Onestamente, ci tocca constatare che chi è a capo della FIGC è stato chiamato alla guida della prima azienda di telecomunicazioni italiana, occupando il posto del precedente presidente, già consigliere d'amministrazione di una squadra di calcio onesta e pulita e sponsor principale.
Onestamente parlavamo di legami evidenti, ma eravamo tra i pochissimi. E tutti ci prendevano in giro!
Non c'è legame, ovviamente, con niente e nessuno. Sono supposizioni!
Onestamente, il fatto che nel cda della stessa azienda di telecomunicazioni ci sia il presidente onorario sempre della stessa squadra di calcio e che lo ha eletto presidente dell'azienda ex monopolista è una pura casualità.
Onestamente, diciamolo, non conta il calcio, non contano le amicizie e non contano le conoscenze.
Nemmeno il fatto che chi è a capo della FIGC è stato, onestamente, nel consiglio d'amministrazione della stessa società di calcio.
Onestamente, invitiamo a disdettare i contratti con la nota compagnia di telecomunicazioni. Non per altro, perché non vi sia controllo diretto tra chi ha la possibilità di intercettare, chi ha la volontà di intercettare e chi verrà intercettato.
Adesso è tutto evidente, un disegno inquietante. Se poi aggiungiamo quell'audizione nell'aula parlamentare, il quadro è chiarissimo, un processo in cui non si sentono i testi e si lasciano alle difese pochi minuti, per altro intrisi di facile ironia.
Bravi, se non ci fossero stati i debiti di Telecom, la "cosa" sarebbe quasi riuscita.
Il massimo è vedervi con lo scudetto di seconda mano cucito addosso che puzza di marcio.
Non ve ne accorgete perché siete abituati a turarvi il naso e tirare avanti.
Con questo non significa che la nostra dirigenza non abbia colpe, significa solo che siete stati, come sempre, presi per i fondelli, voi tifosi.
Non è un caso che il sostituto di quello che in modo irriverente era stato definito brindellone non sia il patron, ma l'Amministratore Delegato di estrazione bancaria, nulla di certo, ma qualcosa si muove.
Onestamente, non si può far di meglio.
E diciamolo, noi preferiremmo che il vostro patron come, d'altro canto, il vostro allenatore, rimangano al loro posto.
Onestamente, vi preferivamo perdenti e felici, invece che non vincenti e tristi!
Ma in fondo, è lo stesso: vi vogliamo bene proprio per questo.
Oggi è finita l'estate.
La più bella estate dei tifosi nerazzurri.