia.
Adesso, adattarsi alla nuova situazione non è semplice.
Perché il Milan macina gioco, non attende gli avversari.
Perché il Milan deve riversarsi nella metà campo avversario, non nella propria.
Perché il Milan non sa speculare sulle situazioni, non è mai stato capace di fare le solite manfrine per perdere secondi preziosi e spezzare il ritmo degli avversari.
Perché il Milan ha sempre massacrato gli avversari sul ritmo partita.
Perché il Milan non sa giocare di rimessa, ma cerca di rubare palla e ripartire subito.
Perché il Milan è il Milan.
Adesso dobbiamo essere un po' più pratici e meno estetici, fare più falli a centrocampo se ci stanno ribando il pallone, giocare con una sola "ala" e non con due, ma soprattutto, dobbiamo essere capaci di adattarci alle situazioni. Senza snaturarci troppo, ma senza essere schiavi di un sistema di gioco che non siamo in grado di interpretare.
Gli obiettivi di stagione sono ancora raggiungibili. Il divario tra le prime e le altre è evidente.
Noi siamo tra le altre, prendiamone coscienza e lavoriamo giorno dopo giorno sul campo e sugli spalti.
Con l'"umiltè" sacchiana, con la voglia di fare di Capello e con i rapporti umani del Conte Carlo.
Perché un ciclo sta finendo, ma deve finire con onore.

Un colpi di stinco

// 49 commenti
Abbiamo preso un goal ingenuo, con un colpo finale di stinco.
Abbiamo avuto un gioco. Buono ROliveira. Buono Marek.
Strepitoso Brocchi.
Per il resto, la palla l'abbiamo avuta solo noi, loro hanno potuto giocare di rimessa, dove sono maestri.
Purtroppo, non partiamo mai con l'intensità giusta, e inizia ad essere un problema.
Poi c'è da dire che se non si vincono le partite in cui si ha giocato bene, diventa difficile vincere quelle in cui si giocherà così-così. E qui abbiamo perso!
Tanto per cambiare, palla persa a centrocampo dal creolo e... ma come in troppe occasioni anche dai compagni di reparto!
E' mancato Riccardino.
Pirlo dov'era?
Giocare in 10 è già dura, in 9, come abbiamo visto, è impensabile.
Ricordiamo che è fuorigioco se c'è luce tra difensore e attaccante.
Alla squadra resta solo l'orgoglio. Pochino.
Che ce ne facciamo?
Aveva ragione il Romanista.

Il bastone e la carota

// 12 commenti
Dopo Pieri, Messina.
Ma le designazioni le fanno alla riunione di redazione de "il romanista", cosi' possono prelavorare un'ottavo di rivista?

E SEMPRE FORZA MILAN

Update delle 16.20
Il titolo "Caro Rino ringhio io" con Totti e Gattuso della Vodafone campeggia in prima pagina del giornale della squadra romana. Sono evidentemente sul pezzo!
Imperdibile l'opinione di Giancarlo Dotto su Rossi e De Rossi, ma soprattutto la rubrica del capitano, con titolo "Il Milan si lamenta? perciò il calcio è bello" e sommarietto con riferimenti alla volta buona dopo vent'anni. Spalletti parla di mancanza di onesti nel calcio e Totti gli dà ragione. A pagina 7 si fa riferimento all'indifferenza che ci sarebbe a "I Milan Point", con un'inchiesta che parte dal ristorante del nostro 4. Parla di caldo a Milano, ma intanto a Roma c'è la nebbia, e non è uno scherzo. Parla di Crudeli come l'Hemingway del MilanPoint e del deserto del negozio milanese. Imperdibili i passaggi su che cosa va in onda sulla TV del negozio o sulle bandiere del palazzo di fronte. Non sveliamo niente, provateci voi!

Il Conte Striglia

// 13 commenti
Stiamo cadendo nel ridicolo.
Primo tempo da buttare, secondo ...
Da buttare per due goal fotocopia, anche se abbiamo giocato sono noi.
Nel secondo tempo la squadra si è svegliata, e questa cosa si ripete un po' troppo spesso.
Avremmo voluto vedere un pio di gioielli della Primavera (ma d'ora in poi si chiamerà Torneo Facchetti) tenuti in panca. Ci siamo accontentati del figlio di Dustin.
Un po' di orgoglio.
Poteva essere il punto più basso della gestione del Conte.

