Sheva: Milan a vita

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Le voci inglesi corrono. Lo si sa che i colleghi oltre Manica sono un po' spregiudicati, come quelli oltre i Pirenei.
Sheva resta la Milan. Perché a Milano si trova bene e ha intrecci economici interessanti. E poi i soldi non crediamo che interessino ancora come un tempo.

... e se Sheva la metteva ...

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Partita in chiaro-scuro ieri sera. Abbiamo avuto tre match ball con Sheva e non ne è entrato uno.
Nel secondo tempo eravamo sulle gambe, con le fasce imbrigliate.
Ma è possibile che non prendiamo più uno straccio di fallo al limite dell'area? da quante partite dura questa storia?

Statistiche

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Nel 2006 il Milan è la squadra che ha fatto più punti nella serie A, il miglior attacco e la miglior difesa.
Adesso non crogioliamoci sui risultati, ma guardiamo avanti.
E chiediamo maggior rispetto da parte di tutti: sentire che il lione è favorito perché è primo in Francia è deprimente, come crediamo che lo sia dire che l'inter ha un avversario difficile. D'accordo il rispetto per gli avversari, ma con un minimo di realismo. Le prime tre squadre nella classifica della serie A non hanno nulla da invidiare a nessuna compagine straniera. Se no, perché noi abbiamo tre squadre nelle prime otto della Champions?

20 anni in un cross

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Nel cross di Billy per la testa di Kakà per il gol del 2 a 1 ai violacei c'è tutta la storia del Milan degli ultimi 20 anni. E anche quella che vorremmo avere per altri 20.
Grazie.

E SEMPRE FORZA MILAN

Il ritorno di Crespo

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Il procuratore a Milano, o meglio, in Italia per tante trattative per i suoi clienti.
Una sosta in un ristorante milanese. E sistemare Hernan, che con l'arrivo di Eto'o al chelsea verrà liberato.
ma non doveva essere l'uomo mercato del calcio inglese? In realtà si è già accordato con il Milan e con il Conte in particolare.
E vedremo Marcio andare via, con la musichina di Mai dire Goal, a giugno, senza aver toccato una palla decente.
Chissà...

Ancora tu

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ma non dovevamo vederci più?
Sappiate che "la colpa" e' di Serginho, che finalmente si e' messo a fare il terzino, di Kakhaber, che si e' piazzato in mezzo, di Sandro, che a capito che lo pagano per difendere, di Billy, che ha scoperto le proprietà terapeutiche dell'echinacea.
Se volete prendervela con qualcuno, prendetevela con loro.

Da questo momento in poi, Criticarossonera la smetterà di cercare un nuovo allenatore per il Milan.

E SEMPRE FORZA MILAN

Betandwin

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Sarà lo sponsor del Milan dal primo luglio.
Contratto di 4 anni per un totale di 60 milioni di euro.
Ci porta il 60% in più di quanto ci dava Opel.
Tanti soldi, ma l'accostamento agli scommettitori austriaci non ci piace. Questione di immagine.

E SEMPRE FORZA MILAN

E ora ... serate da Milan

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I prossimi match saranno tutti sotto la luce dei riflettori. Nel senso letterale.
Partite importanti.
Partite da Milan.
Archiviata la pratica Udine, la squadra si muove bene, con qualche dubbio per il portiere.
Billy a destra è straziante, perché non spinge, ma copre adeguatamente.
Adesso guardiamo avanti. Con fiducia.

Forza vecchio cuore rossonero.

Cosa abbiamo capito dal turno europeo

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Alla faccia dei vari tromboni che si ostinano a dire che il nostro è il campionato più bello ed equilibrato del mondo, è venuto questo turno europeo.
Cosa si dice: tre in Champions, tre fuori dall'Uefa.
Tradotto in soldoni, significa che le squadre di "prima fascia" italiane sono fortissime, mentre quelle di "seconda fascia" sono deboli. Perché, confrontate con le rispettive squadre europee, sono riuscite le prime ad imporsi e le seconde no.
Questo è un monito ai nostri dirigenti, alle nostre società e alla nostra federazione.
Ma secondo voi, qualcuno ha capito la lezione?
Oppure parlano ancora solo di diritti TV, che sperperano in giocatori sopravvalutati?

Ciao Demi

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OK, lo scazzo con "la storia del Milan" è stato grosso. Lui avrebbe indossato la maglia rossonera gratis, ma non si poteva fare. Ci vorrà tempo.
Ma ieri per il suo addio ha portato a San Siro Van Basten e Ronaldinho. Lo stupore negli occhi di mio figlio (mica si chiama Marco per niente) è stato enorme. E anche per le giocate di calcio puro del brasiliano, che in partita scherzava ripetutamente con Riccardino.
Insomma, uno spot elettorale perfetto.
Grazie Demi, per quello che sei stato: un esempio.

Sondaggio

// 1 commento
Chi sarà il primo (aggettivo da collocare qui, a piacimento) che definirà la semifinale che faranno gli altri ad aprile, il "derby d'Europa"?

E SEMPRE FORZA MILAN

La solita partita

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Prima seminano sabbia su di un campo che martedì era perfetto. Poi una partita noiosa con la terna arbitrale mondiale che non ne azzecca una, ovviamente a nostro favore.
Insomma, nulla di nuovo.
Ma non c'è nemmeno da stupirsi.
Si va avanti.
Ora il Conte ha due settimane a disposizione per preparare la squadra e le partite. Non accadeva da tempo.

Lione

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e Barcellona dalla nostra parte del tabellone.
Dall'altra gli altri, a scuoiarsi in semifinale.