Forza vecchio cuore rossonero

Ordine: solidarietà

// 30 commenti
Solidarietà al collega Franco Ordine, che non è stato smentito prima e per essere finito in un uragano poi. Coerenza.
Il calcio nuovo avanza.
Lo dicono i pierini, i telefoninari, i paraolimpionici, i ministri biondi, i presidenti dei prismi, i nuovi leghisti, i giornali compiacenti, i complottisti di vecchia data, ...
L'onestà e la coerenza sono le parole d'ordine (non Franco) di questo periodo.
Sulla prima è inutile soffermarsi.
Sulla seconda ci sarebbe qualcosa da dire, ma ci limitiamo a chiedere di leggere le sentenze di secondo e terzo grado della giustizia sportiva (ricordiamo a TUTTI che il primo grado è stato evitato per potere speciale) e dell'arbitrato.
Credo che dopo la lettura, sia il caso di intervenire nelle varie wikipedia per cambiare il significato alla parola coerenza. Sui dizionari stampati è impossibile metterci mano.
Comunque, ci sentiamo di dire una cosa anche alla nostra dirigenza:
dopo le estrazioni del Lotto, dell'Enalotto, del SuperEnalotto, pensiamo alle estrazioni del complotto.
Estrarre significa, come dicono i dizionari, togliere.

Forza vecchio cuore rossonero.

Lo zoo

// 8 commenti
Non ci stancheremo mai di porre l'evidenza al settore giovanile.
Noi, che preferiremmo un presidente che il lunedi mattina fa il punto non solo con la prima squadra, ma anche con quelle che compongono il serbatoio degli ideali.
Quindi, complimenti al lavoro dello squalo bianco di Villasanta, che con la sua Primavera è in testa al girone, dopo un a vittoria a Brescia in cui ha segnato ancora l'Aubameyang giusto.
È primo davanti a un Cagliari ottimo, che non subisce gol, anche per merito di un promettente centrale.
Si chiama Leone.
Sempre nel campionato Primavera si sta distinguendo un degno erede. Si chiama Colomba, gioca nel Bologna di punta esterna.
Se non vogliamo credere ai nostri, crediamo a quello che c'è in giro.
Ma crediamo ai nostri, che è meglio.
E l'apparire di Guerci in roster, un centrocampista di piede e di dinamismo validi, ci piace. Soprattutto quando c'è un Rino male in arnese.

E SEMPRE FORZA MILAN

Classifica netta 10a giornata

// 20 commenti
Questa la classifica netta (si fa per dire) dopo la 10a giornata di campionato

Inter 24
Palermo 24
Roma 17
Atalanta 16
Siena 16
Livorno 16
Fiorentina 15
Milan 15
Udinese 13
Messina 13
Catania 13
Empoli 12
Lazio 12
Reggina 12
Cagliari 10
Sampdoria 10
Torino 8
Parma 8
Ascoli 4
Chievo 3

Questa è quella reale...

Inter 24
Palermo 24
Roma 17
Atalanta 16
Siena 16
Livorno 16
Udinese 13
Messina 13
Catania 13
Empoli 12
Cagliari 10
Sampdoria 10
Lazio 9
Torino 8
Parma 8
Milan 7
Ascoli 4
Chievo 3
Fiorentina 0
Reggina -3

Con la maglia nera

// 16 commenti
Vogliamo dare un consiglio alla società: giochiamo con la maglia nera.
Possiamo, perché è il colore della nostra terza maglia.
Possiamo, perché abbiamo il diritto di sentirci in lutto.
In lutto verso un calcio che ci rigetta, non solo in Italia.
Siamo in Champions, diciamolo, perché togliendo più di 30 punti a tutti si spingeva la Lazio in B, e noi dovevamo passare dietro al Palermo (fate i conti).
Poi all'arbitrato ci hanno palesemente danneggiato.
Poi è arrivata la campagna acquisti, e qui c'è un concorso di colpa, con qualche soffiata di troppo.
Poi è arrivato il campo.
Se a questo aggiungiamo che il nostro amministratore delegato era più impegnato a preservare la sua posizione rispetto a quella del Milan e che i tifosi non contano più un cazzo, tanto che se in Champions ci sono 30mila cristiani allo stadio se la prendono con la Rai che ci mette su Rai 3, bene, arriviamo alla completezza di un quadro che si mostra, agli occhi di tutti, allucinante.
Parlare oggi di arbitri, per noi che lo diciamo da mò, può sembrare pretestuoso, è come nascondersi dietro a un dito.
Giochiamo con la maglia nera e cerchiamo di investire in simpatia.
Questo è il segnale che dobbiamo dare a un calcio che vede meglio la geopolitica che i valori sportivi del campo.
Oggi, francamente, eravamo cotti. Potevamo portarci via i tre punti, ma eravamo cotti.
E quelli con il passaporto di perdenti se la ridono della grassa.

Mura a destra

// 15 commenti
Oggi Gianni Mura su Repubblica commenta la classifica che il suo giornale ha fatto sui brasiliani che hanno giocato e giocano da noi.
Kakà è al quarto posto.

E scrive: «La nostra classifica non deve deprimere Kakà né indispettire i suoi tifosi. Secondo me tra meno di cinque anni sarà il primo della lista. Non lo è adesso per una questione legata al tempo, relativamente breve, che lo ha visto sui nostri campi. Il tempo può aiutare a crescere come a peggiorare (vedi Adriano). La classifica si riferisce ai brasiliani arrivati in Italia negli ultimi 26 anni. Per questo non ci sono Altafini, Amarildo, Jair, Sani, Cinesinho, Sormani, Vinicio, Clerici».

Così Mura mette in fila Falcao, Careca, Zico, Kakà, Ronaldo, Cafu, Cerezo, Aldair, Junior, Emerson.

Classifica condivisibile, ma faremmo come per la fiera del Bitto: i primi 4, e poi tutti a pari merito al quinto posto.

Di Kakà, Mura dice: «è uno dei più belli da vedere in azione. Sempre a testa alta, come Falcao, ma con maggiore ritmo. Promette di trasformarsi in trequartista alla Platini, con diversa velocità d'esecuzione. È molto intelligente, sa quando prolungare l'azione individuale e quando servire il compagno. Dà il meglio arrivando lanciato agli ultimi 20 metri, sembra patire la marcatura stretta. I rischi che si smarrisca sono pochissimi. Ha tutto per diventare una stella mondiale, se non lo è già. Se al Milan inseguono Ronaldinho sono matti. Il vero affare è blindare Kakà e ogni anno a Natale ricordarsi di chi l'ha segnalato».

Siamo d’accordo: il fenomeno è lui, e non quelli coi dentoni.

Di Cafu scrive: «ormai a fine carriera, ma a ripensarla bisogna dirgli bravo. Uno che gioca sempre col sorriso sulle labbra non lo si trova tutti i giorni».

Anche qui, d’accordo. Più Cafu, meno astio. Dappertutto, anche qua dentro.

Le nuove regole

// 6 commenti
La seconda panchina, questo è quanto sta partorendo la "nuova federazione" in fatto di nuove regole.
Una panchina da affiancare a quella classica, dove possono trovare posto 5 persone, anche non tesserate FIGC.
Un'ideona, perché effettivamente cambierà molto nel calcio.
Ma per favore.
Così, se a bordo campo, di fianco alla panchina di una squadra prende posto un ministro, piuttosto che un personaggio in odore di mafia, l'arbitro non verrà condizionato? (Si intende inconsciamente).
Ma per favore!

Il link lo trovate qui.

Milan 4 Anderlecht 1

// 6 commenti
Abbiamo ballato dietro. Come non mai.
In compenso si è sbloccato Gilan (anche se si è mangiato qualcosa di troppo).
Subiamo le palle inattive in modo ignobile per una grande squadra che forse vorremmo essere. Commettiamo degli errori di posizione, di linea e di attenzione.
E poi abbiamo giocato contro una squadra mediocre.
Il presidente, a fine partita, ha parlato anche di Ronaldinho: venendo al Milan dove avere senso della squadra, fare gli allenamenti con i compagni e andare a letto presto.
Ops.

Dida 6
Simic 7
Nesta sv
Maldini 6
Jankulovski 5
Gourcuff 6
Brocchi 6
Seedorf 7
Kakà 9
Ricardo Oliveira 6
Gilardino 6
Cafù 6
Gattuso 6
Pirlo sv

PS questo post è di ieri sera, 22.53, ma il sistema non ha aggiornato il sito.




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