E SEMPRE FORZA MILAN

L'urlo del Kahn e la fascia di Kala

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Diciamolo: l'urlo di Kahn è stata la carica a reagire, la molla che ha fatto scattare questo Milan che deve sempre trovare delle risorse nervose per andare avanti. E il portiere tedesco ha fatto una figuraccia a livello mondiale. Poveri crucchi, ridotti male, anche se potevano avere una squadra in Champions se non fosse accaduto qualcosa di "particolare" all'88esimo.
Bravo il Conte, che ha più che mai dimostrato ieri qual è il nuovo clima nella squadra: ci si parla, ci si confronta, ci si migliora. Un bel gruppo, insomma, che il Conte ha saputo, con l'aiuto della società, riamalgamgare, in nome dell'obiettivo comune.
NOI SIAMO IL MILAN è il motto. E SIAMO FORTI.
Vedere i giocatori in campo parlarsi, urlarsi, incitarsi, e anche in panca vedere Pippo, Sheva e Riccardino discutere sulla partita è un insegnamento importante per questo calcio moderno, fatto di tutt'altro.
Ora pensiamo alla partita di Torino. Ci sarà da divertirsi. Almeno ci proveremo a vincere, cosa che con la juve non ha fatto quasi nessuno in questa stagione.
Un complimento particolare a Capitan Kaladze, che ha vissuto un periodo personale davvero cupo, ma che è stato, senza ombra di dubbio, il migliore in campo.
Dida probabilmente non ci vede bene da lontano. Era una caratteristica anche di Zoff. E poi con quei palloni che "svolazzano" non è facile. Lui ha sbagliato tecnicamente, e succede spesso.
Ma può succedere.

Nelle mani di Zeljico

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Passato l'Empoli, soffermiamoci, ma giusto per un attimo, a pensare che nel momento cruciale della stagione siamo nelle mani del plavo-australe. E tutto sommato non è una novità per noi.
Lo spilungone in porta è nel nostro genoma, da Cudicini a Rossi, passando per Pazzagli.
Tutti speriamo che non siano mani bucate.
Occhi attenti vedono Zeljico passare momenti di svago alla Snai di Gallarate, ma solo per puntare su campionati esteri.
A noi piace il genere del gambler: in porta tuttosommato ci sta bene.
Solo uno in passato ci fece la torta, che pagammo cara e salata. Si chiamava Ricky, ma gli volevamo bene lo stesso, perché aveva addosso quel quarto d'ora di follia che permette di rimanere giovani. Uno che sapeva tenere vivo il fanciullo che abbiamo dentro.
Forza Zeljico.
E SEMPRE FORZA MILAN

Appuntamento al 2007/08

// 3 commenti

Le dimissioni di Fiorentino Perez hanno fatto saltare l’accordo che avrebbe dovuto portare Ancelotti al Real Madrid il prossimo anno.
Per cui, aspettiamoci ancora un anno di panchina per l’uomo di Reggiolo.

Il nuovo, vero Milan, lo vedremo a partire dalla stagione 2007/2008.
Il prossimo, sarà ancora un anno di transizione, in cui entreranno in roster tre difensori, due centrocampisti, un finto attaccante (Pasquale Foggia), un attaccante e un portiere.

Totale nuovi (o semi nuovi: ci sono i cavalli di ritorno, come Abbiati e Kutuzov) 8.
Partenti: Stam, Rui, Cafu, Ambro, Amoroso, Dida.
In quiescenza, ma tesserati lo stesso: Billy e Maldini.
Fuori 8, dentro 8.

Già, Billy. Sembra Kissinger, non per niente è il più americano degli italiani in isquadra.
Sta prendendo in mano la situazione: basta vedere anche la sfuriata in campo di domenica scorsa. Dà l’impressione di essere l’unico a poter prendere a calci in culo chiunque, anche Gattuso e financo Maldini, che, non a caso, da quando e’ andato a Miami a curarsi il Milan ha ricominciato a dare un’idea di squadra. Nel senso che senza l’onnipresente tutela dell’Esempio, forse le persone hanno cominciato a sentire il peso della responsabilita’ su se stessi.

E il capolavoro di Billy e’ stato proprio quello di uscire pubblicamente e dire, con garbo, che lo spogliatoio non seguiva piu’ l’allenatore.
Vero. Fastidioso, ma vero.
Passato il tempo per far digerire il rospo, però, si è presentato con la veste del credibile: “io ho detto le cose come stavano, davanti a tutti, ma gioco in questa squadra e se tu, Gattuso o Sheva o chiunque altro, non fai le cose come devi, ti prendo a calci in culo”. E’ lui l’anima vera del Milan.

Detto cio’, siamo a rischio Inter-anni 80, con i clan. Anche se, comunque, il tessuto dei nostri colonnelli non concede spazio per paragoni agli zenga-ferri-matteus.

E’ che da noi i nuovi, dopo l’era Zaccheroni, fanno fatica a inserirsi.
L’uomo di Cesenatico fece una grande operazione: prese i vecchi vituperati (all’epoca Maldini, Costacurta e Albertini erano ai minimi storici, distrutti dalla cura di un Capello di ritorno), disse davanti a tutti che loro erano il valore da mettere a capitale, ma nello spogliatoio faceva diversamente. E se doveva mettere un Aliyu a Bologna facendo incazzare Ganz, zero menate, perche’ con lui erano tutti uguali veramente.

A Milanello i nuovi mangiano sempre in un tavolo a parte. Non ci si puo mettere anni per conquistarsi la fiducia del gruppo. Almeno fino a che il gruppo rimane tale. Cioe’ fino a tutta la prossima stagione.

E SEMPRE FORZA MILAN

Non lo vogliamo

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Possiamo capire che sia un affare, ma Christian Poulsen non lo vogliamo: è l'antitesi del calcio rossonero di questi ultimi vent'anni.




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